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Giada pov's
Il primo mese di scuola passò velocemente, io e Anna ci troviamo bene con la nostra classe. Abbiamo compagni molto allegri che hanno fatto subito amicizia con noi. Solo Jess non sembrava desiderare far amicizia, è sempre sola. La prima volta che l'avevo vista credevo fosse una di quelle ragazze sempre circondata da persone, ma mi ero sbagliata.
-Ragazzi la lezione é iniziata, sedetevi.- ci ordinò il prof appena entrò in classe. Avevamo conosciuto anche gli altri prof, ma devo dire che Dylan Thuser era senza dubbio il migliore e il più simpatico.
-Oggi prima di iniziare la nostra lezione, vi devo dare tutte le informazioni riguardo la gita che farete.- qualche giorno fa, il professore ci aveva avvisato che avremmo fatto una gita, ma non ci disse più nulla a riguardo. Da quel giorno tutti non fanno altro che parlarne, siamo curiosi di dove andremmo, cosa visiteremo, ecc.
Non ho ancora parlato di questo con V, non l'ho vedo da giorni a causa della mia scuola e del suo lavoro, quando io vado in ospedale lui se ne é già andato alla Big hit entertainment  e quando lui arriva di sera io me ne sono già andata a casa, per poter studiare un pò prima di dormire. Mi manca, voglio vederlo, molte volte di sera chattiamo  su line, pero non era la stessa cosa.
-Incomincio per consegnarvi questi fogli con il programma che faremmo.-  ci consegnò i fogli. In prima pagina c'era scritto " Gita di studio a Los Angeles ".
-Andremmo a Los Angeles?!- chiese stupita Annamaria. In classe scoppiò un rumore di bisbigli, non immaginavo che saremmo usciti dal continente Asia.
-Si, Los Angeles è la città dalle mille facce e attrazioni, al tempo stesso eccitante e un po’ intimidatoria;  uno dei centri urbani più stimolanti da visitare con i suoi tanti luoghi di interesse. Il viaggio è previsto per il primo marzo e il ritorno per 14. Tutti sono obbligati a venire, almeno che per un motivo particolare non potete. La gita sarà pagata la maggior parte dalla Accademia, voi dovete solo pagare per l'hotel. Il prezzo e la data di consegna dei soldi sono scritti nel foglio che vi ho dato, così come tutte le attrazioni che visiteremo durante quelle due settimane. Ora vi spiego qual'è il motivo principale di questa gita: l'ispirazione. Quando ritorneremo avrete tempo due settimane per creare una coreografia ispirata al viaggio che faremo e dovrete anche spiegare il motivo del perché avete scelto di farla in quel modo. Insomma cose che avete già fatto, soltanto che dovrà essere insperato a Los Angeles e in più questa volta questo progetto lo si farà a gruppi e non singolarmente. I gruppi possono essere di quanto volete, basta che in questo gruppo ci siano almeno due persone con stili diversi di ballare.- ci spiegò. Sembrava una sfida interessante.
-Con questo ho finito di spiegarvi quello che dovevo, il resto è scritto nei fogli. Ho bisogno che qualcuno spieghi tutto questo anche a Park Hyun Shik.- Ora che ci facevo caso, non c'era. Avrà combinato una delle sue e ora sarà nell' ufficio del preside.
-Lo farò io Sore.- Si offri Annamaria. In questi giorni Anna era diventata  molto amica di Hyun Shik e anch'io.
A pausa pranzo Annamaria e io decidimmo di non mangiare in mensa, ma in giardino sicome era una giornata stupenda.
Quando uscimmo dall'edificio, vedemmo Hyun Shik che dipingeva il muro della scuola di bianco, per coprire il graffito che vi era stato fatto.
-Che cosa hai combinato sta volta?- chiedemmo, andando da lui.
-Niete di che....ho solo pensato che questa accademia fosse troppo  bianca e quindi l' ho voluta colorare un pò, ma a quanto pare al preside non è piaciuto.- rispose sarcasticamente. Ecco spiegato il perché non fosse  in classe, era impegnato a rimpingere il muro.
-Oggi a lezione, abbiamo parlato della gita...- Anna gli spiegò ciò che ci aveva detto Thuser.
-Uhmm...sembra che ci sarà da divertirsi.-  disse alla fine con aria di qualcuno che ha qualcosa in mente.
-Ora andiamo- dissi io, salutandolo.
-Cosa?! Mi lasciate qui da solo? Oh no, ora voi due resterete qui con me...- ci minacciò con in mano in secchio pieno di tinta bianca.
-Che hai intenzione di fare?- chiedemmo allontanandoci sempre di più. Lui ci rispose  sorridendo, poi si mise a rincorrerci. Noi scapammo, ma fu inutile, dopo neanche 5 minuti i nostri vestiti erano tutti bianchi.
-Ora sei morto!- lo avvisamo ridendo.
-Ehy Ehy! Così non è giusto due contro uno!!- urlò mentre scappava da noi.
Passamo il pranzo così. Solo quando mancavano 10 minuti alla campanella, mangiammo.
Durante l'ultima lezione, la professoressa di storia di danza, ci continuava a fissare, sia lei che i nostri compagni, per colpa dei nostri abiti.
Dopo lezione Annamaria andò a casa a cambiarsi, mentre io andai in biblioteca a fotocopiare dei fogli. Quando ebbi finito, corsi a prendere il bus per andare a lavoro, non avevo tempo di cambiarmi. Arrivai alla fermata troppo tardi, il bus era già partito. Ora mi sarebbe toccato aspettare circa un ora per il prossimo.
-Aigoo.... arriverò in ritardo.....- Mi dissi.
-Hai bisogno di un passaggio?- un ragazzo in moto, si fermò davanti a me.
-Hyun Shik?- chiesi. Dalla voce ero certa che fosse lui.
-Tieni il casco e sali su.-
-Grazie mille.- lo ringraziai e mi misi il casco.
Non era la prima volta che salivo in una moto e mi era sempre piaciuta la sensazione di liberata che si provava.

Innamorata di un IdolWhere stories live. Discover now