Capitolo 33

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Chiudo gli occhi, sospiro.
Stringo le lenzuola tra le mie mani, sospiro di nuovo.
Un tornado di brividi invade ogni centimetro del mio corpo, la mia mente si stacca da tutto ed inizio a sentire quella familiare sensazione di benessere e pace in seguito ad un orgasmo.
Harry spunta da sotto le lenzuola con i capelli arruffati e le guance stranamente rosse.

"Buongiorno pomodorino" sussurro con voce roca rifilandogli il mio nomignolo. Infilo le mie dita tra i suoi capelli sistemandoglieli mentre lui mi guarda in silenzio.

"Quindi?" chiede infine appoggiando la testa sulla mia spalla, guardandomi dal basso.

"Quindi... cosa?"

"Come è andata?"

"Da quando hai bisogno di una valutazione, Styles?" abbasso il viso sorridendogli.

"Rispondi, Lancaster" insiste serio.

"Va bene, sei stato promosso con la... sufficienza." affermo ridendo.

"Sufficiente!?" chiede alzandosi per guardarmi, per poco non mi dava una testata.

"Non contestare, potrei sembre bocciarti." alzo un sopracciglio e punto l'indice sul suo petto. Lui però non si da vinto e riesce a giocarsela a suo favore... non che io possa lamentarmi.

"Questo, però, significa che dovrò fare ancora pratica ed allenarmi." la sua mano sfiora leggiadra i miei fianchi, ormai esperta del tragitto più volte percorso, deviando però  la traiettoria verso l'interno delle mie coscie che subito stringo sperando di bloccare il secondo round.

"Dobbiamo andare a lavoro." gli ricordo e fa subito una brutta faccia. "È reciproco, anche io voglio restare qui."

"Potremmo dire che siamo malati..." attrae le mie attenzioni e sono veramente tentata di accettare. La sua mano torna sui miei fianchi ma inizia a baciarmi il collo.

"Harry..." provo a resistere ma l'offerta è abbastanza allettante... non ho mai chiesto permessi o fatto assenze. A livello della clavicola inizia a succhiare lasciando sulla mia pelle una sua firma.
Termina con un bacio e mi sorride soddisfatto. "Mia."

"Non sono di nessuno." affermo. Sto dando ad Harry tutto ciò che non avrei mai dato a nessun altro, lo amo. Però non mi piace la possessività. Anche se è solo una piccola frase dolce come ora, a me da fastidio.

"Non sei mia?"

"Sono uno spirito libero." pettino i suoi morbidi ricci con le mie dita, scorrono incontrando un paio nodi. Mi guarda male, stringendo gli occhi in due fessure, il che lo rende anche sexy... ma so che potrebbe iniziare a farmi la predica sulla mia mancanza di romanticismo. "Sto scherzando."

"Mia mamma vorrebbe mangiare una pizza con noi in questi giorni, ti va?"

"Certo che sì. Invece tu mi accompagni da Maricruz in questi giorni? Le farebbe piacere rivederti."

"Sì, va bene."

Il telefono vibra due volte di fila, una veloce pausa e vibra una terza volta. Lo prendo in mano due messaggi da Louis ed uno di Daisy.

Da: Louis Ristorante
Vivian c'è la sposa oggi.
Da: Louis Ristorante
Non fare ritardo, mi raccomando.

A: Louis Ristorante
Sì, non farti problemi. Ci vediamo più tardi.

Da: Daisy
Gordon mi ha messo un like su instagram! Ad una foto vecchissima!!!!

A: Daisy
COSA?

"Chi è? " Mi chiede Harry allungando il collo per sbirciare. Mi arriva subito la risposta di Daisy.

Kismet • Harry StylesWhere stories live. Discover now