Catarina pov's -Allora? Come sta?- Mi svegliai sentendo delle voci. Apri leggermente gli occhi, mi trovavo in una camera da letto, di fronte a me c'erano due persone. -Sta bene, il colpo alla testa non è stato così forte, si sveglierà presto. Per quanto riguarda i segni che ha sul collo...dovrebbero sparire dopo qualche giorno.- misi a fuoco la mia vista e riconobbi uno dei due. -Meno male- I due uscirono dalla stanza. -Yoseob....- lo chiamai con un filo di voce, ma non mi senti. Mi alzai con fatica dal letto. La mia testa mi girava, per colpa del colpo che ricevetti. Quando fui in piedi, vidi il mio riflesso nello specchio, accanto all'armadio. Avevo dei brutti segni nel collo, che mi fecero subito ricordare quell'uomo che mi strozzava. Tolsi lo sguardo dal mio collo per non pensarci più e mi avvicinai alla porta. L'aprì leggermente e vidi Yoseob seduto in un divano.
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Accanto a lui, in piedi si trovava l' uomo con qui parlava prima. -Li hanno già trovati?- domandò Yoseob all'uomo. Rimasi lì dietro alla porta ad ascoltarli. -No, ma ho scoperto qualcosa- rispose. -Cosa?- -Quando sono andato in stazione di polizia, per rispondere ad alcune domande riguardo a quanto successo ieri, un poliziotto mi ha detto che, i tizii sono dei ladri, assieme decidono chi sarà la loro prossima vittima, la rapiscono e la minacciano. Gli dicono di andare a casa a prendere tutte le loro cose di valore e dargliele, se non l'ho faranno uccideranno la persona a loro più cara. Una volta non hanno fatto quello che volevano e loro non hanno avuto pietà. Sono molto astuti, la polizia non è mai riuscita a prenderli per adesso. È molto probabile che cercheranno di prendere la tua amica ad ogni costo, sanno che molto probabilmente lei sarà andata dalla polizia e per questo vorranno eliminarla sia lei che te e il tuo allenatore, ma per voi due sarà più difficile sicome non vi hanno visto in faccia. - quando fini di ascoltare quanto aveva detto, cadi a terra, priva di forze. -Dobbiamo trovarli il prima possibile- continuarono. -Li prenderanno vedrai. Ora devo andare o arriverò tardi a lavoro- -Ok, grazie mille per essere venuto- -Figurati, se hai ancora bisogno, non esitare a chiamarmi.- Yoseob lo accompagnò alla porta. In quel momento mi scesero le lacrime dai occhi.
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