6. Fraintendendo

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Emily's POV
Aprii gli occhi e mi ritrovai sdraiata con un panno baganto nella fronte, non vedevo nulla era tutto così sfocato...
Però capii che mi era risuccesso, mi era capitato già una decina di volte di svenire pensando a lui... sì, pensando ad Hayes.

Pian piano pochi secondi dopo capii che mi trovavo a casa di Cameron, ora ricordavo bene... lui mi stava parlando dalla sua finestra di Hayes e io ero svenuta.

Lo guardai perplessa e vidi che stava tendendo con la mano sinistra il panno bagnato che si trovava nella mia fronte, mentre con la mano destra stava accarezzando le ferite che avevo nel polso con una faccia veramente triste e delusa.

Così tirai via di scatto il polso dalla sua mano facengogli capire che ero sveglia.
"Scusa non è quello che sembra... " mi disse molto imbarazzato.
Io a mia volta molto imbarazzata cercai di alzarmi però caddi a terra, non avevo molte forze.

"Non alzarti devi stare sdraiata ancora per un po'... ah e comunque non era quello che sembrava stavo solo..."
Mi sdraiai di nuovo sul suo comodo divano e freddamente risposi interrompendolo:
quello che sembra, niente scuse." Dissi in tono fermo.

"Perché?" Chiese lui.

"Perché cosa?" Domandai
"Lo sai bene non fare finta di nulla.."
"Beh ti ho abbracciato perché..." stavo cercando di spiegare però mi interruppe
"Non intendevo di quell'abbraccio, non far finta di non capire... anche se vorrei sapere anche quello."

"Tu vuoi sapere troppo." Dissi molto arrabbiata e con un mal di testa lancinante.

"Non chiedo troppo, il giusto per chiarirmi le idee.
Ho capito che non sei una tanto disposta a parlare delle tue cose personali però mi devi assolutamente una spiegazione di quell'abbraccio.
E per quanto riguarda quello che ho appena visto..."

"Ti prego non dire nulla riguardo a quello..." dissi abbassando lo sguardo.

"Ok, ti ho abbracciato solo perché mi andava tutto qua" dissi mentendo.

"Stai mentendo, non sei brava a mentire sai?" Mi disse molto sincero.

"Ok allora facciamo un gioco. Ci stai?" Dissi con una voce alquanto strana.

"Mi piacciono i giochi" disse con uno sguardo furbo.

"Tu puoi farmi Solo una domanda riguardo a una mia cosa personale peró in cambio dovrai farmi un grande favore quando ne avrò bisogno; che sia una cosa rischiosa o meno.
Ci stai?"

"Si" disse convinto senza nemmeno pensarci.

In quel momento mi dispiaceva molto per lui, doveva pensarci meglio, doveva rifiutare.
Ma ormai aveva accettato.
"Guarda che ormai hai accettato, non si può più tornare indietro. Ne sei consapevole?"dissi
"Certo te lo prometto, sono sicuro"

"Ok allora puoi farmi la domanda." Dissi

"Fammici pensare qualche minuto" disse pensieroso.
Stava pensando ad alta voce non so se sene stava rendendo conto... però cercai di non ascoltare erano cose sue personali, suoi pensieri.

Pochi minuti dopo mi disse
"Ok avrei scelto..." fece un grande respiro e continuò la frase
"perche quei grandi 4 tagli  sul tuo polso?" Disse sicuro di se'.
"È questa la tua domanda ne sei sicuro?" Dissi cercando di fargli cambiare idea.

"Certo, aspetta prima di rispondermi alla domanda volevo chiederti solo perché quando ho parlato di Hayes sei svenuta? è stata una coincidenza?" Mi chiese cercando di fregarmi.

"Ormai ha gia fatto la tua domanda. E io risponderò solo a quella. Adesso siediti pure qui nel divano." Ci accomodammo nel divano a gambe incrociate uno di fronte all'altro ed entrambi tirammo un grande respiro.

"Prima volevo dirti una cosa.
Quello che ti dirò non dovrai dirlo a nessuno ovviamente.
E le cose tra noi non dovranno cambiare assolutamente, non dovrai vedermi con occhi diversi.
Non dovrai assolutamente emozionarti per quello che ti dirò per il semplice motivo che non voglio che tu ci stia male."
"Ok vai" disse impaziente.

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