Billy

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Billy decise di parlare ai propri genitori portandoli a fare un giretto sulla collina, tanto per starsene in pace. Malgrado i suoi tentativi di restare tranquillo, la sua tensione li allarmò un po'. Aveva un bel da spiegare loro che non era niente di grave, ma si faceva subito prendere dall'ansia e il nervosismo.

Quando furono sotto il pino di Talia, dove schiacciava i soliti pisolini il drago guardiano, Billy si decise a parlare.

- Oggi ho parlato con la nonna, credo... beh, sì, credo sia venuta a incoraggiarmi- iniziò, contemplando il Vello D'Oro.

- Afrodite è venuta a parlarti?- si stupì Piper- Spero non ti abbia detto cose strane-

- Non esattamente. In realtà, è stata molto gentile- rispose Billy, voltandosi a guardarla- ma non è tanto cosa ha detto, ma il modo in cui lo ha fatto che mi ha dato da pensare. Insomma, ho riflettuto molto e vorrei parlarvi di una cosa importante-

- Allora dilla senza problemi, sai che puoi parlarci di quello che vuoi- lo incoraggiò Jason.

Annuendo, Billy prese un bel respiro.

- Vorrei poter stare al Campo Mezzosangue. Intendo, tutto l'anno- disse- e vorrei frequentare una scuola mortale a New York. La Booth, magari, che è a Brooklyn... se vi chiedete perché quella, dato che è risaputo che è una scuola di seconda categoria, è solo perché ci sono i miei amici. Adam studia lì e ci andrà anche Riley-

- Annabeth mi ha detto che proveranno a vivere nel mondo mortale- parlò Piper, calma- Percy e Riley vorrebbero uscire un po' da Nuova Roma, si sentono...-

- Soffocare- la interruppe Billy, completando la frase per lei- lo so, perché mi sento allo stesso modo. Nonostante io abbia sangue romano, non mi sento molto a casa, là. Il Campo Giove non è il mio posto, non ho amici tra i semidei romani, mentre qui ne ho tantissimi. La casa di Afrodite mi accetta, Iris mi ha detto che se dovessi trasferirmi qui, sarò inserito a pieno titolo nella casa, se lo desidero. E lo desidero, eccome. Nella Legione non è la stessa cosa, noi figli di semidei non siamo trattati bene e questo voi lo sapete, è un pezzo che Reyna lotta contro questa discriminazione. Anche tu, papà. La verità è che Roma non perdona chi non è come dice lei-

- Purtroppo è vero- ammise Jason- se è possibile, le cose in questo senso si sono inasprite proprio a causa di ragazzi come te. Non è una giustificazione, al contrario, è che non tutti i figli dei semidei e i loro discendenti si uniscono alla Legione, alcuni restano semplicemente a Nuova Roma come ragazzi normali. Ma tu, Riley e gli altri non lo siete... siete speciali-

- Lo so, infatti a Nuova Roma io sto bene, il problema è l'addestramento al campo- continuò Billy, più rilassato nel vedere che i suoi genitori capivano- non accadrà mai che io venga accettato. La selezione è diventata più dura, negli ultimi dieci anni, da quello che mi hanno detto. So che gran parte della colpa è di quello che è successo durante il risveglio di Gea... la maggior parte dei discendenti degli dei si sono schierati dalla parte sbagliata, dimostrandosi deboli. Ho il mio bel da fare a cercare di dimostrare che io non sono uno smidollato. Non servirà a nulla, inoltre... il problema è anche il fatto di chiamarmi Grace. Pensano che io sia un viziato-

Piper fece per parlare, ma Billy la bloccò con un gesto della mano.

- No, mamma, lasciami finire, per favore- le disse, tornando a guardare suo padre- non sto dando la colpa a te, anzi, è una cosa assurda. E non sto scappando, potevo farlo molto prima, potevo semplicemente fare come Riley e Adam, allenarmi solo qui, al campo greco... invece ci ho provato a stare alle regole dei romani, ma niente da fare. Non mi piacciono quelle regole-

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora