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Giada pov's
-Il dottore ora è occupato. Per ora gli farò dei esami per il suo tumore. - disse lei.
-Luca?....tumore?......- chiesi spaventata avvicinandomi a loro. Lui si voltò di scatto verso di me. Doveva essere sorpreso di vedermi lì.
-G....Giada! Ciao come stai?- chiese mettendomi una mano sulla spalla e sorridendo.
- tumore?!...- chiesi ancora una volta senza farci caso a quello che mi domandò.
-Adesso calmati.....vieni entriamo in camera mia così possiamo parlare più a nostro agio- disse guardando storto l'infermiera, lei fece finta di non averlo visto e se ne andò. Entramo nella sua camera.
-Come mai sei qui? Sei venuta da sola?- domandò lui.
- sono venuta a visitare una mia amica da sola..... ma adesso non importa! Che cosa voleva dire quella tipa con "Tumore"??!!- lui sospirò e si sedette sul letto, spostando la flebo che portava con lui.
-Non volevo che nessuna di voi lo scoprisse.....- incominciò lui. Avevo un brutto presentimento.
-Ti prego non dire niente alle altre su tutto quello che ti dirò.....- feci cenno di sì.
-.....allora.......circa al secondo mese da quando ci siamo trasferiti qui a Seoul, iniziai ad avere spesso mal di testa e continuavo ad essere stanco. Catarina e Marianna vedendomi in questo stato mi diedero delle vacanze per riposare...... in quel tempo andai dal medico a fare degli esami per i forti mal di testa.....all' inizio mi dissero di rimanere in ospedale per delle analisi più approfondite e quindi rimasi qui per due settimane circa .......poi mi diedero i risultati.....- fece una pausa lunga, le lacrime mi scesero dagli occhi, sapevo quello che stava per dire.
-Io.....ho....ho un tumore celebrare......-
-Cosa?.....non.....non....può essere vero.......questo è uno scherzo.....tu stai benissimo...... - il mio viso si riempiva sempre più felocemente di lacrime.
- Giada......- lui si alzò e venne verso di me.
-Ma.....ma te sei tornato a lavoro.....- qualche giorno fa era tornato a lavorare e stava benissimo.
-Si........all'inizio non ci ho voluto credevo, quindi mi sono comportato da testardo e ho fatto finta di niente, i dolori aumentavano sempre di più e ieri non sono riuacito a soportare il tutto che svenì.......la mia vicina mi vide e mi portò qui......la mia malattia è grave.....e devo curarla il più presto possibile.....- disse.
-E Catarina, Marianna e Anna?- domandai.
- Sta mattina ho chiamato Marianna per dirgli che non potrò lavorare per un pò per questioni personali. Non voglio che lo scoprino, si preoccuperano inutilmente, come stai facendo te in questo momento. Quindi ti prego, non dire niente a nessuno della mia malattia.....- implorò lui. Conoscevo da un bel pò Luca e sapevo quanto ci voleva bene. Mi asciugai le lacrime e lo abbracciai forte.
- Va bene......ma devi guarire! Capito!?
-Tranquilla.....vedrai che starò bene molto presto....-
-Me lo prometti?- chiesi guardandolo negli occhi.
-Te lo prometto!- rispose sorridendo. Sapevo che stava mentendo, sarà difficile il suo trattamento, ma vederlo sorridere mi calmava, gli volevo bene come un secondo padre, io e le altre.
Restai ancora un pò con lui a parlare, finché l'infermiera di prima non arrivò con in mano il pranzo per Luca.
-Io vado, se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi!- dissi.
-Si lo farò. Ora va pure dalla tua amica..- lo salutai e scesi di sotto al bar a prendermi qualcosina da mangiare.
Quando tornai dalla madre di V, le infermiere stavano ancora consegnando il pranzo hai ultimi pazienti del 4° piano.
-Scusi.....lo porto io a questa paziente, non si preoccupi- dissi alla giovane signora con in mano il piatto della madre di V. Ella mi guardò preoccupata.
-Lei chi è?- chiese. Non sembrava fidarsi.
-Sono una amica del figlio di questa donna.- risposi.
-.......ok visto che sono di fretta te lo dò. Daglielo nel modo giusto va bene? Ora vado.- disse andandosene via.
-Ecco il pranzo!- esclamai entrando nella stanza, V non c'era ancora.
-Oh....grazie, ma dov'è l'infermiera?- domandò preoccupata.
- Era di fretta, quindi gli dissi che me ne sarei presa cura io di lei.-
-Ahh...-esclamò pensierosa. Non sembrava contenta di quello che avevo appena detto.
-Dove appoggio il piatto?- chiesi.
-Puoi metterlo in questo tavolino- rispose. Accanto a lei c'era un mini tavolino, che si poteva spostare sopra al letto, per fare in modo che il paziente mangi più facilmente.
Posai il piatto e sposatai il tavolo davanti a lei, poi mi sedetti su una sedia di fronte al letto.
-Comunque io mi chiamo Giada - dissi. Da quando l'ho conosciuta non mi ero ancora presentata nel modo giusto.
- Piacere di conoscerti Giada, io invece mi chiamo Kim Hye-Jin- disse sorridendo. Per il resto del tempo
continuava a fissare il piatto senza mangiare niente e molto presto un'infermiera sarebbe venuta a ritirare il piatto.
-Perché non mangia? Non gli piace?- chiesi preoccupata.
-No, è che in realtà io non riesco a muovere il mio braccio....- rispose spostando lo sguardo sul suo braccio.
-Cosa?- domandai confusa.
-Ecco vedi.....io ho una malattia muscolare....il mio corpo piano piano smetterà di muoversi........- spiegò lei.
-Ma ieri......il suo braccio...-
-Fino a ieri riuscivo a muovere questo braccio, ma oggi non ci riesco più.......-
-M....mi dispiace....io non l'ho sapevo.....per questo non mangiava..- esclamai dispiaciuta.
-Non è colpa tua, non l'ho sapevi...-
-Lasci che l'aiuti a mangiare- mi sedetti accanto a lei e gli diedi da mangiare. Avevo già sentito parlare di questa malattia, non sono in molte le persone che riescono a sopravvivere a essa. Ora capivo come mai V si comportava in modo con quel dottore, aveva paura di perdere sua madre.
*Click *
-Siete uscite benissimo- V era appena arrivato e ci scattò una foto, poi diede un bacio in guancia a sua mamma. Mi dispiaceva veramente tanto per lui.
-Ehy! Si può sapere a cosa stai pensando con quella faccia?- mi chiese ridendo.
-Niente-
-Certo come no! Ora spostati! Continuo io a dare da mangiare a mia madre!- ordinò, feci quello che disse e mi sedetti a guardarli, erano veramente carini.
Di pomeriggio V se ne andò di nuovo via mentre io feci una ricerca sulla malattia di Hye-Jin.
Non trovai molto, ma scopri che fare esercizi semplici aiuta molto.
-Bene Hye-Jin, è ora di fare un pò di ginnastica!- dissi felice.
-Cosa?!- gli spiegai su tutto quello che avevo letto.
- Ma sei sicura?- domandò preoccupata.
-Si fidi di me.- l'aiutai ad alzarsi dal letto, era difficile tenerla.
Incominciammo con dei esercizi molto semplici.
Anche se non era niente di che ci divertimo molto tutto il pomeriggio, soprattutto lei, si vedeva che non toccava terra da tanto tempo.
Di sera arrivò V.
-Ehy! Ma che diavolo stai facendo?! Sei pazza?! - disse furioso. Feci sdraiare sua madre sul letto.
-Mi vuoi rispondere?! Che cavolo stavi facendo?- afferò forte il mio polso.
-Mi stai facendo male...- dissi.
-Rispondimi!-
-Taehyung!!Così gli fai male lasciala!- gli ordinò sua madre, ma lui non l'ascoltò.
-Chi ti credi di essere un medico?! Perché l'hai fatta alzare? Pensavo che avevi scoperto che lei non può muoversi!!- urlò.
- Lo so!! So benissimo che tua madre non può muoversi! Ma volevo aiutare!-risposi.
-Aiutare?!- chiese lui ridendo.
- Si! Ho fatto una ricerca lunghissima sulla malattia di tua madre tutto il pomeriggio! Per aiutarla, inquanto tu te ne sei andato per tutto il tempo!! Ora me ne vado! Qui il mio aiuto non serve intanto!!- usci dalla stanza arrabbiata e andai di sotto all'uscita.
-Dove va signorina? Non può uscire dall'ospedale- una guardia mi fermò davanti all'entrata.
-Come?- chiesi confusa.
-Tutte le strade sono state bloccate a casa della neve è pericoloso uscire è meglio che resta qui fino a domani mattina.-
- Ma dove dormirò?-
-Abbiamo delle camere per le persone che non sono pazienti.- spiegò lui.
-Deve seguire quelle persone- l'uomo punto una fila di persone che entravano dentro a una stanza. Mi misi in fila.
-Ehy! Ehy!- Senti una voce chiamarmi. Mi voltai e vidi V nascosto in un angolino che mi faceva cenno di seguirlo. Andai da lui.
-Cosa vuoi ancora?- chiesi fredda. Lui non mi rispose, mi prese la mano e mi portò in una stanza piccola con due sacco a pelo.
-Dormirai qui sta notte.- spiegò lui.
-Come?? Io non dormo qui con te!- reclamai.
-Fa come ti pare! O dormi qui o dormi con le altre persone.....per me è uguale- Si sdraiò dentro a un sacco a pelo. Preferivo senza dubbio dormire lì con lui che con persone sconosciute..... Avvisai Cata e gli dissi che avrei dormito in un hotel per colpa della neve e che sarei tornata a casa subito domani mattina, poi mi misi dentro al sacco a pelo da parte a V. Lui era girato dall'altra parte.
-Grazie......- sentì dire ad un tratto.
-Cosa?- domandai.
-Uhmm grazie -
-Non ho capito, puoi ripetere per favore?- chiesi di nuovo questa volta per scherzo. Lui si voltò verso di me. I nostri visi erano vicini.
-Ho detto grazie- mi senti le guancie arrossire, e nascosi il mio viso sotto il sacco.
-.....prego.....-
-Mia mamma mi ha detto che si è divertita molto oggi grazie a te. Ti sono molto grato e mi dispiace per prima.- Si scuso.
-Fa niente. Ti sto iniziando a capire V...-
-Taehyung....- disse
-Eh?-
-Chiamami Taehyung. V è solo per le fan- continuò lui facendo l'occhiolino.

-Va bene Taehyung

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-Va bene Taehyung...- dissi sorridendo.
-Bene è ora di dormire....se hai fame c'è del cibo dentro a quel sacco da parte a te. Ho visto che non hai ancora mangiato....- Si voltò di nuovo dall' altra parte.
-Grazie...- lo ringraziai.
-Ah si......quella borsa di studio... accettala.....sei brava a ballare...- lo sentì dire, poi incominciò a russare.
Continua......

Innamorata di un IdolWhere stories live. Discover now