Capitolo 20

2.8K 145 47
                                    

Cosa vuole? Perché Taylor è qui? Cosa ha dentro quella busta?

"Ciao" dice lei.

Ovviamente ci tiene ad Harry, sembra di specchiarmi allo specchio tornando a quattro anni fa. Lo stesso sguardo speranzioso che lui tornerà. Lo stesso sguardo di rabbia. La tua testa che continua a ripeterti che la colpa è tua. Mi fa pena vederla così, perché so come si possa stare. Probabilmente, invece che provare pena, dovrei provare gelosia e, o, paura. Paura che lei possa tornare con Harry. Gelosa che lei sia migliore di me e che prima poi mi lascerà perché preferisce lei. Preferisce i suoi occhi blu. Le sue gambe magre senza doversi allenare ogni giorno per mantenerle tali. La sua pelle chiara e liscia.
Mi fido di Harry. Sono sicura che non ci lasceremo, quindi non devo preoccuparmi. Non devo, ma lo faccio.

"Hey" Harry la saluta imbarazzato. Per quanto mi ha detto lei non l'ha presa male, o per lo meno, lei non lo ha insultato come invece ha fatto Kaleb. Non dico che non dovesse farlo, visto le circostanze e il modo in cui l'ha scoperto.

"Sono venuta qui per riportarti alcune cose che hai lasciato da me e..." dalla sua tesca esce un paio di chiavi "la copia di casa tua."

"Ah." Risponde Harry.

"Vi lascio soli." Sussurro entrando in casa mia ma li spio appoggiando l'orecchio contro la parete.

"Vieni, entra." Dice Harry, sento le sue chiavi girare nella serratura. "Non credo tu abbia lasciato qualcosa, in tal caso... beh, prendilo."
Sento dei passi ma nessuna parola, silenzio. E se si stessero baciando? No, impossibile.

"No." Sento all'improvviso da Harry. No cosa? L'ha baciato? Lo stava per fare? "È finita. Se proprio devo dirla tutta, da parte mia, non è mai iniziata. Mi dispiace, ma te l'ho già detto." Parla in modo così cauto che capto difficilmente le parole. Persino il mio respiro è così rumoroso da sovrastarle.

"La speranza è l'ultima a morire." Le cose sono due: o i muri sono spessi, o loro stanno sussurrando. Immagino sia la seconda ipotesi visto che prima riuscivo a sentire i loro passi.

"È meglio che tu vada."

"Non c'è modo per farti cambiare idea?"

"No."

"Ma la colpa è la mia?" Finalmente parlano con voce più alta rispetto a prima così da non sforzarmi.

"No, non l'ho mai detto. Semplicemente non ho mai dimenticato Vivian." Sorrido alle sue parole e porto una mano verso il muro come se potessi toccare Harry.

"La ami così tanto?" Sì, adesso levati però.

"Sì."

"Quindi non c'è proprio speranza... per me?"

"No." E questa volta risponde leggermente scocciato.

"Va bene." Riprende il suo tono basso ed esce dalla porta "Ciao."

"Ciao."

Rimango ancora con le antenne accese contro la porta aspettando nel caso ci sarà un colpo di scena. Un ritorno di lei, sangue, insulti...risse magari!
Invece c'è solo Harry che apre la porta facendomi cadere contro di lui.

"Non ti hanno mai detto che è maleducazione spiare le persone?" Mi bacchetta sorridendo.

"Non lo stavo facendo, io stavo semplicemente... okay, stavo origliando."

"Stupida, vieni qui." Mi stringe al suo petto ma appena ci avviciniamo per baciarci il mio telefono squilla.

Ho personalizzato le suonerie.
Se sono i miei parenti ho messo 'Hello' di Adele, essendo l'attuale canzone preferita di mio padre. Se è Louis o qualcuno del ristorante, ho messo 'Work' di Rihanna. Mentre per gli altri ho messo la suoneria base del telefono.
In questo modo potrò sapere se è qualcuno che posso snobbare o qualcuno di importante.
Adesso c'è Rihanna, quindi immagino sia Louis.

Kismet • Harry StylesWhere stories live. Discover now