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ʻʻ𝒀oongi, forse sarebbe meglio se rimanessi qua ancora per un poʼ.ʼʼ Disse la madre mentre sistemava i fiori in un vaso che si era portata da casa.
La addolorava cercare di fargli cambiare idea per restare in terapia più a lungo, ma doveva farlo.
ʻʻNo,ʼʼ sbuffò il ragazzo, stringendo i pugni. ʻʻNon starò qua più di dopo domani.ʼʼ
ʻʻBeh, e se io non volessi che torni a casa?ʼʼ Riprovò, prendendo posto sulla sedia.
ʻʻCosa?ʼʼ Domandò a bassa voce guardandola. ʻʻNon mi vuoi?ʼʼ
La gola si fece più stretta, sentendo di scoppiare a piangere a quelle parole. Pensò a quello che gli aveva detto il Signor Kwak quella volta a casa di Jimin ʻSei come uno psicopatico, giusto? Per questo i tuoi genitori ti nascondonoʼ si coprì gli occhi con le mani e la voce di quellʼuomo continuava a ripetere quelle frasi.
ʻʻYoongi, non intendevo questo.ʼʼ La Signora Min gli mise la mano sulla spalla cercando di confortalo, ma venne solo spinta via dato che non la voleva vicino al momento.
ʻʻMi odi.ʼʼ
ʻʻNo, non è vero,ʼʼ sospirò lei. ʻʻTi voglio davvero bene.ʼʼ
ʻʻVuoi sbarazzarti di me.ʼʼ Sputò fuori di nuovo, girandosi dal suo lato, la schiena contro sua madre.
ʻʻCosa te lo fa pensare?ʼʼ
ʻʻGli hai detto che mi nascondi perché sono pazzo.ʼʼ Grugnì rumorosamente.
La Signora Min si alzò e si mise affianco al figlio, sedendosi sul letto, posando la mano sul suo fianco. ʻʻChi? Jungkook?ʼʼ
ʻʻNo.ʼʼ Rispose a bassa voce.
ʻʻJimin?ʼʼ Sinceramente non avrebbe gradito sapere che Jimin gli dicesse certe cose, le avrebbe solamente ferito i sentimenti.
ʻʻIl Signor Kwak.ʼʼ Disse Yoongi ritornando in posizione eretta, mentre guardava la madre.
ʻʻDove lʼhai visto?ʼʼ Chiese arrabbiandosi. Non voleva più sentire pronunciare quel nome.
ʻʻA casa di Jimin.ʼʼ Le afferrò la mano e la strinse forte.
ʻʻNon dare ascolto a quellʼuomo,ʼʼ tornò in carica la donna, accarezzandogli col pollice il dorso. ʻʻChe altro ti ha detto?ʼʼ
Yoongi rimase in silenzio, non voleva più parlarne, si sentiva a disagio. ʻʻMamma, voglio solo tornare a casa.ʼʼ
La Signora Min sospirò. ʻʻOk, ma devi promettermi...ʼʼ lo afferrò per il mento e lo forzò a guardarla negli occhi. ʻʻPrometti che prenderai le tue medicine.ʼʼ
ʻʻSì! Ma non lasciarmi qui ancora a lungo.ʼʼ Annuì, lasciandogli il viso.
ʻʻMa se ritorni in questo ospedale poi ci rimani.ʼʼ
