29. Prevedibile

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Solo a quel punto Sammy si allontanò da me e mi si avvicinò Hayes.

Sperando che non mi parlasse mi accucciai facendo finta di legarmi la scarpa.
Ma invece mi si presentò davanti e provò ad iniziare una conversazione.
"Cia.."
Non fece in tempo a finire la parola che subito una voce proveniente da lotano lo fermò e gli si fiondo' addosso urlando:

"Bastardooo!!! Ti uccido iooo!!" Urlò a squarcia gola.

Mi alzai da quella scomoda posizione e guardai meglio la scena.
Vidi Sammy che stava menando Hayes.
Non sapevo che fare... Dovevo intervenire ?

Nel frattempo il professore corse verso tutto il masso di alunni che stavano circordando quella rissa.
"Wilkinson ti sospendoo!!!"
Urlò a il prof a Sammy

Per evitare che venisse ancora sospeso entrai dentro il cerchio e riuscii in qualche modo a prendere per un braccio Sammy.
Siccome lo tenevo stretto cercai di trascinarlo con tutta la mia forza e velocità il più lontano possibile.

Corremmo fino a un piccolo parco.
"Ma che ti cazzo ti prende?"
Chiesi a Sammy
"Quando l'ho visto avvicinarsi a te sono scoppiato.
...Avevo paura ti facesse del male" mi disse lui in tutta la sua sincerità.

"Io ti chiedo grazie, per avermi protetta, ma se andiamo avanti così stai certo che ti sospendono! E non voglio stare senza di te ancora per tanti giorni." Gli spiegai.

"È che non posso ancora crederci Emily.
Prova a capirmi... lui è stato da sempre mio amico e ora scopro che ti ha trattata peggio di un animale..." mi disse guardandomi negli occhi.

"Non preoccuparti Sammy"
Dissi abbracciandolo.

Qualcuno però ci interruppe
"Oh fra che ti è successo?" Disse qualcuno.
Alzai la testa e vidi Hayes a una decina di metri da noi.
Sammy si alzò e mi guardò.
Io gli feci un cenno per fargli capire di calmarsi.

"Arrivo subito" mi disse

"Hayes non me la sento ora vattene" disse Sammy alzando la voce
"Sammy se ti ho fatto qualcosa dimmelo, perché sinceramente non me ne sono reso conto..." disse Hayes non capendo nulla.
"Non hai fatto qualcosa a me.... ma a qualcun'altro... lasciami stare ora."
"Ma.." disse Hayes cercando di parlare
"Vai via Hayes" lo interruppe Sammy.

Guardai Sammy e gli dissi
"Sammy... Hayes non deve scoprire che sono io quella che lui ha ... beh hai capito. Ci siamo intesi?" Dissi io
"Si ma ho paura ti faccia del male." Mi disse lui.
"L'ultima volta che ero in Italia e uno mi è venuto addosso è andata a finire male ahah quindi non preoccuparti" dico abbracciandolo.
"Un ultima cosa... lo sai vero che...non potrai evitarlo per sempre?"
"Purtoppo si" risposi

"Ora vado a casa" dissi guardando l'orario.
"Ti accompagno io" si offrì Sammy.
Arrivati a casa mia mi abbracciò e se ne andò.

Enrrai in casa e trovai un bigliettino sopra il tavolo.

<Papà é via per lavoro e io dormo a casa di amici.
Ti ho lasciato dei soldi se vuoi prenderti da mangiare
Lorenzo ♡.>

Appena lo lessi corsi fuori e inseguii Sammy
"Sammyyy" urlaii
Sentendomi si girò e mi venne incontro
"Cos'è successo? " Chiese
"Vuoi mangiare da me?
Ci andiamo a prendere la pizza se vuoi" gli chiesi senza nessun timore
"Non so se mia mamma mi lascia, ora la chiamo"

Parlarono per un po e poi mi disse con faccia triste..
"Ha detto no"
"Ah beh allora nulla" dissi fissando il cemento sotto di noi.
"Scherzo Emm!" Mi disse lui abbracciandomi.

Lo guardai perplessa.
Quando ero in Italia spesso Hardin mi chiamava Emm... per questo mi venne da pensare a lui... Mi mancava..

"Emily stai bene?" Mi chiese preoccupati Sammy
"Si si tutto ok, andiamo? "

Entrammo in casa
"Buttati pure nel divano" dissi scherzosamente.
"I tuoi dove sono?" Mi chiese Sammy prima di buttarsi nel divano
"Mio papà è via per lavoro fino a domani" gli spiegai io
"E tua mamma?" Mi chiese curioso
"Lei.."
"È rimasta in Italia" ammisi io.

"Dai basta! Divertiamoci" dissi io urlando come una matta.
Presi la rincorsa e mi buttai sul divano, lui fece lo stesso.
Ci guardammo nello stesso istante, eravamo in posizioni al quanto strane e scomode e insieme scoppiammo in una risata rumorosa e infinita.

Era la prima volta che ridevo lì in America, apparte piccoli sorrisini e risatine non avevo mai mostrato i miei denti e la mia strana risata.

"È la prima volta che ti vedo ridere" mi confessò lui
"È la prima volta che qualcuno mi fa ridere qua in America! Ritieniti fortunato!" Dissi io scherzandoci sopra.
"Sono già troppo fortunato a conoscerti" mi disse lui ridendo.
"Esagerato haha non sono mica Dio sceso in terra" dissi io ridendo
"Non sapevo sapessi fare le battute signorina"
"Non sai molto di me"ammisi
"So più di quanto tu immagini" mi disse con uno sguardo irresistibile.

"Mi fai paura" dissi ridendo
"Sono così brutto?"
"No anzi... C'è non volevo dirlo" dissi tappandomi la bocca e ridendo.
Mi diede un bacio nella guancia e poi mi disse
"Ops ...C'è non volevo farlo"
Insieme scoppiammo nuovamente in un'infinita risata.

"E ridi di più che sei bellissima" mi disse lui infine.

[...]

"Che pizza vuoi?" Chiesi con il telefono in mano.
"La stessa tua" disse lui guardandomi.
"Come fai a sapere che ti piacerà la mia stessa?" Chiesi curiosa.
"Te ordina e basta poi ti spiego" mi disse facendomi restare sulle spine.

Dopo una ventina di minuti arrivò il tizio delle pizze, pagai e diedi la sua pizza a Sammy.
Aprì il cartone e disse
"Mmm bona, la mia preferita"

"Spiegami ora" dissi ridendo

"Era prevedibile che ordinassi una pizza semplice come la margherita, perché te sei una persona semplice nonostante le apprenze"
"Ma quanto sei intelligente Wilkinsoonnn"

Mi accorsi accendendo il cellulare che dovevo ancora leggere un messaggio dello sconosciuto.

"C'è uno che mi scrive ma non vuole dirmi chi è" dissi a Sammy mangiando la mia deliziosa pizza.
"Ah wow haha" disse lui ridendo.
"E perché non vuol dirti chi è? Mi chiese .
"Bah dice che non può dirmelo" dissi seccata.
"Avrà uno scopo se ti scrive" mi spiegò lui

"Puoi darmi il tuo numero?"
Chiesi ad un certo punto.
"Ho il cellulare scarico e non lo so a memoria il mio numero..." mi disse lui guardando la pizza.
Lo guardai perplesso
"Sei te Sammy lo sconosciuto?"

Secret Love ||MAGCON||Where stories live. Discover now