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ʻʻ𝑻esoro~ʼʼ Jimin sorrise, entrando nella stanza del suo ragazzo

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ʻʻ𝑻esoro~ʼʼ Jimin sorrise, entrando nella stanza del suo ragazzo. ʻʻTi senti meglio?ʼʼ

Yoongi aveva ancora mal di testa da ieri, ed era rimasto a letto tutto il giorno. La Signora Min provò a farlo mangiare, lʼaveva pure forzato a alcune volte, con lʼaiuto di Jimin.

ʻʻNo,ʼʼ mormorò, stringendo forte le lenzuola. ʻʻSto morendo, Jimin.ʼʼ

Jimin inarcò le sopracciglia. ʻʻSì, anchʼio, ma non succederà fino a quando non saremo vecchi.ʼʼ

Yoongi grugnì rumorosamente, mentre il minore si avvicinò, mettendosi seduto affianco a lui. Il maggiore voleva spiegargli che Jungkook gli aveva detto alcune cose, ma non poteva.

Jungkook non glie lʼavrebbe permesso ed aveva troppa paura della reazione di Jimin. Credeva alle parole di Jungkook, come sempre del resto.

Aveva paura che tutto quello fosse vero, e che ben presto sarebbe morto. Non voleva lasciare Jimin, gli sarebbe mancato, assieme a tutti i suoi caldi abbracci e alle coccole. Tutto ciò lo rese super depresso.

ʻʻStai ascoltando?ʼʼ Gli chiese Jimin, chinandosi per dargli un bacio sulla guancia.

ʻʻScusa, Jimin,ʼʼ disse, chiudendo gli occhi. ʻʻSono solo stanco.ʼʼ

ʻʻOk, beh non era comunque importante.ʼʼ Rispose dolcemente.

ʻʻNon posso tornare al gruppo di sostegno.ʼʼ Mormorò, tornando sul suo lato, fronteggiandolo. ʻʻÈ che, non posso.ʼʼ

ʻʻPerché?ʼʼ Jimin si sdraiò, tirandosi sopra le lenzuola, e prendendo posto sul suo lato.

ʻʻPosso scrivere e leggere giapponese, ma non lo so parlare. Non― so leggerlo e scrivere ma...ʼʼ borbottò vagamente fissando il minore.

ʻʻCosa? Da quando...?ʼʼ Chiese questo, terribilmente confuso.

ʻʻIeri.ʼʼ

ʻʻHai imparato unʼintera lingua in un giorno?ʼʼ Sapeva che non stesse bene, ma se avesse già preso la pillola non voleva dargliene unʼaltra per poi mandarlo in overdose. Le cose potrebbero peggiorare.

ʻʻHai preso le tue medicine giusto?ʼʼ Chiese, anche se inutilmente, sapendo che gli avrebbe comunque mentito.

ʻʻÈ così stupido!ʼʼ Esclamò difatti Yoongi. ʻʻNon mi credi mai!ʼʼ


𝐵𝑒𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀, 𝑓𝑒𝑟𝑖𝑠𝑐𝑖𝑙𝑜.

ʻʻStarai bene se le prendi.ʼʼ Non avrebbe dovuto dirlo.

ʻʻMi fai incazzare, che cazzo ti odio, sei uno schifo.ʼʼ Bofonchiò girandosi dal lato opposto così da non vederlo.

𝑇𝑖 𝑜𝑑𝑖𝑎 𝑜𝑟𝑎.

Jimin sospirò silenziosamente e serrò gli occhi, sapeva di non prendere sul serio Yoongi, ma quando il proprio ragazzo diceva quelle parole, faceva davvero male.

Sentiva il bisogno di scoppiare in lacrime per via di quellʼasprezza. Ma non poteva, non poteva essere debole difronte a lui, doveva essere forte per entrambi.

ʻʻNon sono pazzo, sto bene Jimin.ʼʼ Mormorò Yoongi, girandosi verso il ragazzo.

ʻʻLo so, Yoongi, mi dispiace per averlo detto.ʼʼ Jimin aprì gli occhi e gli scompigliò delicatamente i capelli.

ʻʻIeri sono caduto, per questo mi fa male la testa.ʼʼ Sospirò il maggiore.

ʻʻCosa? No non è vero... ero con te.ʼʼ

ʻʻHuh?ʼʼ

ʻʻNon stai bene,ʼʼ disse Jimin tirandoselo più vicino. ʻʻDimmi cosa cʼè che non va.ʼʼ

ʻʻSto bene!ʼʼ Lo spinse sul petto per allontanarlo. ʻʻSto bene...ʼʼ

ʻʻNon è vero,ʼʼ continuò. ʻʻDevi prendere le tue medicine.ʼʼ

ʻʻCosa?ʼʼ

Si mise seduto e lo guardò dal basso. ʻʻVado a chiamare tua madre.ʼʼ

ʻʻNo!ʼʼ Gli afferrò forte il braccio. ʻʻNo, per favore. sto bene, tu stai bene.ʼʼ

ʻʻAndiamo a dormire presto stanotte, tipo adesso.ʼʼ Disse Jimin guardando verso la sveglia sulla scrivania, come sempre. Lʼorologio segnava le venti, il che era assai presto, ma andava bene così, dato che pure lui si sentiva un poʼ di stanchezza, sperava pure Yoongi fosse stanco.

ʻʻSì, ok.ʼʼ Annuì questʼultimo, gettandosi le lenzuola sopra la testa.

ʻʻTi amo davvero tanto,ʼʼ disse il minore, strofinando il viso su quello di Yoongi. ʻʻTipo troppo, tipo che voglio sposarti, ma non ora. Tra qualche anno.ʼʼ

ʻʻTi amo anche io,ʼʼ rispose Yoongi, tirando giù le lenzuola. Poggiò la testa sulla spalla di Jimin e chiuse gli occhi. ʻʻLe pensi sul serio le tue parole?ʼʼ

ʻʻLo giuro.ʼʼ Sorrise, baciandolo sui capelli.


𝐵𝑢𝑔𝑖𝑒.

ʻʻOk.ʼʼ Disse a bassa voce.



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ʻʻJimin!ʼʼ Urlò Yoongi, mettendosi seduto in quella che ora era la sua stanza nel buio pesto. ʻʻAiuto!ʼʼ

ʻʻCosa cʼè che non va?ʼʼ Chiese il ragazzo, sedendosi ancora addormentato, andando poi ad abbracciare il maggiore.

ʻʻÈ troppo buio,ʼʼ chiuse gli occhi, e nascondendo il viso nel collo dellʼaltro. ʻʻJin potrebbe arrivare.ʼʼ

ʻʻNon è reale, tesoro,ʼʼ lo rassicurò. ʻʻNon ti farà del male.ʼʼ

ʻʻJimin, non lasciarmi mai, per favore.ʼʼ Facendolo rabbrividire per via del contatto delle sue labbra sulla pelle del collo ad ogni parola pronunciata.

ʻʻTe lʼho detto prima, ti amo, non ti sbarazzerai mai di me,ʼʼ ridacchiò piano. ʻʻMi prenderò cura di te.ʼʼ

ʻʻGrazie.ʼʼ Rispose il maggiore, mentre Jimin lo riportò di nuovo giù nel letto. Yoongi aveva la testa sul suo petto, mentre Jimin aveva le braccia avvolte saldamente attorno alle sue spalle, facendo sentire il maggiore in braccia sicure.

ʻʻAndrà tutto bene, Yoongi.ʼʼ


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