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ʻʻ𝑫evo dirti una cosa.ʼʼ
Il cuore di Jimin iniziò a battere velocemente, che fosse quello che voleva sentirsi dire? Forse Yoongi voleva confessargli i suoi sentimenti?
ʻʻContinua...ʼʼ lo incitò impaziente di sentire quello che il ragazzo dai capelli rosa aveva da dire.
Il minore si morse il labbro, davvero non capiva perché ci stesse impiegando così tanto.
ʻʻHo molta fame, andiamo giù.ʼʼ
ʻʻCosa?ʼʼ Domandò, lasciando che la sua bocca si aprisse un poʼ.
ʻʻVoglio magiare.ʼʼ
Era troppo bello per essere vero, voleva solo andare a mangiare. Jimin grugnì e scese dal letto.
Sono così stupido da pensare che potesse dire che gli piaccio. Pensò, lasciandosi sfuggire un piccolo sospiro dalle labbra.
Si voltò verso Yoongi. ʻʻAndiamo allora.ʼʼ
Lo seguì fino alla cucina. Si sentiva male per averlo illuso su quello che stava per dire. Il suo sguardo bruciava la nuca del ragazzo, mentre questo iniziava a preparargli il piatto.
Mi piace? Si domandò.
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𝑁𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒, 𝑠𝑡𝑢𝑝𝑖𝑑𝑜.
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ʻʻNon lʼho chiesto a te.ʼʼ Sbuffò Yoongi.
ʻʻCosa?ʼʼ Jimin si girò, aveva in mano un coltello; spaventò Yoongi facendolo scattare allʼindietro e strillare.
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𝑇𝑒 𝑙ʼℎ𝑜 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑖 𝑎𝑣𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑠𝑜.
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ʻʻYoongi, calmati. Ti sto solo tagliando della frutta.ʼʼ Jimin alzò gli occhi al cielo, poi continuò col suo lavoro.
ʻʻDovʼè mia madre?ʼʼ Chiese dato che non cʼerano rumori in soggiorno, o in qualsiasi altra parte della casa.
ʻʻFuori.ʼʼ
ʻʻPerché?ʼʼ
ʻʻPerché sì.ʼʼ
Jimin gli poggiò davanti il piccolo piatto pieno di vari tipi di frutta. ʻʻMangia questo per ora.ʼʼ
ʻʻGrazie.ʼʼ Disse prendendo un piccolo pezzetto di banana.
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𝑀𝑜𝑟𝑖𝑟𝑎𝑖 𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖.
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Yoongi masticò lentamente pensando alle parole di Jungkook.
ʻʻCosa cʼè che non va ora.ʼʼ Chiese Jimin, pulendo tutti gli scarti.
