5. Conoscendo

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Sammy's POV
Avevo appena conosciuto Emily, ed eravamo già amici...sapevo che sotto sotto lei era una persona fantastica, me lo sentivo.
Però quando le avevo chiesto di tirare fuori il cellulare per darle il mio numero e avevo notato nei suoi polsi 4 lunghi tagli tutti perfettamente paralleli e molto moolto profondi.

Apenna le indicaii i tagli lei diventò tutta rossa, le sue guancie sembravano pronte ad esplodere.

"Emily, ti prego, dimmi che non è quello a cui sto pensando... ti prego"

"Scusami... non volevo che venisse fuori proprio in questo bel momento... scusami..." enormi lacrime scesero velocemente dai suoi occhi per poi finire sul marciapiede, lei cercava di nascondersi i polsi e appena la vidi piangere un grande senso di colpa mi pugnalo'.
Ero il suo amico, e non stavo facendo nulla per lei.

"Emil..." dissi cercando di spiegarle, però mi interruppe e cambiò improvvisamente carattere...
"Lascia stare non me ne frega se sei sorpreso e non mi vuoi come amica, lo so ti faccio schifo e ora sarai arrabbiato, però mai quanto me, tu non sai quello che ho dovuto sopportare."
E scappò, se ne andò correndo velocissimo, facendo svolazzare quei bellissimi capelli.

Io in quel momento volevo solo consolarla, ma lei aveva frainteso tutto.
Quindi con ancora un po di speranza la rincorsi, ma diamine, era velocissima.
"Emily aspettami ti prego" urlai a squarcia gola.

Ma niente, lei se ne andò lasciandomi solo come un imbranato.
Quindi ritornai alla panchina dove avevo lasciato la giacca,mi sedetti e pensai a lei.
Chiusi gli occhi, mi misi le mani nella testa e cominciai a spettinarmi i capelli. Quando li riaprii fissai il marciapiede sotto i miei piedi.
Ad un certo punto sentii come una vibrazione che proveniva dal terreno, cercai di vedere da dove poteva venire e trovai un cellulare. Lo guardai meglio e capii che era quello di Emily, qualcuno la stava chiamando, un certo "Hard😈"

Quindi presi la giacca e mi incamminai verso casa.
Avevo il suo cellulare in mano, e devo dire che era difficile non cadere nella tentazione di sbirciare un po...
Era una ragazza talmente misteriosa...
Mi intrigava e molto.

In quel momento volevo spiegarle che io non ero arrabbiato con lei, volevo solo aiutarla, tutto qua.
Dopotutto eravamo amici e le avevo fatto una promessa.

[...]

Emily's POV
Stavo correndo, avevo il fiatone, ma non potevo fermarmi.
Arrivai a casa e senza salutare nessuno mi fiondai in camera mia con le lacrime agli occhi, di solito ero una che non piangeva MAI però in quei giorni non ne potevo fare a meno.

Chiusi la porta a chiave e mi appoggiai con la schiena sulla porta della mia camera, mi misi le mani tra i capelli e guardai dritto, fuori dalla finestra.
Non credevo ai miei occhi.
Lui mi stava ancora guardando, ancora.
Era Cameron che dalla sua finestra mi stava fissando; ma era possibile che quel ragazzo non avesse niente da fare oltre che spiarmi?

La rabbia prese il sopravvento, mi fiondai verso la finestra e la aprii.
Mi asciugai le colate di trucco e con una voce furiosa urlai a quel ragazzo che ormai odiavo
"Ma che problemi hai??? La smetti di fissarmi? Cosa sono una tv?"
"Scusa... non lo faccio apposta... ma non faccio a meno di notare che ti servirebbe..."
Gli parlai sopra, non mi importava se gli stavo parlando male
"Non mi serve niente, non mi servi tu, non mi serve assolutamente nessuno,voglio solo andarmene da qui."
"Ok va bene, ma non esagerare comunque..a te non serve nulla, ma a me si, mi devi spiegare tutto di quell'abbraccio di ieri sera.. cos'avevi? Ho visto che stavi per piangere... non sono stupido quindi dai avanti dimmi."

Riprese a parlare:"era perché c'erano i miei amici?? Solo per farti vedere bella e amica mia?? Senti io sono stato genitile con te dall'inizio mi sono comportato bene e... " lo interruppi
"E' proprio questo il punto,tu non saresti così; ti comporti così solo perché mi vedi bella ma in realtà..."

Mi interruppe a sua volta
"Adesso non stiamo parlando di questo io voglio solo sapere di quell'abbraccio e ne tu ne io ce ne andremo dalla finsetra finché non me lo dirai."

Cameron's POV

Ancora una volta stava cercando di cambiare discorso quindi la interruppi:
"adesso non stiamo parlando di questo io voglio solo sapere di quell'abbraccio e ne tu ne io ce ne andremo dalla finsetra finché non me lo dirai"
Lei non rispose quindi continuai a parlare:
" Allora fino a quando eravamo soli tu mi dicevi su' ,ma magicamente quando è arrivato Hayes tutto è cambiato.. " mi fermai, la guardai bene e vidi che era totalmente pallida, aveva gli occhi sgranati e vedevo che faticava a respirare..
"Emily stai bene?" Ma non mi rispose.
"Ehi Emily stai bene??" Chiesi, e senza aspettarmelo cadde, cadde a terra e svenne.

Preso dal panico corsi a tutta velocità verso casa sua e senza bussare spalancai la porta d'entrata di casa sua, salii le scale e mi fiondai in ogni camera, ma nessuna era la sua.
Quindi provai l'ultima porta che ma era chiusa a chiave. Cercai di sfondarla ma era troppo dura quindi urlai anche se sapevo che era inutile "Emilyy arrivo subittooo, arrivo subito"

Mi ricordai che tra le nostre case c'era un albero quindi corsi nel suo giardino e mi arrampicai sull'albero.
Mi buttai dentro la sua finestra e corsi a prenderla. Era stesa per terra e aveva la carnagione bianca cadeverica.

La scossi " emily ti prego svegliati, scusami non pensavo reagissi così, Emilyy" dissi preoccupato.
In quel momento mi venne l'improvvisa voglia di darle un bacio.
Quindi aprofittai del momento, presi il suo capo e mi avvicinai verso la sua faccia.

Non ero convinto di quello che stavo per fare ma era l'unica cosa che in quel momento mi avrebbe fatto star bene [oltre a al suo risveglio ovviamente]. Quindi aggoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue, facendole combaciare perfettamente.
Nel frattempo chiusi gli occhi, sperando che lei si svegliasse; purtroppo non era una favola.
Fú un semplice bacio a stampo, semplice ma delicato, emplicemente bello.

La presi di peso e la portai in casa mia.
Presi uno straccio e lo bagnai di acqua fredda successivamente lo appoggiai nella sua fronte.

Appoggiai la mani sul suo braccio ma sentii qualcosa di ruvido, quindi le girai i polsi e guardai.
Erano 4 tagli, rabbrividdii.

Non potevo crederci.
Quindi la riguardai perplesso chidendomi se quello che avevo appena visto fosse veramente opera sua.

Lei aprì di scatto gli occhi e notò dove erano posizionate le mie mani.

Secret Love ||MAGCON||Where stories live. Discover now