Amanita

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Il luogo dove Nyx li trasportò pareva una camera padronale, solo che tutto era nero, indistinguibile. Sopra le loro teste brillava il cielo stellato più bello che avessero mai visto.

- Oh, dei, che meraviglia- mormorò Amanita, il naso per aria- Luke, guarda, sopra di noi!-

- Non credo sia il momento di ammirare le stelle- protestò lui, guardingo.

Amanita storse il naso, guardandolo.

- Wow, vedo che il romanticismo è davvero morto nei ragazzi di oggi- brontolò.

Una risata riecheggiò nella stanza e una figura avvolta in un mantello di stelle apparve davanti a loro. La sua forma era impossibile da descrivere, sembrava umana e allo stesso tempo non lo era.

- Cosa ne dici di questa mia forma come signora del cielo notturno? Dopotutto, è ciò che sono- disse la dea- E mi pareva ti piacesse il mio cielo stellato-

- Oh, davvero... bellissima- rispose Amanita, un po' stranita- tu sei Nyx, vero?-

- Sì, piccola anima mortale. Avrete l'onore di essere eliminati da me in persona! Oppure potrei farvi miei schiavi per l'eternità-

Luke guardò velocemente la stanza, ma non vi erano entrate o uscite.

- Vogliamo parlare- cercò di spiegare Amanita.

- Attaccando il mio castello?- chiese Nyx.

- Ehm, sì, forse abbiamo bussato troppo forte. Ma posso garantiti che non vogliamo attaccarti! Ci manda tuo marito, Erebo-

La dea fece un verso frustrato e la stanza tremò.

- Quello!- esclamò- Che vuole da me? Mi chiama solo quando gli fa comodo! Non viene mai a trovarmi, mi lascia sempre qui...-

Onestamente, le faccende di cuore degli dei non è che fossero di grande interesse per Amanita, per di più erano abbastanza complicate.

- Oh, beh, lui vuole... riavvicinarsi- tentò Luke- e ci ha chiesto di parlare con te-

La dea si zittì un istante.

- Voi volete che io mi schieri dalla vostra parte contro Caos- fece, in un sibilo.

Amanita si sentì gelare. Non sarebbero approdati a nulla, Nyx sapeva ogni cosa, probabilmente Caos sussurrava al suo orecchio da parecchio tempo e i cattivi rapporti con Erebo non aiutavano.

La dea voltò il viso indistinguibile verso di loro.

- Oh, tu dovresti sapere come stanno le cose- disse, rivolta ad Amanita- voglio dire, tu sai come sono gli dei... volubili. Il giorno prima dicono che ti amano, il girono dopo si scordano della tua esistenza. Loro non sanno davvero amare, noi non sappiamo davvero farlo-

Luke sbirciò Amanita, che però era rimasta impassibile.

- Lo so- rispose infine, col calma- ma io sono mortale. Capisci? Non voglio che Caos distrugga tutto. Comunque, distruggerà anche te, vuole resettare tutto, ci hai pensato? E per quanto riguarda gli dei... ogni creatura immortale si prende gioco del "per sempre"-

- Mh, non ci avevo pensato. Ad ogni modo, tu credi davvero che mio figlio possa amarti come tu desideri? Gli esseri divini hanno concetti diversi di amore. E lui non conosce questa parola, solo la morte-

- Oh, lo so. Io sono solo... un gioco divertente. Ma sai qual è la cosa bella di tutto questo? Che non ha importanza. Se Caos uscirà da qui, nessuno di noi esisterà più-

Nyx parve riflettere seriamente sulle parole di Amanita. Luke si domandò se la calma dell'amica fosse reale o stesse solo fingendo, poi notò la rabbia che la faceva tremare e capì che era solo una messa in scena. Le parole di Nyx erano state come veleno iniettato direttamente nel cuore.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora