12.

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Il funerale è stato uno strazio, avrei preferito non andarci, ma il nonno meritava un ultimo saluto. C'erano tutti, zii, cugini, parenti alla lontana, che fingevano di essere dispiaciuti per la morte del nonno. Potevano anche evitare di fare lo spettacolino patetico di dolore, si vedeva benissimo che non gliene fregava niente e che erano venuti solo per salvare le apparenze. Non si neanche degnati di darci le condoglianze, come se noi non esistessimo, anzi sembravamo quasi d'intralcio seduti in prima fila. <scusatemi, ma i primi banchi sono riservati ai familiari> ci aveva dotto lo zio Tom. Era passato talmente tanto tempo che neanche ci riconosceva più, e quando gli abbiamo detto chi eravamo, lo zio è sbiancato

«Preparo una cioccolata calda, ti va?» annuisco mentre mi tolgo le scarpe. Mi butto sul divano e mi copro il viso con un braccio, sperando che il mal di testa mi passi «hanno detto che il notai ci chiamerà per decidere il giorno della lettura del testamento» annuisco di nuovo. «Ehy» Fabio si siede all'estremità del divano e si mette le mie gambe in grembo, porgendomi una calda tazza di cioccolato fumante «non hai detto niente da quando siamo tornati dal funerale» mi stringo nelle spalle e abbozzo un sorriso ma evito di rispondere; per fortuna mio fratello non insiste. Beviamo in silenzio la cioccolata e guardiamo un po' la tv. Verso le ventuno mi arriva un messaggio, lo leggo; e mi sfugge un sorriso quando vedo chi è il mittente: < ehy, sono il ragazzo irritante (ma sexy) dell'altra sera; volevo chiederti se ti va di prendere un gelato domani>; oddio Riccardo, «deve piacerti molto questo ragazzo per farti sorridere dopo la giornata di oggi » dice mio fratello accennando un sorriso, io arrossisco e abbasso lo sguardo ma non rispondo. Mio fratello è sempre stato perspicace.
《 mi ha chiesto di uscire insieme domani, secondo te dovrei accettare?》《perché non dovresti 》 《 bhe è passato ancora poco tempo dalla morte del nonno e....》《non lo pensare nemmeno 》 mio fratello mi interrompe 《 il nonno non avrebbe voluto vederci piangerci addosso, perciò secondo me dovresti andare e poi anche io domani uscirò perciò sarai sola a casa 》《ok. Dove devi andare domani?》 《 a un colloquio di lavoro, ora che il nonno non c'è più ho intenzione di trovarmi un impiego; ci saranno utili qualche soldo in più》 《 si ci avevo pensato anche io di trovare un lavoro》《 no, no, no non ci pensare nemmeno per sogno. Io sono il fratello maggiore ed è compito mio mandare avanti la situazione, tu non dovrai preoccuparti di niente 》《ma ...》《ah,ah, niente ma》mi zittisce agitando davanti a me l'indice《senti ce la faremo, supereremo tutto questo ok?》annuisco 《 ti voglio bene》mi dice e mi deposita un bacio sulla fronte 《anche io》《 ora rispondi a quel ragazzo altrimenti ci ripensa 》sorrido e faccio come mi dice , <certo, a che ora ci troviamo?> risponde subito <passo a prenderti verso le cinque e mezza.va bene? > <si, va benissimo>, <allora a domani! > < notte Riccardo> <notte Emilia >
Copro il telefono con una mano, per impedire a mio fratello di sbirciare e lui in risposta mi fa una linguaccia. Il telefono mi vibra nelle mani: un altro messaggio di Riccardo. <spero ti piaccia nuotare > <si, perché?>, < è una sorpresa ;)> mi modo il labro per non sclerare come una ragazzina.
Non vedo l'ora che venga domani.

Nota autore:
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