- Ah, Don, ho una cosa per te! Ci ho messo una vita a finirlo, ma sai, il tempo è stato quel che è stato-

Adam si frugò in tasca alla ricerca di qualcosa. Alla fine trovò un oggettino di piccole dimensioni, luccicante e con un cordino allacciato. Lo passò a Donovan, che lo prese in mano.

- La chiave di sol- fece il figlio di Apollo, stupito- l'hai fatto tu?-

- Già, ma non essendo un figlio di Efesto, ci ho messo una vita a finirlo- rispose Adam, sorridendo- volevo regalarti un portafortuna da mesi, a dire il vero e questo, secondo me, è perfetto. Ne ha passate di tutte i colori-

Sorridendo, Donovan indossò subito la sua collanina. Ne portava sempre addosso almeno due o tre, compresa quella del campo, gli piacevano molto.

- Grazie- gli disse, dandogli un bacio- significa davvero molto per me e non mi riferisco alla nota musicale-

- Davvero?-

Annuendo, Donovan osservò gli amici, il resto dei semidei, il campo e il cielo. Tutto ciò che gli era più caro.

- Credo che di fortuna ce ne sarà davvero bisogno-



Il mattino seguente, chi tornava nel mondo mortale era pronto a lasciare il campo. Donovan salutò i pochi della sua casa che sarebbero stati via per l'inverno e uscì, avviandosi alla collina per salutare Riley, Billy e Adam. Quella notte aveva fatto un sogno davvero pazzesco, ma aveva deciso di tenerselo per sé e di non dire niente agli altri, non era il caso di allarmarli, malgrado sognare il mondo completamente inghiottito dal Caos non fosse proprio una meraviglia.

Forse era un sogno ricorrente per tutti, alla fine.

Accanto a Chirone trovò Ariana e Michaela, erano andate anche loro a salutarli. Michaela era ancora un po' addormentata e con i capelli in disordine, probabilmente si era svegliata apposta.

- Buona fortuna a tutti, ci vedremo per il solstizio- disse Chirone, stringendo la mano a Percy.

Donovan osservò gli amici, con gli zaini sulle spalle. Erano decisamente più tranquilli di lui e li conosceva abbastanza da sapere che non stavano fingendo. Qualcuno avrebbe potuto chiamarla incoscienza, ma la verità era che probabilmente la prospettiva giusta era la loro, focalizzarsi su un obiettivo alla volta. L'obiettivo del momento era sopravvivere nel mondo mortale.

- Salutatemi Larry- disse loro, sorridendo- sempre che sia sopravvissuto l'intera estate da solo!-

- Lo spero- disse Adam- lo scoprirò presto, comunque. Ma sono sicuro che ha imparato a non cacciarsi nei guai-

- Vedremo se ha qualche livido in più- fece Riley.

- Oh, speriamo di no!- esclamò Billy- E speriamo che abbiano cambiato classe a Jessica-

Donovan alzò un sopracciglio.

- Chi è Jessica?- chiese.

Billy e Riley si scambiarono un'occhiata e poi si voltarono verso Adam, il quale pareva restio a parlarne. Si ficcò le mani in tasca, trovando interessante spostare l'erba con le scarpe.

- Oh, ehm, solo una rompipalle- borbottò.

- Gli va dietro dall'anno scorso- spiegò Riley- è peggio di una cozza, non lo lascia in pace! Lui l'ha persino insultata, ma niente, se c'è lei in giro stai sicuro che ci proverà-

Adam aggrottò le sopracciglia, contrariato.

- Le ha dato della poco di buono, che è la verità, mi sa- aggiunse Billy- e le ha detto che sembra un pagliaccio troppo truccato, ma lei l'ha interpretato come... beh, al contrario-

Donovan incrociò le braccia al petto.

- Tipico di certe persone, credi che se uno ti insulta, è perché in realtà gli interessi- disse, annuendo- peccato che sia proprio una grandissima cavolata-

Guardò Riley e Billy, strizzando loro l'occhio.

- Ed è carina?- continuò.

- No, non credo- rispose Adam, stringendosi nelle spalle- non ci ho mai pensato. È una ragazza, insomma, le ragazze non le guardo e poi lei è insopportabile!-

- E' considerata una fica- disse Billy, sorridendo divertito.

- Ha due bocce così- aggiunse Riley, facendo un gesto con le mani per far capire quanto fosse abbondante il suo seno.

- Ma la finite?!- protestò Adam.

Scoppiarono tutti a ridere apparentemente senza motivo. Donovan tirò a sé Adam per la maglietta e lo baciò.

- Prenderti in giro è troppo facile- disse, sorridendo.

- Non hai di che preoccuparti in ogni caso, nessuna Jessica potrà mai essere bella quanto te-

- Questo lo so. Difendo solo ciò che è mio-

Dopo qualche altro scambio di parole, i ragazzi e i loro genitori si allontanarono. Michaela e Ariana si sbracciarono per salutarli finchè non li videro sparire oltre la strada. Donovan si voltò allora verso Chirone.

- Stai pensando di richiamarli qui, Chirone?-

- Sì, Donovan. Avremo bisogno anche di loro, inoltre... dobbiamo capire la faccenda di Urano. Dobbiamo prepararci al peggio, sperando naturalmente che le cose non vadano così male.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Where stories live. Discover now