Capitolo 63 - Perché?

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« No! Harry! Aspetta! » esclamò Faith liberandosi dalla presa che le sue morbide, succose e rosee labbra avevano fino a quel momento avuto.
Cercare e non trovare. Aggettivi alla portata di quel bacio dovevano ancora essere composti in qualsiasi lingua.
I secondi trascorsi come stagioni. Eterno. Da quel momento, per sempre, in una parte della sua anima.
Ma la mente voleva spiegazioni. Il cuore le meritava e con esso anche qualcuno al campo.
« Ho fatto qualcosa che non dovevo? »
« Perché Harry? Perché mi torturi in questo modo? »
« Tu chiedi spiegazioni che non posso darti. »
« Tu me le devi! »
« Lo so. »
« Ti prego! Lo vedo! Lo vedo che mi nascondi qualcosa? Per chi lo fai? Dammi qualcosa a cui appigliarmi! Qualcosa che mi faccia credere non sia tutto un gioco come mi hanno detto! »
« Non lo faccio per me! »
« Allora per Alissa! »
« Soprattutto non per lei! »
« Per chi allora? »
« Lo faccio per te Faith! » esclamò rivolgendole nuovamente lo sguardo. « Lo faccio per te! Lo faccio per noi! Per poter stare insieme! Per non dover tornare in quel fetido buco che chiamo casa e non rivederti mai più! » affermò quando le lacrime si confusero con l'acqua.
Lui nascose gli occhi dietro una dolorosa espressione di disgusto per ciò che era costretto a fare.
« Harry... »
« Hai diritto alla tua vita e non attendere qualcuno scaricato da tutte le donne che ha incontrato! »
« Non ti libererai di me così! »
« Non voglio liberarmi di te, non l'ho mai voluto e non lo vorrei mai. Giusto o sbagliato che sia, tutto ciò che ho fatto l'ho fatto per un solo giorno in più con il tuo sorriso nei miei occhi.
È sempre sbagliato accontentarsi. È ciò che ho fatto. Mi sono rassegnato a guardarti sorridere con lui, ad osservati di sfuggita per paura che la mia fermezza potesse vacillare.
Il college, la casa. Brucerei tutto. Ciò che vedi, chi vedi accanto a me, lei è solo la conseguenza dell'amore che provo per te! »
Harry...
Quegli occhi bagnati. Non nascondevano. Non celavano. Forse solo il dolore. Il dolore di non poter vivere le proprie emozioni se non di sfuggita.
Uno. Troppo poco.
Il suo sapore era svanito, coperto da quello dell'acqua ed il suo lento sciabordio.
Un ultimo bacio. Solo uno. Sottovoce.
« Harry... io... ti... »
Un battere di mani. Lento. A sottolineare la vergogna.
« Mi congratulo con voi! »
« Alissa! Non è come sembra! » si affrettò a dire Faith cercando di evitare ulteriore dolore.
Uscirono dall'acqua.
Lo sguardo di lei. Solo la punta di un iceberg fatto di risentimento e rabbia.
Harry le si avvicinò confabulando sommessamente.
« Non me ne frega un cazzo! Pensavo stessimo insieme! »
« È così! »
« Ti interessa solo una cosa! »
« Ally, non fare così! »
« Scegli! »
« Cosa? »
« O me o lei! » disse indicando Faith coperta della sola pelle intirizzita sotto gli slip ed il reggiseno.
Un istante. Bastò. Il suo sguardo perso, indeciso.
Scelse Faith per lui.
Corse lontana da loro, dentro la foresta.
Lacrime a perdersi nel terreno. Sentieri del tutto simili tra loro. Il buio incombente.
Buio come il mio futuro..
Una buca.
Il piede si inclinò. Il terreno vicino al viso un istante prima di chiudere gli occhi in un ultimo disperato tentativo di svegliarsi.
L'impatto.
Violento. La scaraventò verso un pendio. Nell'oscurità i contorni solidi si mescolarono in una miscela liquida.
Colpì le rocce. Esse fecero altrettanto.
Si fermò.
Il mondo continuava a vorticare. Terra e lacrime si mescolavano in fondo al dirupo. Non per i lividi. Non per le ferite. Per la dignità lasciata sulle sponde di quel lago. Per la colpa trovata in quell'abisso.
I singhiozzi del pianto. Inerme. Sanguinante. Sperava qualcuno sentisse il suo dolore.
Qualcuno lo fece.
Forti braccia la sollevarono.
Harry?
« Va tutto bene! Ora ci sono io! »
« Cameron... »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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