Donovan

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- Che hai fatto, scusa?-

I signori Winterbottom si voltarono di colpo sentendo il nipote alzare stranamente la voce. Non avevano sentito al conversazione tra lui e Margaret.

- Che succede?- chiese il nonno di Donovan, avvicinandosi- Che gli hai fatto, Margaret?-

La donna alzò un sopracciglio.

- Io cosa gli ho fatto? Oh, sempre colpa mia!- esclamò.

Donovan scosse il capo, ridendo appena. Alzò una mano e indicò sua madre.

- Tu sei davvero una creatura patetica- le disse- credi davvero che facendo così io tornerò da te?-

- Ma insomma, che è successo?- insistette il nonno, confuso.

Donovan assottigliò lo sguardo.

- Questa stronza si è permessa di intromettersi nella mia vita privata- rispose.

- Donovan!- esclamò la nonna, stupita del fatto che avesse usato un termine simile riferito a sua madre.

- Scusa, nonna, ma lo è- replicò subito il figlio di Apollo, facendo un gesto noncurante con la mano nella sua direzione. Spostò lo sguardo sulla madre- non avevi il diritto di rivolgerti a quel modo ad Adam. E pensare che lui non mi ha detto niente, immagino il perché... hai fatto bene a dirmelo tu, così adesso so con certezza che la colpa è davvero interamente tua. Se le persone che frequento non ti piacciono, non è un problema mio, ma non azzardarti a cercare di allontanarle!-

Il nonno decise di intervenire.

- Margaret, è perché è un ragazzo?- le chiese- E' questo il problema?-

- Oh, dio, no, non sono così di strette vedute- rispose subito la donna- avrei fatto la stessa cosa se fosse stata una ragazza. Non è questo il punto. Io non credo che stare con una ragazzo del genere vada bene per lui, tutto qui e non ho piacere che si frequentino-

- Ma... Donny è felice!- intervenne la nonna- Che ti importa? Se il ragazzo ha un carattere che non ti piace, pazienza, Maggie-

- E' un problema tuo, non mio- sbottò Donovan, stringendo i pugni- adesso, dopo diciotto anni ti intrometti nella mia vita? Ma che accidenti vuoi, per Zeus, si può sapere? Cosa vuoi da me, eh? Che ti faccia un applauso per aver dimostrato di essere una mamma protettiva? No, hai solo dimostrato di essere un'arrogante!-

Margaret reagì velocissima, gli occhi chiari che scintillarono di indignazione e rabbia. Lo schiaffo le partì quasi senza rendersene conto.

- Ma sono ancora tua madre e uno schiaffo non te lo leva nessuno!- rispose- Chi ti credi di essere, ragazzino? Portami un po' di rispetto-

Calò un pesantissimo silenzio. Se Adam fosse stato al posto di Donovan, certamente avrebbe risposto allo schiaffo e, probabilmente, avrebbe fatto bene, al diavolo il non colpire le donne. Ma il semidio decise di non darle la soddisfazione neppure di controbattere. Semplicemente si voltò, recuperò lo zaino e si avviò alla porta.

- Donny, non andare via!- lo supplicò la nonna, dispiaciuta.

Il signor Winterbottom si voltò verso la figlia.

- Dovevi proprio farlo, eh? Dovevi proprio far uscire quel tuo stupido orgoglio!- le disse, con disapprovazione- E dovevi addirittura picchiarlo?-

- Non osare, papà, era solo uno schiaffo, non ne ha mai preso uno in vita sua e infatti guarda il risultato- sbuffò Margaret.

L'uomo grugnì con frustrazione per la sua testardaggine. La moglie stava ancora cercando di convincere Donovan a non andare via, ma sembrava impossibile.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Where stories live. Discover now