Ian

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Rispetto all'ultima missione sulla Argo III, quel breve tratto accompagnati da Argo fu decisamente una passeggiata. Il furgone li scaricò alla stazione degli autobus e poi, i quattro salirono sul primo mezzo diretto verso Keeseville.

Il viaggio fu corto e piuttosto normale, nessun attacco. Mentre erano sull'autobus, Michaela spiegò loro altri dettagli del sogno con Ecate, stava ovviamente cercando col loro aiuto di capire di più.

- Andiamo per ipotesi- disse- secondo voi, chi è questo semidio?-

- Ovviamente un figlio di Ecate come te- rispose Ariana- e più esperto-

- Forse è un sopravvissuto della guerra contro Gea o contro i Titani- azzardò Ian- io e Iris siamo tra i più grandi, al campo, ma non ricordiamo assolutamente nessun potente figlio di Ecate-

- Magari ha più di una ventina d'anni, cioè la nostra età- disse Iris- ma non credo neppure sia un vecchio! Sarebbe già morto, da solo, per quanto potente-

Ariana ci pensò un momento.

- Forse ha l'età dei miei genitori o sui trenta o trentacinque-

- Tra i trenta e i quaranta mi pare l'età più appropriata- convenne Iris.

- Quindi ha passato entrambe le guerre- disse Ian- a differenza nostra-

Michaela si grattò al testa, sforzandosi di ricordare, ma non le veniva proprio in mente nessuno. Ian sorrise.

- Non stare a crucciarti così, tanto tra pochi minuti lo scopriremo, chi è questo semidio- le disse.

Michela gonfiò le guance e poi, con un sorriso fintamente innocente, gli si gettò tra le braccia. Ariana e Iris risero divertite. Ian adorava Michaela, ma certe volte riusciva a metterlo davvero in imbarazzo. Tuttavia si era ormai abituato alle sue uscite.

- Che invidia!- esclamò Iris- Anche io voglio gettarmi tra le braccia di un bel ragazzo che mi ama!-

Ariana si voltò a guardarla, stupita.

- Proprio tu lo dici?- parlò- Tu che sei la più bella e la più ambita al campo? Praticamente ogni semidio vorrebbe che tu ti gettassi tra le sue braccia-

- Ha ragione- borbottò Michaela.

- Ma io non ho ancora trovato nessuno per cui valga la pena farlo- rispose Iris- e poi... hai detto bene. Sono la più bella, non la più amata, è diverso-

Ian colse una certa malinconia nelle parole di Iris. Non ci aveva mai pensato, ma forse non era facile essere una figlia di Afrodite. Iris Marygold non era né stupida, né presuntuosa, aveva i piedi per terra e, malgrado fosse conscia di essere molto corteggiata, sapeva anche che quasi sempre era a causa della sua bellezza, non del suo bel carattere. Forse, malgrado tutto, questo la faceva soffrire. Non l'aveva in effetti mai vista dare corda a nessuno, tantomeno riprendere la tradizione di spezzare cuori. Aspettava di innamorarsi davvero e di essere ricambiata e questo le faceva onore.

- Sei la sola figlia di Afrodite che non sta antipatica a nessuno- cercò di dire Ian, mentre Michaela quasi gli si arrampicava addosso.

- Grazie, lo spero davvero-

Il bus si fermò e i ragazzi scesero al volo. Keeseville non era esattamente un centro affollato e particolarmente vitale, pareva una semplice città di periferia come le altre.

- E adesso come troviamo il semidio, senza nome o indirizzo?- chiese Michaela.

- Con la magia- le rispose Ian, guardandola- sai fare un incantesimo di localizzazione, no?-

- Ehm... posso provarci-

Si nascosero dietro gli alberi di un parchetto e Michaela disegnò a terra, con un bastoncino, delle rune magiche. Pregò Ecate che funzionasse, di solito faceva solo fiasco.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora