obbligo o verità

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Salve a tutti mi scuso per il ritardo, ma finalmente  sono riuscita a concludere il capitolo spero vi piaccia. Buona lettura. :*

La bottiglia gira sotto i nostri occhi, e man mano che la velocità diminuisce i battiti del mio cuore accelerano come se quel tappo rosso segnasse la mia ora. La bottiglia sta per fermarsi, punta prima la ragazza dai capelli  rossi, poi continua al ragazzo brizzolato, ma anche stavolta non si ferma. Infine punta verso Riccardo e all'ultimo secondo si arresta. Butto un respiro di sollievo. Ci è  mancato poco. 《Riccardo: obbligo o verità 》 ammicca Tania girandosi una ciocca di capelli tra le dita. «Verità» risponde Riccardo. «E' vero che alle medie ti sei fatto Tania?» chiede quello con gli occhi spiritati, che a quanto ho capito si dovrebbe chiamare Ron. Riccardo s'irrigidisce per un attimo –ti prego dì di no- «ero ubriaco» risponde abbassando gli occhi, - non può essere- «tranquillo ci siamo passati tutti» dice l'altro ridendo, mentre la ragazza gli tira un cuscino, con un sorrisetto sotto i baffi, per nulla offesa dagli insulti.  «Ok andiamo avanti» s'interrompe la rossa prendendo in mano la bottiglia e facendola girare. Ancora scossa dalla notizia non mi rendo neanche conto che è il mio turno. «Allora Emilia..........»dice il ragazzo dai capelli brizzolati strofinandosi le mani, come il predatore che si lecca i baffi prima di sbranare la sua preda «obbligo o verità?» prima di rispondere mi prendo tempo per pensare alle eventuali conseguenze della mia risposta: se scelgo obbligo Dio solo sa cosa mi potrebbero imporre, se invece dico verità mi chiederanno sicuro qualcosa per mettermi in ridicolo davanti a Riccardo. «Verità» rispondo. So bene che avrei dovuto rispondere diversamente, tuttavia penso che in un modo o nell'altro prima o poi la verità verrà a galla, perciò tanto vale andare direttamente al punto senza girarci intorno. Nel peggiore dei casi Ricardo non vorrà più parlarmi, nel migliore la domanda non sarà poi così crudele. «Perché tu e tuo fratello siete stati affidai a tuo nonno? O meglio che cosa hanno fatto i tuoi genitori di tanto grave da finire in galera?». Sinceramente non ci speravo affatto che la domanda fosse innocente, e anche se mi aspettavo di peggio, questo è comunque un argomento di cui preferisco non parlare; e non lo farei se non sapessi che ci penserebbero Tania e i suoi amici a dirlo. «Hanno spacciato droga» sussurro per vergogna. «Come? Scusa puoi parlare più forte perché non ho sentito» dice Tania, «credo che tu abbia sentito benissimo invece» rispondo con tono duro; «bhe ti sbagli. Tu hai sentito?» chiede alla ragazza dai capelli rossi, che naturalmente scuote il capo, «visto! Neanche lei ha sentito, quindi puoi ripetere.... Per favore?» continua, «HANNO SPACCIATO DROGA» dico alzando la voce «adesso hai sentito?», «ora si» conclude. Che stronza. Continuiamo a giocare, e per tutto il tempo mi rifiuto di guardare Riccardo per paura di vedere nei suoi occhi lo stesso disgusto che c'è negli occhi di chiunque conosce la mia storia. Finché arriva il suo turno e a Tania le viene la felice idea di costringere Ricardo a baciarmi dal momento che ha scelto obbligo. Sgrano gli occhi, incredula di quello che avevo sentito, e mi volto verso Riccardo sperando che almeno lui ragioni e si renda conto di quanto assurdo sia quest'obbligo e invece lui si gira verso di me e mi afferra la mano per attirare la mia attenzione su di lui, poi posa un mano sulla nuca e avvicina il mio viso al suo fino a che le nostre labbra si sono incontrate. È un attimo, ma è abbastanza per sentire le farfalle nello stomaco. Le sue labbra sono proprio come l'ultima volta che ci siamo baciati: calde e morbide, capaci di farmi perdere la cognizione del mondo esterno. Peccato che dura solo qualche secondo, perché Tania s'intromette e il gioco ricomincia. La bottiglia gira per tre volte al centro del letto fin quando al quarto giro tocca di nuovo a me e stavolta scelgo obbligo. Ho già testato quanto cattivi possano essere queste persone e una volta mi è bastata. 《Bene, bene, bene........ ti obbligo .........a restare per 10 minuti chiusa nel bagno con Ron》. Si è fumata il cervello? Io non ci sto con quello 《cosa!!》《Ehy non ti scaldare, non ti ho mica detto di spogliati, anche se forse non sarebbe stata una cattiva idea》 dice Tania ridendo. Socchiudo gli occhi a due fessure sperando che il mio sguardo risulti il più crudele possibile, ma non serve a niente perché Ron mi afferra per un braccio e mi trascina fuori dalla stanza. 《Prima iniziamo prima finiamo 》 dice  come se questo potesse consolarmi. Ho un brutto presentimento.......

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Inoltre vorrei proporvi una nuova storia che sta scrivendo una mia amica s'intitola  it ' s a promise .

Perdersi per ritrovarsi ancora Where stories live. Discover now