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Catarina pov's
-Catarina?!- chiamarono di nuovo, ma anche questa volta non gli risposi.
Io e Kai continuavamo abbracciati sopra il mio letto, i suoi occhi sempre fissi sui miei e il suo viso sempre più vicino al mio.
-Catarina! Se non apri sfondo la porta!!- urlò Annamaria, proprio nel momento giusto, le labbra di Kai stavano per sfiorare le miei.
Lo spinsi via da me, e cercai d' alzarmi dal letto.

-Eccomi!- dissi mentre cercavo d'aprire la porta, ma essa non si apriva

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-Eccomi!- dissi mentre cercavo d'aprire la porta, ma essa non si apriva. Mi ero dimenticata che Kai l'aveva chiusa a chiave. Mi voltai per cercare la chiave, ma dietro di me c'era Kai, che mise le sue due mani, da parte alla mia testa, sulla porta per bloccarmi.
-Ti avevo detto di non rispondere..- Mi bisbigliò all'orecchio.
-Stai bene?- sentì Marianna. Questa volta non obbidirò ai suoi ordini.
-Si si sto bene, non preoccupatevi.- risposi sempre guardandolo nei occhi con aria di sfida.
-Ho sentito gridare Kai prima e allora mi sono preoccupata......sei sicura di stare bene?- chiese di nuovo.
-Si......prima era caduto un libro sopra il suo piede, per questo a gridato come un bambino.- lui mi guardò arrabbiato, ma non ci feci caso.
-Voi adesso andate pure a mangiare io arrivo fra qualche minuto- dissi.
-Va bene. Se hai bisogno chiama- disse Annamaria.
-Ok.- le sentì scendere le scale.
-Ora dammi le chiavi...- ordinai a Kai.
-Non te le dò, finché non mi dici dove sei stata oggi.- notai che le chiavi erano per terra accanto al letto, doveva averle fatte cadere prima quando mi prese per non farmi cadere.
- Te lo detto! Non sono affari tuoi! La vita è mia e non devo dare spiegazioni a nessuno e quanto meno a te!- cercai di liberarmi dalle sue mani, ma lui mi sbattè di nuovo contro la porta, questa volta più forte, facendomi male alla schiena.
-Invece si che sono affari miei!- urlò. Avevo paura che le altre potessero di nuovo sentire.
-Ma sei pazzo?! Te non hai diritto di sapere niente sulla mia vita! Capito?! Poi oggi addirittura sei riuscito a rovinare questo giorno importante per una delle mie migliori amiche!! Non hai un cuore?! Hai mai pensato come si potesse sentire lei quando ti ha visto?! - urlai ancora più forte di lui. Non mi importava più se Annamaria, Marianna e Giada sarebbero arrivate di nuovo.
-Cosa?...- Mi chiese.
-Lascia perdere!- lo spinsi via il più forte che potei, presi velocemente le chiavi.
-Dove vai?- domandò di nuovo, mentre cercavo di aprire la porta il più veloce possibile.
-La vuoi piantare di metterti nella mia vita?!- uscì dalla stanza e scesi di sotto. Le altre stavano per salire le scale, quando le vidi.
-Catarina...che hai?- domandò Giada, vedendomi scendere arrabbiata.
-Niente.... Ragazze io esco, tornerò tardi, quindi non aspettatemi - gli dissi prendendo il mio cellulare e le chiavi di casa.
-Ma sta piovendo ti bagnerai tutta- mi disse Annamaria.
-Chissenefrega.......- uscì.
-Catarina! Aspetta!!..........ciao ragazze- Kai mi segui fuori e mi fermò, prendendomi per il braccio.
-Kai cresci.....ti comporti come un bambino.....- scrollai la sua presa dal mio braccio e andai a prendere il bus. Lui non mi segui più ma si sedette davanti a casa mia sotto la pioggia. Spero che non rimanga lì per tutta la notte.

In bus, cercai di chiamare Sharon, ma non rispose, quindi gli mandai un messagio; "Sharon quando puoi rispondi alle mie chiamate, ti devo parlare per favore

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In bus, cercai di chiamare Sharon, ma non rispose, quindi gli mandai un messagio; "Sharon quando puoi rispondi alle mie chiamate, ti devo parlare per favore. "
Yoseob pov's
Fra qualche giorno ci saranno le mondiali di pugilato, il mio coach dice che ho bisogno di un allenamento più impegnativo, quindi tutte le sere torno a casa stanco morto.
-Yoseob ancora un ultimo sforzo e poi abbiamo finito l'allenamento- disse, mentre continuavo a fare gli esercizi.

-Bene, per oggi è tutto

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-Bene, per oggi è tutto. Vai pure a cambiarti. Ci vediamo domani sera......haa e non dimenticarti dei tuoi guanti che sono nell'altra sala, prima che qualcuno te li ruba-
-ahh già! Vado a prenderli dopo. Vado a domani.- lo salutai e andai in spogliatoio a cambiarmi. Quando fini di prepararmi andai a prendere i guanti.
La sala era occupata da una ragazza, la stessa che avevo incontrato già una volta. Presi i guanti e me li misi attorno al collo, mentre lei dava pugni al sacco.
-Idiota!!- disse.
Mi veniva da ridere vedendola, perché aveva addosso un vestito bianco tutto inzuppato d'acqua, doveva essere faticoso muoversi con esso, ma lei non si fermava lo stesso.

Mi nascosi dietro al sacco nero di fronte a me

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Mi nascosi dietro al sacco nero di fronte a me.
-Con chi sei arrabbiata questa sera?- dissi. Non capivo il perché ma mi piaceva parlare con lei.
-Oh...ciao...- la sentì fermarsi.
-Ecco......oggi sarebbe dovuto essere un giorno speciale per una mia amica e un idiota ha rovinato tutto! Giuro che avevo voglia solo di picchiarlo! Non lo sopporto.- disse lei, dando un calcio al sacco.
-Che ha fatto? È lo stesso dell'altra volta?-
-No questo è peggio.....ma ora non voglio più pensare a lui......te come stai?- mi chiese.
-Stanco......non hai freddo con quel vestito?-
- Hahahahaha sono uscita di casa arrabbiata che non mi sono nemmeno resa conto di aver addosso questo vestito.- continuava a ridere e io anche.
- Ho dei vestiti in più, puoi prenderli.- dissi.
-Non c'è bisogno non preoccuparti.-
-Insisto, puoi ammalarti.- tolsi dal mio zaino una felpa e dei jeans che avevo in più e gli diedi facendo attenzione a non farmi vedere. Lei li prese.
-Grazie mille. Te li porterò la prossima volta.........posso sapere perché non ti fai vedere?.....- Mi chiese.
-Oh guarda come è tardi! Devo proprio andare. Buon sfogo. - la salutai e uscì fuori.
Catarina pov's
Il ragazzo misterioso se ne andò lasciandomi lì. Lo trovavo buffo e dolce, nonostante non lo abbia mai visto in faccia. Mi domandò il perché non si vuole far vedere. La sua voce mi è famigliare, ho l'impressione di averla già sentita da qualche parte. Andai in spogliatoio a cambiarmi, i suoi vestiti mi stavano larghi, ma mi piacevano molto, erano comodi e caldi, in più avevano un profumo buonissimo, non smettevo di annusarli.

Arrivai a casa verso le 24.30.
Kai se n'è era andato per fortuna, mentre tutte le altre stavano già dormendo e Sharon non mi aveva ancora risposto al messaggio. Decisi di andare a dormire, era stato un giorno molto lungo.
Continua......

Innamorata di un IdolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora