innamorato di te

71 6 0
                                    

Quando ero piccolo odiavo che qualcuno mi baciasse, perché spesso la parte del viso interessata restava umida di saliva lasciata dalle labbra, ed ero quindi costretto a pulirmi con il dorso della mano. Ricordo che solo mia madre poteva baciami, perché lei era l'unica a saperlo fare, ecco perché mi ero detto che mi sarei innamorato solo della donna che, come mia madre, sapeva come baciarmi. Certo all'ora non conoscevo ancora le donne e non sapevo cosa mi stavo perdendo, ma in qualche modo quella regola è rimasta valida anche quando sono cresciuto. In vita mia ho baciato tante ragazze e mai nessuna è stata all'altezza del compito, nessuna al di fuori di lei: Emilia. La prima volta che l'ho baciata ho sentito la terra tremare. Fu un bacio tenero all'inizio, quasi timido, ma allo stesso tempo curioso di esplorare l'altra bocca. Le nostre lingue si toccarono appena, quando un leggero tepore s'impossessò di me, del mio corpo, della mia anima e da allora, questa bellissima ragazza si insinuò nella mia testa e nel mio cuore e non ne uscì più. Ed ora eccola, finalmente di nuovo tra le mie braccia. Mi è mancata così tanto. In questi in questi giorni siamo stati insieme, tuttavia sentivo che era distante, c'era sempre qualcosa che la distraeva, ma alla fine è tornata da me. Le sue labbra sono così calde a contatto con le mie e il suo corpo è così piccolo. La circondo con le braccia e la stringo a me, con la lingua le inumidisco le labbra per farle schiudere e con una mano le accarezzo il viso. Quando le nostre lingue si incontrano perdo completamente la testa. Un'ondata di emozioni mi investe, felicità, desiderio, passione; e più la bacio più cresce la voglia che ho di lei. Ha un profumo così buono che non riesco a trattenermi dal baciarle il collo; le lascio una scia di baci umidi sulla spalla, sul petto, poi torno sulla sua bocca..... oh ha un sapore così buono, mi dà alla testa. Geme e quel suono mi fa perdere qualsiasi tipo di razionalità. La stringo ancora di più a me facendo aderire ogni centimetro del mio corpo al suo e lei ricambia mettendomi le braccia la collo. So bene che mi ha baciato solo per non affrontare l'argomento, ma non m'importa, so che per lei non è facile aprirsi, perciò aspetterò finché sarà pronta, per il momento mi basta che sia qui, che non se ne sia andata. Le caccio quindi la borsa dalla spalla, per impedirle di scappare e rendere questo un bacio d'addio. Lei in risposta mi toglie la camicia a scacchi che indossavo sulla maglia. Sorpreso mi distacco da lei per guardarla un istante. Sorride. Le labbra leggermente arrossate per via dei baci, i capelli arruffati e le guance colorate; è bellissima. La bacio di nuovo sentendo già la sua mancanza, le metto le mani tra i capelli, mentre lei tenta goffamente di infilare le sue sotto la mia maglietta. So cosa vuole. La prendo in braccio e la porta di sopra, in camera. Chiudo la porta alle nostre spalle, mi guarda agitata, la bacio teneramente, rilassandola. Mi sfilo la maglietta rimanendo a petto nudo di fronte a lei. Emilia arrossisce e con un sorriso malizioso mi copia, togliendosi la maglia e rimanendo con addosso solo il reggiseno. È nero e di pizzo. È talmente sexy che è quasi illegale. I nostri corpi sono avvolti in una nube di tensione e passione. I nostri respiri si fanno sempre più pesanti, mentre il desiderio mi divora. La voglio. Qui. Ora.

Perdersi per ritrovarsi ancora Where stories live. Discover now