Capitolo 23 - Passeggiata

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Numero undici: trovare un qualsiasi tipo di lavoro.
La penna corse circa cinque centimetri lasciando sul foglio, logoro per l'uso e segnato dalle pieghe, una sottile linea di inchiostro sopra le parole.
Il turno era finalmente terminato. Cinque lunghe ore. Le ore più affollate di tutta la giornata del diner.
Facile per gli altri prendere il turno pomeridiano quando l'afflusso al North è a dir poco minimo!
Alissa e Mark avevano dato il cambio alla coppia di coinquilini poco dopo le tre del pomeriggio. Simpatici, niente da obiettare. Certo, non che da un "ciao" si possa capire la personalità di qualcuno, tuttavia Harry aveva scambiato più di qualche parola con Alissa. Gentile e sorridente, di nuovo nulla da dire. Forse aveva una leggera propensione alla chiacchera che la rendeva delicatamente logorroica. Ma Faith non se ne preoccupava dato che, la collega, l'aveva completamente esclusa dalla discussione concentrandosi su Harry.
Lui aveva gentilmente annuito e ribattuto ad ogni sua pedestre domanda.
Certo forse Harry avrebbe dovuto includere anche me nel discorso ma fa niente!
Si erano separati a fine turno. Si lamentava che la testa continuava a pulsargli sulle tempie e desiderava solo stendersi sul letto e riposare.
Faith al contrario aveva optato per una rilassante passeggiata tra le numerose confraternite che esponevano grandi lettere greche come nomi sulle facciate dei dormitori.
Un viso familiare osservava la Omega-Lambda.
« Non dirmi che il nostro Justin è un tipo da confraternita! » esclamò Faith arrivandogli alle spalle.
Indossava una tuta viola con ricamato il logo della squadra di football - un colbacco stilizzato - e sotto ad esso campeggiava una scritta: Cossaks NWC.
« Chi io? Non credo di essere il tipo e sinceramente neppure di poterci ambire quindi il problema non si pone! »
« Allora che ci fai qui? »
« Mi hanno invitato ad una festa stasera... volevo vedere cosa mi deve aspettare! »
« Una festa? Al college? Che strano! »
« Dai non scherzare! Ho i nervi a fior di pelle! Mi ha invitato la squadra e devo assolutamente fare bella figura! »
« Il che significa... »
« E' questo il punto! Non ne ho la minima idea! Quando ero quarterback al liceo sono andato a varie feste ovviamente, ma più per dovere che il mio ruolo imponeva che per vero divertimento. Il cliché dello sportivo popolare non fa per me! »
Che dolce!
« Tu piuttosto... com'è andato il primo giorno di lavoro? »
« Diciamo bene. Nulla da dichiarare! »
Troppe spiegazioni si sarebbero dovute dare. Troppe gelosie si sarebbero scatenate e troppe conseguenze Faith avrebbe dovuto pacificare. Anche quel compito faceva parte del essere un membro di quel gruppo di amici: evitare in tutti i modi di creare situazioni divisive.
« Faith ti è caduto qualcosa dalla tasca! » disse Justin raccogliendo da terra un foglio di carta ripiegato in quattro.
« Grazie! » esclamò Faith trappandoglielo dalle mani.
« Qualcosa che non posso leggere? »
« N...no! Cioè si! Potresti anche ma è privato! »
« Va bene! Non indago! » rispose sorridente. « Ho appena concluso gli allenamenti! Stai andando anche tu a casa? »
« Si! Si! Mi rilassavo facendo una passeggiata verso North Windfield! »
« Ti dispiace se ti accompagno? »
« Sarebbe un piacere Justin! »

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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