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𝑷assò una settimana ed ora Yoongi prendeva le sue medicine di sua spontanea volontà, ma sia la Signora Min che Jimin continuavano a guardarlo per assicurarsi lo facesse sul serio

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𝑷assò una settimana ed ora Yoongi prendeva le sue medicine di sua spontanea volontà, ma sia la Signora Min che Jimin continuavano a guardarlo per assicurarsi lo facesse sul serio.

Dopo che prendeva le sue medicine la Signora Min gli serviva il gelato a colazione come premio. Sembrava piacergli un sacco, ma era anche incoraggiato da Jimin che lo abbracciava e gli dava un bacio.

A volte gli comprava pure dei fiori. Quelli vecchi erano appassiti ed erano morti. Tuttavia non voleva liberarsene ancora, gli aveva davvero amati tutti anche se i petali erano caduti e si erano imbruniti.

ʻʻSono fiera di te, Yoongi,ʼʼ aveva detto la Signora Min teneramente mentre gli posava la ciotola di gelato di fronte a lui. ʻʻSono davvero grata che tu abbia deciso di prendere le medicine.ʼʼ

Yoongi le sorrise, poi affondò il cucchiaio nel gelato alla vaniglia, regolare e basilare, ma il suo preferito.

ʻʻJimin torna anche oggi?ʼʼ Chiese la madre.

Jimin se nʼera andato a casa due giorni fa per passare del tempo con sua madre e, ovviamente, il Signor Kwak, sembrava essere lì troppo spesso mentre suo padre era a lavoro. Questo lo spaventò un poʼ, aveva iniziato a pensare che il Signor Kwak non fosse solo un collega per sua madre.

ʻʻNon lo so, spero di sì.ʼʼ Disse Yoongi con un sorriso sul viso.

La Signora Min prese posto di fronte al figlio, poggiando i gomiti sul tavolo ed il mento sulle mani mentre lo guardava.

ʻʻSei bellissimo, Yoongi. Te ne rendi conto?ʼʼ Gli sorrise, notando quanto lei ed il Signor Min avessero fatto bene con lui.

Yoongi scrollò le spalle. ʻʻDevo aver preso dalla mia bellissima mamma.ʼʼ

La Signora Min scosse la testa e rise piano. ʻʻTi voglio bene, ok ho intenzione di andare a trovare qualcosa da pulire, mi annoio.ʼʼ Disse alzandosi per poi avvicinarsi al ragazzo per baciargli la fronte.

ʻʻTi voglio bene anche io.ʼʼ Rispose lui.

ʻʻAssicurati di mettere i piatti nel lavandino.ʼʼ Disse prima di lasciare la stanza.

ʻʻLo so.ʼʼ Alzò gli occhi, non avrebbe lasciato lì un piatto sporco, mica era un bambino.



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ʻʻAmico, fallo e basta.ʼʼ Si lamentò Jimin.

Aveva fatto visita a Hoseok quel pomeriggio dato che questʼultimo aveva detto che era unʼemergenza ed aveva bisogno che fosse lì il prima possibile.

ʻʻChiamala tu.ʼʼ Disse il maggiore lanciandogli il telefono.

Jimin sospirò, sbloccandogli il telefono, andò nei messaggi per scrivere a Sohee.

𝕽𝐞𝐚𝐥𝐢𝐭𝐲 💊 𝕮𝐡𝐞𝐜𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora