Adam

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I tavoli della biblioteca letteralmente tremavano da quanto chiasso facevano gli studenti in mensa. Riley e Billy alzarono gli occhi dai libri, scambiandosi uno sguardo. Altri ragazzi accanto a loro fecero la stessa cosa.

- Ma che fanno in mensa?- domandò Karen, una compagna di classe afroamericana.

- Oh, beh, qualcuno si starà di nuovo picchiando, chissà perché usano sempre la mensa e nelle ore post lezioni- rispose Larry, togliendosi dalle orecchie gli auricolari.

Billy voltò alla sua sinistra.

- Oh, per Zeus, dov'è Adam?- sbuffò.

Riley rimase in silenzio un secondo, poi scattò in piedi, lasciando libri e quaderni aperti sui tavoloni della biblioteca della scuola. Billy la imitò e schizzarono fuori, per poco non investendo il signor Silas, il bibliotecario. Larry fu più lento a realizzare, ma alla fine corse loro dietro.

- Ma non può stare lontano dai guai due secondi?- brontolò Riley, correndo- Lo lasciamo da solo dieci minuti... e fa a botte con qualcuno! È meno esagitato al campo-

- Beh, perché là può sfogarsi meglio, qua, a parte tre pomeriggi a settimana con la boxe, è troppo fermo- rispose Billy- mi sa che è il più iperattivo di tutti noi-

- C'è un'altra cosa, secondo me- intervenne Larry, affiancandoli- non vede Donovan da troppo, sono più di due mesi-

Annuirono entrambi. Raggiunsero la mensa, che era diventata un ring, facendosi largo tra gli spettatori. Erano organizzati, aveva spostato i tavoli per lasciare campo libero ai contendenti. A sfidare Adam c'era un ragazzo dai capelli rasati che nessuno di loro conosceva, anche se lo avevano visto nei corridoi. Era un armadio, ma sembrava avere la peggio, Adam gliele stava suonando di santa ragione.

- Porca miseria, è un fenomeno!- esclamò Larry, ammirato.

Mentre gli studenti urlavano a squarciagola "Rodriguez", letteralmente infuocati per lo scontro, Riley e Billy video il ragazzone finire a terra. Adam lo aveva buttato giù e gli teneva la faccia premuta al pavimento.

- Dillo di nuovo- lo incitò- avanti, azzardati a dirlo di nuovo e te la spacco davvero quella faccia! Devi portare rispetto alla gente, maiale!-

Evidentemente il tipo aveva detto o fatto qualcosa che non era per niente andato giù ad Adam e lo aveva davvero fatto infuriare.

- Mi...dispiace- tentò di farfugliare il poveraccio, esausto.

Adam lo lasciò andare all'improvviso e il ragazzo tossì, cercando di mettersi seduto. Voltandosi, notò Billy e Riley. Tornò a guardare il ragazzone e gli indicò Riley.

- Lei è qui. Adesso le chiedi scusa. Immediatamente- gli ordinò.

Barcollando, il ragazzo mosse qualche passo in direzione di Riley, che spalancò gli occhi. Si fermò e strinse i pugni, come se avesse cambiato idea e non gli andasse di venire umiliato. Adam lo osservò e gli stritolò una spalla.

- Non pensarci nemmeno- disse, ad alta voce- o ti assicuro che prendo una delle gambe dei tavoli e te la metterò dove non ti piacerà affatto, finchè non ti spunterà dalla gola-

Annuendo, il tizio cambiò idea e farfugliò come delle scuse, poi se la filò. Adam si passò una mano sulla bocca, aveva un labbro leggermente sanguinante e si avviò a grandi passi all'uscita.

- Ma che è successo?- tentò di chiedergli Billy.

- Niente, faccio il tuo lavoro- rispose con fare scorbutico Adam, oltrepassandolo.

Era chiaro che quel tipo aveva detto qualcosa di sbagliato sul conto di Riley e Adam l'aveva difesa. Billy, però, rimase attonito per qualche secondo, non si era assolutamente aspettato quella risposta, era la prima volta che Adam si arrabbiava con lui.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora