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𝑳a porta dʼentrata si chiuse violentemente, provocando un sonoro slam. ʻʻVado a controllare,ʼʼ disse Jimin scendendo dal divano, Yoongi rimase in silenzio. Era da un poʼ che non parlava, non riusciva a smettere di pensare a quelle terribili immagini di Jimin mentre moriva. ʻʻTutto bene?ʼʼ Domandò gentilmente il moro alla Signora Min mentre questa si toglieva le scarpe.
ʻʻNo,ʼʼ rispose leggermente corrucciata. ʻʻNon mi procureranno altre pillole fino alla prossima settimana.ʼʼ
ʻʻE come mai?ʼʼ Si accigliò, confuso.
ʻʻPensavano che qualcuno in famiglia, o Yoongi stesso, ne avesse fatto un uso scorretto. Hanno provato a contattare il medico, ma era impegnato. Mi hanno detto di ripassare la prossima settimana, se hanno notizie mi chiameranno.ʼʼ
ʻʻMa lui ha bisogno di quelle pillole!ʼʼ Non poteva sopportare di vedere Yoongi in quello stato, quelle medicine lo avrebbero aiutato. ʻʻNon può aspettare una settimana.ʼʼ
Lei sospirò. ʻʻLe prende raramente, una volta mi ha persino colpito mentre provavo a dargliele, è anche stato allʼospedale per due settimane. Lasciatelo dire, è stato un incubo infernale.ʼʼ
ʻʻDeve dargliele quando è ancora mezzo addormentato.ʼʼ Disse Jimin, così che anche lei non si sarebbe più fatta male.
ʻʻSei riuscito a somministrargliele?ʼʼ
ʻʻSolo due volte.ʼʼ
ʻʻGrazie,ʼʼ la Signora Min fece un piccolo ma dolce sorriso, e il cipiglio sparì del tutto. ʻʻDovʼè adesso?ʼʼ
Jimin indicò il salotto. ʻʻUhm... non si sente bene.ʼʼ
ʻʻPerché?ʼʼ
ʻʻNon so cosa sia successo esattamente ma... ero morto.ʼʼ
La Signora Min aggrottò le sopracciglia lentamente, e poi scosse la testa. ʻʻDomani stesso chiamerò la farmacia per sapere se hanno notizie dai dottori,ʼʼ Jimin annuì. ʻʻGrazie, sei un angelo mandato da lassù.ʼʼ Disse salendo le scale per andare in camera da letto.
Il ragazzino sorrise a quel commento, gli piaceva tanto quella donna, era come una mamma nei suoi confronti. Preparava sempre la colazione per lui e Yoongi, e anche in generale si occupava di lui. E gli piaceva.
ʻʻYoongi hai fame? Non abbiamo ancora mangiato.ʼʼ Chiese tornando dal maggiore.
ʻʻNo.ʼʼ Gracchiò lʼaltro.
Il più piccolo sbuffò e prese posto accanto allʼaltro. ʻʻNon era reale.ʼʼ
ʻʻSì che lo era.ʼʼ Yoongi chiuse gli occhi.
ʻʻSono seduto affianco a te.ʼʼ
ʻʻLo so.ʼʼ
ʻʻE sono anche preoccupato per te.ʼʼ Disse, avvicinandosi di più a lui.
