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𝒀oongi poltriva sul letto da ore dopo essere tornato a casa dallʼospedale, non aveva mosso un muscolo, sdraiato supino con gli occhi chiusi e le mani mollemente poggiate sullo stomaco

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𝒀oongi poltriva sul letto da ore dopo essere tornato a casa dallʼospedale, non aveva mosso un muscolo, sdraiato supino con gli occhi chiusi e le mani mollemente poggiate sullo stomaco.

Sua madre lo controllava di tanto in tanto, chiedendogli se gli servisse qualcosa, ma non otteneva mai risposta, il che la preoccupò un poco, ma lo lasciò comunque da solo. Jimin non poteva arrivare se non la sera tardi dato che suo padre sarebbe rincasato prima dal lavoro. Gli mancava suo padre, e voleva passare il più tempo possibile con lui. Avevano passato un bel pomeriggio assieme, anche se si era rivelato semplicemente guardare la tv e parlare.

ʻʻYoongi...?ʼʼ Chiese Jimin entrando nella sua stanza, istantaneamente rabbrividì per via dellʼaria fredda proveniente dalla finestra aperta. ʻʻSei impazzito? Si gela là fuori.ʼʼ Mormorò, non voleva svegliarlo visto che sembrava dormire.

Si avviò verso la finestra vicino al letto, poi guardò fuori al cielo stellato di quella notte e lasciò che un sospiro scappasse dalle sue labbra. Chiuse poi la finestra e si voltò.

ʻʻStai dormendo?ʼʼ Gli chiese, sinceramente non pensava stesse tra le braccia di Morfeo, dato il modo in cui era sdraiato. Di solito il suo viso era più rilassato, il suo respiro più lento, ed il suo corpo del tutto inerme; ora sembrava come fosse davvero concentrato in qualcosa.

Lo sguardo di Jimin volò sulla scrivania, sorrise nel notare che avesse tenuto i fiori che gli aveva regalato. A Yoongi piacevano davvero tanto i fiori, e Jimin non aveva idea del perché, per lui erano più o meno simili allʼerba.

Ma Yoongi vedeva la bellezza nei fiori, amava i colori, lʼodore, e anche il modo in cui si presentavano. A volte sognava di stare in un prato circondato da tanti fiori differenti, e cʼera solo lui, nessunʼaltro attorno. E gli piaceva. Era silenzioso, nessun altro ad infastidirlo.

ʻʻSono sveglio, Jimin.ʼʼ Disse, anche se era così piano che era appena percettibile. Il minore pensò che stesse mormorando qualcosa nel sonno.

Si mise seduto sul letto e si stese sul cuscino affianco a Yoongi. ʻʻSono davvero felice di averti incontrato...ʼʼ disse con noncuranza, mentre fissava il soffitto.

Yoongi rimase in silenzio.

ʻʻSei davvero speciale per me. E per me significhi il mondo, onestamente. Ti amo così tanto, Yoongi.ʼʼ Sussurrò, e posò una mano sulla cima della testa del ragazzo affianco a sé.

ʻʻTi amo anche io.ʼʼ Rispose Yoongi con un piccolo sorriso sul viso.

ʻʻSei sveglio?ʼʼ Chiese il minore poggiandosi su un fianco per vederlo meglio.

ʻʻSì.ʼʼ Aprì piano gli occhi, guardandolo.

ʻʻBene, dovresti sapere quello che provo per te.ʼʼ Sorrise lentamente.

ʻʻNon devi dirmelo Jimin, già lo so dalle tue azioni.ʼʼ Rispose a bassa voce.

ʻʻBene.ʼʼ Jimin si sentiva soddisfatto di sé stesso, sapendo che il maggiore notasse tutto quello che faceva per lui.

𝕽𝐞𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 💊 𝕮𝐡𝐞𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora