I festeggiamenti post vittoria furono a dir poco esplosivi. Si celebrava anche la fine dell'estate, alla fine era anche giusto. Il falò fu semplicemente incredibile e i ragazzi di Afrodite e Apollo si diedero da fare per intrattenere al meglio i compagni semidei. Persino il signor D parve di umore decente e non aveva ancora chiamato Annabeth Annabel o Percy Peter, per cui c'era di che rallegrarsi.
I ragazzi erano tutti assieme, seduti sulle gradinate, che chiacchieravano tranquillamente. Avevano fatto unire a loro anche Reeve, il quale era parso entusiasta di far parte del gruppo.
- Oh, accidenti, stavano per finire!- esclamò Michaela, comparendo con un vassoio di dolcetti, che posò a terra.
- Ma se li hai presi tutti- le disse Ian.
- Ne ho lasciati un paio- replicò lei, sorridendo tranquilla- questi sono per noi, perché è giusto!-
Riley prese un dolcetto e lo fece diventare blu prima di mangiarlo. Reeve osservò la cosa abbastanza stupito.
- Perché... perché fai diventare tutto il cibo blu?- le chiese.
- Non lo so, lo fa sempre anche mio padre- rispose lei, ridendo- credo sia nel mio corredo genetico!-
- Blu o no, fa ingrassare comunque- la stuzzicò Adam, rubandole il dolce dalle mani e mangiandolo in un boccone.
- Ehi, no, ladro!-
Donovan sorrise. C'era una bella atmosfera, abbastanza tranquilla nonostante tutto. Osservando gli amici, però, si sentì decisamente preoccupato. A che prezzo sarebbero diventati eroi dell'Olimpo? E uno di loro sarebbe morto. Era inutile fingere che fosse tutto ok, la cosa lo turbava, non voleva perdere nessuno; ma soprattutto, non voleva perdere Adam.
- Come sei serio- gli disse Adam, un altro dolcetto in mano- non puoi pensare a cose serie adesso. Guarda-
Donovan si voltò e vide un paio di ragazze della casa di Ecate che venivano inseguite da quelli della casa di Ares, ai quali avevano rubato naso e orecchie. Rise divertito.
- D'accordo, hai ragione- ammise.
Gli prese il dolce dalle mani prima che potesse mangiarlo, baciandolo.
- Promettimi che non sarai tu a morire-
- Come faccio a prometterti una cosa del genere?-
- Tu fallo e basta. Non importa, ho solo bisogno di sentirmelo dire-
- D'accordo. Ti prometto che non morirò!-
Il figlio di Apollo parve soddisfatto e gli restituì il dolce, ma Adam lo posò sul vassoio, decidendo che le sue labbra erano meglio. I ragazzi si voltarono verso di loro e gli fecero pure gli applausi con fare scherzoso.
- Ma guarda questi due come si sbaciucchiano- fece Billy, sorridendo.
- Beh, fanno scorta prima della separazione- disse Riley.
Michaela mosse una mano, pronta forse a tirargli qualche scherzo, ma Ian la bloccò al volo. Le catturò le mani e la fece sedere, tenendosela in braccio.
- Ferma, ferma- le disse- lasciali stare, rivolgi le tue attenzioni ad altro-
- Va bene- fece lei, fintamente arrabbiata. Sorrise e lo abbracciò.
Riley e Billy si scambiarono un'occhiata. Quei due erano dannatamente carini assieme! Notarono anche Ariana che, con la coda dell'occhio, sbirciava Reeve e viceversa.
- Oh, ci sono le stelle cadenti!- esclamò di colpo Riley.
Alzarono tutti gli occhi al cielo. Probabilmente, tutti stavano facendo gli stessi pensieri, le stesse richieste mute agli dei.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]
FanfictionRiley Jackson non è una tredicenne come le altre, vive in un posto chiamato Nuova Roma e i suoi genitori sono semidei greci. Si divide tra il Campo Giove e il Campo Mezzosangue e vive una vita a cavallo tra quella dei mortali e quella dei semidei, a...