Secret Love ||MAGCON||

40. Contatto

Volevo veramente questo?
Volevo veramente illuderlo?

Quando lo vedevo in giro mi sentivo confusa, non sapevo se dopo qualche minuto lo avrei abbracciato o se avremmo cominciato a litigare.
Non provavo quella classica senzazione di felicità.

Sapevo perfettamente che lui provava qualcosa per me; me lo aveva detto esplicitamente.
Io al contrario non sapevo assolutamente ciò che provavo.

L'istinto mi disse di buttarmi.
Da quando ero in America erano successe molte cose e solo una di queste mi aveva fatto sorridere dopo tanto.
Perché non sorridere una seconda volta?
Magari per un bacio.

Quindi stetti zitta alla risposta di Cameron, lasciando così che mi baciasse.

Eravamo a pochi millimetri di distanza, sentivo il suo petto incollato al mio e  nostri cuori battevano come sincronizzati.
I suoi occhi erano puntati nei miei, sembravamo ipnotizzati.
Appoggiai le miei mani sul suo petto sentendo così i suoi pettorali accentuati. 
Restammo in quella posizione per una decina di secondi, accarezzandoci e parlandoci con gli occhi.
Tutto d'un tratto mi baciò, appoggiando con tenerezza  le sue labbra sulle mie. 
Non potei fare a meno di sciogliermi a quel contatto.

Entrambi non avevamo fretta, infatti ci assaporammo ogni secondi di quel bacio quasi eterno.
Non eravamo intenti a fermarci.

[...]

Mi svegliò una leggera brezza e la luce fastidiosa del mattino.
Sbarrai gli occhi e incredula svegliai Cameron.
Ci ervamo addormentati in quel bosco abbracciati l'uno all'altro.

Mi alzai presa dal panico e cominciai a cercare il mio cellulare tra le foglie.
Cameron solo dopo aver capito ciò che stava succedendo guardò l'ora dal cellulare e mi urlò
"Cazzo Emily sono le 11. Corriamo a scuola. Ho 20 chiamate perse di mia mamma cazzo"

Andrea's POV

Quella mattina decisi di andare a svegliare Emily. Essendo suo padre e avendo fatto "pace" la trovavo una cosa carina da fare, andarla a svegliare con un bacino nella fronte e augurlandole buona giornata.
Ero consapevole che non era piccola però restava sempre la mia piccolina.

Entrai in camera sua, vidi il suo letto vuoto e la finestra aperta.

Subito cominciai a cercarla per la casa e nel frattempo a tempestarla di chiamate.
Ma lei non rispondeva!!!
Decisi così di andare in tutta fretta dalla nostra vicina Gina.

Suonai ripetutamente il campanello, molto agiatato. Mi aprii Gina in camicia da notte confusa.

"Ti prego Gina dimmi che Emily è qua da te con Cameron" dissi teso.

"Andrea.. no non è qui Emily.. a meno che non sia in camera con Cameron" mi disse salendo le scale e aiutandomi..

Bussò tre volte alla porta della camera di suo figlio Cameron e non sentendo nulla entrò, rimanendo così stupita.

Si girò verso di me mi disse
"Dove diavolo sono andati quei due?" 

Entrambi chiamammo i nostri figli una ventina di volte e nel frattempo amdammo a scuola e in giro per le vie con la macchina sperando che non gli fosse successo nulla.
Eravamo disperati.

Dopo delle ore di sfrenata ricerca decidemmo a nostro malincuore di denunciare la scomparsa di Emily e Cameron.

(...)

Alle 11 in punto mi arrivò una chiamata da Emily.
Risposi immediatamente
"EMILY COME STAI? MAMMA MIA DOVE SEI. TORNA A CASA"

"Papà sto bene, non mi è successo nulla. Ora sto vedendo a casa e con me c'è anche Cameron"

Emily's POV 

[...]

Dopo essere tornati a casa i nostri genitori ci sgridarono all'unisono.
Ci fecero un discorso di 3 ore, accusandoci di essere scappati per fare sesso.
Arrivarono persino a dire che probabilmemte ci eravamo drogati.
Noi nonostante tutto non dicemmo la verità.
Non potevamo svelare che Cameron andava a trovare suo padre di nascosto.

Ci misero in castigo e ci ritirarono il cellulare.
Inoltre etrambi eravamo stati sospesi perché secondo il regolamento avevamo marinato la scuola.

Senza nemmeno guardarci negli occhi e avere nessun contatto fisico ognuno andò nella propria casa.

Non mi pentivo di aver passato una notte con Cameron, solo di averlo seguito.

Mi ero solo beccata una sospensione e un castigo... certo Solo; come se fosse poco.
Ma ne era valsa la pena, quando cavolo mi era piaciuto!