Capitolo 15

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Draco's pov
Era passata esattamente una settimana da quando avevo discusso con Elanor, avevo pensato ad un paio di idee per farmi perdonare ma erano una più inutile dell'altra, mi dissi che probabilmente era meglio cominciare lasciando Astoria.
Di sicuro era il primo passa da fare per riconquistare la fiducia di Elanor.

Uscii dal dormitorio maschile e mi diressi in sala comune ma li trovai solo sua sorella.

"Daphne hai per caso visto Astoria?"

La bionda si girò e sembrò pensarci un attimo.

"Ehm credo che sia andata nel parco con Theodore e Pansy"

"Grazie"
Dissi uscendo, ma prima che potessi sparire dietro il passaggio segreto, Daphne mi fermò.

"Draco aspetta"
Disse a voce alta per farsi sentire e si diresse verso di me.

"Io so cosa vuoi fare."

"E cosa vorrei fare di preciso?"
Chiesi impaziente.

"Vuoi piantare mia sorella"

Adesso anche lei possedeva la padronanza del Legilimens?
Pensai che adesso si sarebbe sicuramente imbestaliata, infondo stavo per far soffrire la sua cara sorella, ma prima che potessi emettere uno sbuffo esasperato, Daphne disse qualcosa che mi stupì

"Non voglio accusarti, hai tutte le ragioni del mondo per farlo. So perfettamente che tu non hai mai amato mia sorella ed è giusto che tu stia con chi desideri davvero, però voglio chiederti un favore. Non essere troppo duro con lei, non farla soffrire troppo, ti prego."

Rimasi a fissarla per qualche istante, sembrava così seria che quasi mi fece paura, ma il suo tono supplichevole mi impietosì.

"Uhm va bene."
Risposi vago uscendo dalla sala comune.

Percorsi la strada che portava al parco e cercai di trovare le parole giuste, non che me ne importasse qualcosa dei sentimenti di Astoria, solo che mi sembrava d'obbligo mantenere la promessa fatta a sua sorella.

Quando arrivai al parco la vidi seduta su una panca insieme a Pansy, Theodore probabilmente era già andato via.

"Astoria posso parlarti un attimo?"
Chiesi nella maniera più gentile che riuscii a trovare.

"Certo!"
Rispose lei entusiasta.

La portai lontano da Pansy e mi preparai alla sua sfuriata emotiva.

"Astoria, senti, io non credo che sia saggio continuare questa storia"
Dissi cercando le parole adatte, ma soprattutto non troppo rudi.

"Che vuoi dire?"
Disse lei con il sorriso che le moriva sul volto.

Oh per Salazar, facciamola finita senza troppe cerimonie.

"Voglio dire che ti sto lasciando"
Dissi con un tono di voce privo di qualsiasi gentilezza.

Per la mezz'ora seguente dovetti sorbirmi le sue lacrime e le sue innumerevoli minacce. Diceva qualcosa a proposito di se stessa, che non avrei trovato nessun'altra meglio di lei o roba simile, ero troppo occupato a pensare alla prossima mossa per ascoltare le sue stupide lamentele.

Me ne andai lasciandola ancora lì a imprecare e con un'espressione di stupore misto a ira.
Non avrei nemmeno dovuto preoccuparmi di riferirlo a Elanor perché tanto avrebbe sparso la voce per tutto il castello diffamandomi e insultandomi.

Infatti quando la sera scesi a cena nella Sala Grande praticamente tutto il tavolo dei serpeverde mi fissava, chi con astio e chi con ammirazione.

Mi sedetti accanto a Zabini che ovviamente non tardò a farmi domande su Astoria.

"Ma perché l'hai lasciata? Pensavo fosse un buon passatempo."

"Adesso ho altri pensieri per la testa, Blaise."

Mi guardò sconvolto.

"Cosa può intrigare Draco Malfoy più di una bella ragazza?"

"Nulla infatti, è proprio una bella ragazza ad intrigarmi."

Sembrò riflettere un attimo sulla mia risposta, e poi il suo volto si accese come se avesse appena scoperto come copiare ai G.U.F.O.

"Sei innamorato."
Rispose fermamente soddisfatto della sua perspicacia.

"Beh più o meno"
Risposi vago.

"Oh si, se cotto amico."
Affermò Blaise ridendo.

Passò tutta la cena a cercare di farmi sputare il rospo sull'identità della ragazza, ma io mi rifiutai di rivelarlo.
Volevo che prima fosse certo il fatto che sarei riuscito a riprendermela.

Quando uscii dalla sala grande vidi che Elanor mi lanciò un'occhiata furtiva, e sono pronto a giurare di aver visto approvazione nel suo sguardo.
Ma sapevo che serviva di più per conquistarla, l'unica nota negativa era che non avevo assolutamente idee, il nulla più totale.

Elanor's pov
Beh dovevo ammettere che Draco era sulla buona strada per farsi perdonare, finalmente la Greengrass aveva avuto ciò che si meritava.

Aveva passato tutta la mattina in giro il castello infamando Draco, raccontando a tutti come l'avesse maltrattata.

Sarei una bugiarda se dicessi che me la stavo godendo tutta.

Ma ovviamente era presto per ridere, perché la Greengrass con tutto il suo seguito aveva deciso di interrompere la felice quiete della mia giornata.

"Tu! Sei una poco di buono!, è colpa tua se io e Draco non stiamo più insieme."

Stavo percorrendo i corridoi dei sotterranei diretta alla sala comune quando la sua odiosa voce mi ruppe i timpani.

"Davvero Greengrass, non ho idea di cosa tu stia parlando."
Dissi girandomi con naturalezza.

"Invece si che lo sai, Draco non fa altro che scodinzolarti intorno come un cagnolino"

Dopo la sua battuta dai dubbi gusti tutti si misero a ridere forzatamente.

Non dissi nulla, la guardai con un misto di pietà e divertimento.

"Un purosangue innamorato di una sanguemarcio, siete un abominio"
Disse malignamente.

Stavolta decisi di rispondere ma sempre in tono neutri.

"Ma ancora non hai capito che ti usava come un giocattolo? Eri tu il cagnolino della situazione Astoria, sempre dietro di lui, ti mancava solo il guinzaglio"

Il suo sguardo si indurì, la vidi diventare paonazza dalla rabbia e dalla vergogna.
Ma proprio quando pensavo che stesse per tirarmi un pugno la vidi piangere, una lacrima solitaria le strisciò sulla guancia.

Forse mi sarei dovuta sentire in colpa, ma era ora che imparasse la lezione. La lasciai lì in mezzo alle altre serpi e me ne andai.

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