Capitolo 42

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Spazio autrice
Perdonate il ritardo, sono stata indaffarata con lo studio e tante altre cose brutte haha.

Elanor's pov
Erano passate due settimane dal mio arrivo ed era il giorno di ferragosto, ma a quanto pareva Draco non sapeva neanche cosa fosse.

"Si mangia?"
Chiese tirando ad indovinare.

"Ma no, è una festa babbana. Nessuno lavora e e tutti vanno al mare o perlomeno organizzano pranzi speciali."
Dissi ridendo cercando di illustrargli una delle mie feste preferite.

"E lo festeggiano tutti? Perché una volta ho sentito che molte feste vengono celebrate solo da alcuni gruppi di babbani."
Disse chiaramente riferendosi alle diverse festività religiose.

"Beh proprio tutti no, ma una grande maggioranza lo festeggia. Un po' come il Natale."
Gli dissi tentando di fare qualche esempio.

Passammo tutto il resto della mattina a chiacchierare sulle festività babbane e non ci accorgemmo nemmeno dell'arrivo dell'ora di pranzo.

"Vado a fare una doccia prima di pranzare, tu comincia ad avviarti."
Concordai con lui anche perché per arrivare alla sala da pranzo ci sarebbe voluta un'eternità data la grandezza di quella casa.

Quando Draco sparì mi ricordai improvvisamente di non sapere che strada prendere, tutti i corridoi sembravano uguali e anche se Draco aveva cercato di spiegarmi la differenza tra le varie ale io non ci capivo nulla lo stesso, o meglio non le distinguevo.
"L'ala sud è arredata con colori più accesi rispetto al resto e ci si arriva seguendo il pavimento con le mattonelle in marmo verde chiaro. L'ala nord è arredata con colori molto scuri e ci si arriva seguendo le mattonelle color giada, l'ala est è quella meno usata e più spoglia, ci si arriva seguendo le mattonelle bianche, mentre l'ala ovest è la più abitata, li si trovano le nostre stanze e la sala da pranzo, ci si arriva seguendo le mattonelle nere."
Mi disse Draco il giorno in cui arrivai.

La sala da pranzo era nell'ala ovest e a quanto pareva avrei solo dovuto seguire le mattonelle nere, ma in quel momento mi trovavo nell'ala sud.
Diamine non ero un granché ad orientarmi ma capii di dover girare a sinistra per andare a ovest dalla mia posizione, e con un po' di difficoltà trovai le famose mattonelle. Vivere in quella casa era come giocare ad una caccia al tesoro perenne, solo che stavolta il premio era una stanza.
Seguii le mattonelle per i lunghissimi corridoi quando all'improvviso mi ritrovai in un punto dove il corridoio di divideva, destra o sinistra? Le mattonelle erano entrambe nere.
Mi sentii persa e avevo una paura tremenda di arrivare tardi per pranzo.
Poi ad un certo punto mi ricordai che un'amica poteva aiutarmi.
"Effie!"
Gridai forte per farmi sentire.

Dopo pochi secondi, con un poof, apparve l'elfa domestica.

"La signorina mi ha chiamata?"
Disse Effie chinando la testa.

"Si grazie per essere venuta subito Effie"
Dissi respirando di nuovo.

"Effie è qui per servire"

"Potresti accompagnarmi alla sala da pranzo?"
"Certo signorina, segui Effie."
Disse lei facendo strada imboccando il corridoio alla mia destra, diamine ero sicura fosse quella la strada.

Arrivata alla sala da pranzo l'elfa sparì e notai con mia grande gioia che Draco non era ancora arrivato e che il cibo non era ancora in tavola.

"Elanor cara, siedi pure, il pranzo verrà servito a momenti. Hai visto Draco?"
Chiese Narcissa mentre prendevo posto davanti a lei.

"Si signora Malfoy, ha detto che sarebbe andato a fare una doccia prima di pranzare, dovrebbe arrivare a momenti."
Dissi mettendomi comoda.

I momenti che passavo sola con la Signora Malfoy mi mettevano sempre un po' d'ansia, non potevo farne a meno, anche se il rapporto era diventato più rilassato e cordiale.
Tutto sommato i giorni passati al Manor erano stati giorni felici, tra le passeggiate infinite nei giardini e i giochi da tavolo ordinati su internet.
Avevo faticato un po' a trovare una connessione stabile in un posto così pieno di magia ma alla fine ero riuscita a mostrare a Draco le infinite reti del web, inutile dire che ne era rimasto affascinato.

Stavo insegnando molto a Draco sul mondo babbano, le nostre abitudini e usanze, la politica e le guerre, le religioni e divinità, gli avevo persino insegnato a giocare a calcio.

Il ferragosto quell'anno passò velocemente e la sera Draco decise di farmi una sorpresa entrando nelle mia stanza quando tutti dormivano, a detta sua bisognava 'festeggiare' come veri babbani.
Inutile dirvi cosa successe, usate l'immaginazione.

Amor Incantatio Where stories live. Discover now