51. Amaramente

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Era ora di una rivincita.

Quando una persona fa del male ad un'altra ,a cui tengo particolarmente, non ragiono più.
Anche se questa fosse la persona più buona del mondo, non mi frega, per sentirmi bene con me stessa devo vederla soffrire.
Non sopporto l'idea di stare ferma e non proteggere un'amico a me caro.
Se a qualcuno non va giù questo lato di me può anche sparire dalla mia vita.

Sammy mi aveva detto che Cameron lo aveva picchiato probabilmente a causa mia, ma quella era sola una sua teoria.
Invece io ero più che certa che gli aveva fatto del male per difendere Hayes.

Andai a fare un giro... Giusto per mettere a posto le idee e calmarmi.
Dopo essermi seduta in una panchina presi le cuffiette che avevo in tasca, per ascoltare della buona musica rilassante.
Ma prima di cliccare il tasto "riproduzione casuale" vidi con la coda dell'occhio avvicinarsi due ragazzi neri, sulla ventina.
Uno arrivava da destra e l'altro dalla parte opposta... Sembrava che si dovessero incontrare.

Di soppiatto e senza dare sull'occhio si fermarono esattamente sotto un lampione.
Non erano molto distanti da me, riuscivo a sentire ciò che dicevano.
Io curiosa mi intromisi in una conversazione a cui non avrei mai voluto far parte.

"Domani sera, alle 11, nel negozio dietro l'angolo. Sto giro svaligiamo tutto." disse il tizio che indossava il cappello.

Rabbrividii, a pochi metri da me c'erano due tizi che mi avrebbero potuto far del male, mi alzai e facendo finta di nulla me ne andai, loro non sospettarono nulla.

Tornai a casa velocemente.
Prima di entrare notai che la luce del salotto era accesa...

"Ah sei tu" dissi chiudendo la porta e togliendomi le scarpe.

"Si, sono appena tornato" mi disse Lorenzo

"È andato tutto bene?" chiesi buttandomi sul divano

"Si... apparte che la mamma continua a chiamarmi. Ha tradito papà e ora vuole fare pace con noi. Sono le donne come lei che rovinano le famiglie" disse accendendo la tv e sedendosi.

"Che faccia quello che vuole. Non mi manca per niente." dissi alzando le spalle.

"Ho solo paura che voglia mettere le cose apposto con papà... Io non la voglio più sto benissimo qua in Americaguardammo insieme la tv anche se in testa continuava a ronzarmi la conversazione di quei due.

Più tempo passava e più la mia voglia di vendetta si faceva sentire... Non me ne fregava se Cameron avrebbe sofferto.

Nonostante mi sforzassi di pensare ad un vendetta amara e crudele non mi resi conto che l'idea l'avevo già in testa. Forse per fortuna o per caso la conversazione a cui mi ero intromessa quel pomeriggio era la chiave di tutto.

Secret Love ||MAGCON||Where stories live. Discover now