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𝒀oongi tirò giù le lenzuola, sedendosi e fronteggiando Jimin, mentre il volto continuava ad essere rigato da calde lacrime salate

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𝒀oongi tirò giù le lenzuola, sedendosi e fronteggiando Jimin, mentre il volto continuava ad essere rigato da calde lacrime salate. La prossima mossa sorprese Jimin (pure sé stesso) e molto. Avvolse il braccio attorno la vita del ragazzo, tirandoselo delicatamente più vicino. Anche se si erano appena incontrati, Yoongi aveva bisogno di un qualche tipo di conforto, non poteva credere a tutto quello che Jungkook gli sussurrava allʼorecchio. Riprese le lenzuola coprendo entrambi, poi portò il braccio allʼaltezza dello stomaco di Jimin, appoggiando la testa sul suo petto.

ʻʻMi... mi...ʼʼ non sapeva cosa dirgli, voleva scusarsi per come si era comportato prima in salotto e anche per averlo costretto tra le sue braccia, ma non ci riusciva.

ʻʻShh, va tutto bene Yoongi,ʼʼ il braccio di Jimin era attorno alle sue spalle, mentre lʼaltro rimase posato sul suo lato. ʻʻVuoi parlarne?ʼʼ

Yoongi non rispose, non ne era del tutto sicuro. In realtà voleva farlo, ma parlare dei suoi problemi lo metteva un poʼ in soggezione. Non gli piaceva quando i dottori cercavano sempre di ricavare informazioni da lui. Ma Jimin non era un dottore, né i suoi genitori; era un suo amico. E non voleva neppure essere etichettato come un asociale. Alla fine annuì lentamente e raggiunse la mano di Jimin, afferrandola dolcemente, aspettando un poʼ prima di rispondere.

ʻʻNon va affatto bene,ʼʼ iniziò a bassa voce. Jimin già lʼaveva immaginato, ma non disse nulla e si limitò ad ascoltare. ʻʻIo― Jimin, ora non me la sento di parlare di queste cose.ʼʼ Si chiuse in un guscio come per proteggersi, era troppo spaventato per parlarne con lui mentre Jungkook continuava a sussurrargli nelle orecchie parole spregevoli che non gli furono del tutto comprensibili.

ʻʻFa lo stesso,ʼʼ gli accarezzò il dorso della mano con il pollice. Si sentiva strano a tenergli la mano mentre i loro corpi erano vicinissimi, dato che si erano praticamente conosciuti quel giorno. ʻʻPosso sapere di più di Jungkook?ʼʼ

ʻʻJungkook...ʼʼ sussurrò. ʻʻÈ mio amico, anche se mi dice un sacco di cose cattive, di tanto in tanto dice che ucciderà mia madre se non gli do ascolto. È veramente insopportabile a volte.ʼʼ Parlò con un tono basso e tremante, sapeva che Jungkook lo stesse ascoltando e sapeva anche che si sarebbe arrabbiato. Pensò inoltre che Jimin potesse iniziare a credere che fosse uno psicopatico.

ʻʻHai altri amici?ʼʼ Jimin era confuso e preoccupato, non gli piaceva Jungkook, Yoongi lo trattava come se fosse una persona reale.

ʻʻGli altri non li chiamerei amici, ma sì.ʼʼ

Altri? Quanti ce ne sono? Sono veri o sono come Jungkook?

ʻʻTaehyung... è cattivo, tutto quello che faccio deve essere perfetto, anche se non arrivo mai ai suoi standard. Per lui non andrò mai bene. Namjoon... lui è, uhm... Seokjin è davvero cattivo. No, perfido è forse più adatto, magari anche Satana in persona.ʼʼ Il guscio si stava lentamente sgretolando, permettendo a Jimin di entrarci, ma a Yoongi gli sembrava giusto parlargli di queste cose. Era stato più semplice di quel che immaginava, era spaventato solo perché sapeva che loro lo stessero ascoltando.

𝕽𝐞𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 💊 𝕮𝐡𝐞𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora