Capitolo 59 - Gruppi

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Justin lasciò la statale inserendosi su una strada sterrata che neppure il GPS conosceva.
Un'ora.
Tanto era trascorso da quell'ultima verbale stoccata che Cameron aveva portato alla tenacia di Faith. Un'ora fatta di pensieri, di silenzi, di frasi sulla punta della lingua, sul punto di essere espresse e nuovamente inghiottite nei meandri dell'insicurezza.
Poco importava le buche ed i dossi di quella strada facessero sobbalzare il SUV come sul dorso di un toro imbizzarrito. Le montagne russe su cui il cuore di Faith era incatenato superavano in pericolosità quella strada dissestata.
Nulla. Nessun pensiero. Nessuna ritardataria trovata cambiava ciò che era.
Quel tenace strato di menefreghismo e superficialità che aveva avvolto il cuore Cameron, aveva trovato il diamante capace di scalfirlo. Un diamante che era riuscito, o meglio riuscita, a mettere in dubbio perfino un'amicizia di decenni.
Amore, colpa. Dove terminava uno iniziava l'altra. Colpa perché Cameron aveva drammaticamente ragione. Colpa poiché Faith aveva involontariamente assunto quel ruolo che a lui spettava nel passato, quella maschera da cui fuggiva strenuamente e che lo costringeva ad usare le persone per colmare un vuoto. Ora era Faith ad indossarla e costringerlo a guardarsi allo specchio.
Colpa perché tutti meritano una seconda occasione e nessuno più di Cameron, in quel momento, la meritava.
Chi usa chi adesso?
Ironico come i destini si incrocino ed i peccati trasmettere mettendoci di fronte alle nostre responsabilità.
Faith?
Faith era un condannato a morte. Uno di quei prigionieri destinati ad essere spezzati a metà da cavalli che tirano in direzioni opposte.
Attendere era concedere ad Harry, e Alissa, motivo di spingersi verso limiti sconosciuti, tirare forte da un lato più di quanto Cameron, con le sue dolci e risolute parole, non facesse dalla parte opposta.
Ed ancora decisioni. La consapevolezza che aspettare avrebbe significato perdere entrambi per un motivo, Alissa, o per l'altro, la frustrazione di Cameron.
« Cameron, io... »
« Siamo arrivati! » interruppe severo frenando la macchina alle spalle della Chevy ed avvolgendo il convoglio in una nuvola di polvere sollevata dal passaggio.
Circondati da pini ed abeti. L'aria frizzante della contea di Trinity li colpì, più gelida per i trascorsi, carica di vigore ed incertezze.
Di fronte a loro il lago Ruth si estendeva a perdita d'occhio verso nord, stretto tra due catene montuose che lo costringevano in una forma ogivale diretta verso l'Oregon.
La flora lo avvolgeva nel profumo di resina di un verde abbraccio. Il sole colpiva la superficie ma esso, arrogante, rifletteva i suoi raggi vestendosi d'oro.
Sul suo abito un lungo pontile si osservava dalla loro sopraelevata posizione, come pendente ad ornamento.
« Justin è stupendo! »
« Vi piace? Ci sarà tempo e modo di apprezzarlo da vicino ma ora a lavoro! Cameron aiutami a svuotare le macchine! »
« Dove montiamo il campo? » chiese Maya.
« Direi qui o poco più a valle! »
Il luogo perfetto fu deciso mentre Alissa trascinò Harry in una romantica passeggiata.
« Ma dove vanno? » chiese Faith.
« È tanto importante? » le rispose retoricamente Cameron posando a terra l'ultima tenda.
Il trolley di Alissa necessitò dell'aiuto della stessa Maya che vedendo i due uomini in difficoltà li supporto con sconosciuta forza.
« Ragazzi che donna! » sottolineò Cameron apprezzando gli sforzi.
Una volta compreso il meccanismo di picchetti e tiranti non fu complicato sistemare a dovere le tre tende portate da Justin.
Il tintinnio dell'ultima martellata sul rimanente picchetto sancì anche il ritorno dei due fuggiaschi scampati alle fatiche.
« Ben tornati! »
« Scusate ragazzi! Ally ha avuto a che ridire con un cespuglio. » fece ammenda Harry seguito da una nervosa ed indispettita Alissa.
« Che ne dite di andare a cercare legna ora che c'è il sole? »
« Come ti viene in mente Justin! » si lamentò Alissa rimuovendo un rovo rimastole impigliato nella gonna del vestito. « Se pensi che rimetta piede in quell'inferno ti sbagli di grosso! »
« Come desideri! Allora dividiamoci in due squadre Harry e Faith andranno verso il lago mentre io, Cameron e Maya ci dirigiamo a monte! Tra mezz'ora di nuovo qui? »
« Andate voi ragazzi io rimango qui al campo. Sono un po' stanco. » sorprese tutti Cameron.
« Dai! » lo esortò Faith. « Vieni con noi! »
« So che non lo desideri! »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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