Capitolo 22

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Louis sbadigliò stiracchiandosi teneramente sul letto, portandosi poi le sue manine sul suo pancino accarezzandolo, poi sussurrò, "Buongiorno miei piccolini," e sorrise assonnato con gli occhi chiusi mentre le sue lunga ciglia erano poggiate sui suoi zigomi così meravigliosamente.

Louis era veramente un bellissimo omega.

La doccia stava scorrendo così l'omega seppe che Harry stava molto probabilmente facendo la doccia, così rimase semplicemente sdraiato lì, non voleva muoversi poichè la gravidanza lo rendeva pigro, ma più coccoloso, cosa che all'alpha non dispiaceva affatto.

Dopo un po' Harry uscì dalla doccia con l'asciugamano avvolto lento intorno alla vita mentre si mandava i lunghi capelli bagnati all'indietro, l'omega rimaneva intanto sdraiato lì, gli occhi chiusi, ma solo l'odore del suo alpha fu sufficiente a far si che capisse che Harry fosse entrato e non dovette nemmeno aprire gli occhi per sapere che era da mozzare il fiato come sempre.

Harry si spruzzò del profumo su tutto il corpo poi si mise il deodorante mentre osservava l'armadio decidendo cosa mettersi oggi. Indossò un paio di boxer di Calvin Klein, i suoi stretti skinny jeans neri, un maglione verde che aveva scritto davanti "Obsession".

Si asciugò i ricci con un piccolo asciugamano, poi una volta finito ripose quest'ultimo nel cesto dei panni sporchi. Si legò poi intorno al capo una bandana verde che si intonava con il colore dei suoi occhi e del maglione.

L'alpha si diresse verso il letto ove giaceva l'omega osservandolo sdraiato lì, era meraviglioso con le sue manine sul suo piccolo pancino che stava crescendo ed Harry non era mai stato cosi innamorato.

Si mise nel letto con lui e Louis aprì gli occhi per osservare Harry che lo stava baciando sulla fronte, poi poggiò la fronte contro la sua e sussurrò, "Hai intenzione di alzarti prima o poi, piccolo?" e sorrise mentre accarezzava col pollice il pancino dove riposavano i loro piccoli.

Louis sorrise e lo strinse così che rimanesse sdraiato vicino a lui, affinché potesse coccolarsi tra le sue braccia per tutto il tempo che voleva. Harry sghignazzò a ciò e mormorò, "Immagino di no," e lo strinse mentre nascondeva il naso nei suoi capelli per respirare il suo profumo, gli occhi chiusi.

L'omega sorrise orgoglioso di se poichè era riuscito nel suo intento, farsi stringere tra le braccia forti dell'alpha, poichè le braccia di Harry erano il luogo dove si sentiva a casa.

Dopo un po'di tempo in cui erano rimasti sdraiati pigramente, Harry si alzò lentamente e prese il suo omega tra le braccia stile sposa. Louis gemette in protesta, ma Harry sapeva che il suo omega era troppo pigro anche solo per uscire dal letto.

Lo appoggiò sul lavabo con attenzione per essere sicuro che non si sbilanciasse e cadesse a terra perchè avrebbe potuto far del male ai loro cuccioli. Aprì l'acqua calda così che si riempisse la vasca, poi una volta terminato tolse i vestiti a Louis e li mise nel cesto dei panni sporchi.

L'alpha gemette vedendolo cosi pieno coi suoi cuccioli anche se mostrava solo un po', ma l'odore di Louis era così forte ora che era incinto e ciò rendeva l'alpha pazzo, ma Harry riuscì a trattenersi perchè aveva veramente bisogno di prepararlo per oggi.

Università.

Harry odiava ammetterlo, anche a se stesso, ma desiderava semplicemente che Louis abbandonasse l'università e diventasse una casalinga dal momento che Harry avrebbe provveduto a lui, dandogli qualsiasi cosa egli desiderasse.

Non voleva che il suo omega fosse stanco o stressato in alcun modo possibile specialmente ora che era incinto con più di un feto e ancora non sapevano quanti ne fossero.

Scacciò i pensieri dalla sua mente perchè non voleva focalizzarsi su di essi, voleva concentrarsi sul su omega in quel momento, accertandosi che tutto stesse procedendo bene, mentre lo appoggiava dentro la vasca da bagno.

Louis notò che il suo alpha era perso nei propri pensieri, così domandò dolcemente, "Tutto okay?" e lentamente iniziò a lavarsi il proprio corpo con le bolle di sapone intorno a lui nella vasca.

Harry gli regalò un piccolo sorriso e annuì perchè non voleva che il suo prezioso omega si preoccupasse per qualcosa. Disse amorevolmente, "Sto bene, piccolo," poi iniziò ad aiutarlo a lavarsi anche se il suo omega era capace di farlo da solo, ma amava semplicemente aiutarlo e forse amava toccarlo... forse.

Louis lasciò perdere per il momento, non voleva irritare il proprio alpha ponendogli milioni di domande o essendo ficcanaso sul motivo della sua distrazione, così continuò a fare ciò che stava facendo, ma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che qualcosa non andasse.

Quando terminò dopo mezz'ora, il suo alpha lo aiutò ad alzarsi e poi ad uscire dalla vasca, poi gli fece indossare un comodo accappatoio e lo prese in braccio mentre dirigendosi verso la loro camera da letto.

Lo aiutò a vestirsi mentre lo osservava attentamente, poichè non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, era difficile non fissarlo poichè era semplicemente bellissimo, in ogni aspetto.

Lo era veramente.

Harry gli fece indossare uno dei propri maglioni oversize (che mostrava le sue clavicole) così che odorasse come lui, sapendo che il suo omega avrebbe sentito la sua mancanza quando non gli avrebbe gravitato intorno, dunque ciò avrebbe potuto aiutarlo a non sentirsi solo una volta all'università. Lo aiutò poi a mettersi i suoi pantaloni della tuta poichè più comodi degli skinny jeans, non voleva che il suo omega fosse scomodo, in alcun modo.

Louis si guardò nello specchio e si aggiustò la frangetta di lato pigramente, ma riuscì comunque ad apparire bellissimo come sempre. Dopo ciò, entrambi indossarono le loro scarpe, Harry indossò i suoi stivaletti neri e Louis le sue vans bianche che avevano una faccina sorridente su di esse, Harry era affezionato ad esse.

Entrarono entrambi nel Range Rover nero di Harry e partirono, la mente di Harry piena di pensieri ... milioni di pensieri che si potevano ricondurre tutti alla telefonata di ieri notte.

Louis osservò Harry di tanto in tanto notando quanto le sue sopracciglia fossero schiacciate in concentrazione come se stesse provando a risolvere un significativo rompicapo. Non sapeva se avesse dovuto chiedergli qualcosa o se avesse dovuto semplicemente aspettare che il suo alpha gli spiegasse cosa stesse accadendo nella sua testa.

C'era sempre una comoda coperta nella macchina di Harry attualmente, solo per il suo omega, poichè Louis adorava accoccolarsi in quella coperta nella macchina di Harry, specialmente quando fuori faceva freddo, Louis in quel momento la stava usando per mantenersi al caldo, mentre osservava fuori dal finestrino.

Ma cosa aveva detto o fatto Harry per renderlo cosi concentrato?

Quando parcheggiarono di fronte all'unversità di Louis, l'omega gemette e si aggrappò saldamente alla coperta e disse, "Altri cinque minuti, per favore?" e aggrottò le ciglia teneramente ad Harry.

Non è che non gli piacesse l'università, gli è sempre piaciuta, ma solo l'idea di esser separato dal suo alpha e solo l'idea di poterlo vedere solamente durante il week-end erano troppo per lui.

Harry si girò a guardare Louis e disse teneramente, "Dai piccolo, alzati , ho una riunione a cui devo presenziare e tu devi andare a lezione tra circa venticinque minuti, è meglio che tu vada e ti prepari le tue cose o altrimenti farai tardi a lezione. Non ti piace essere in ritardo a lezione, o no?" e sorrise verso di lui sapendo già la sua risposta.

Louis sospirò osservandolo e rispose quietamente, "Okay... ciao, piccolo, divertiti al tuo cosi-detto meeting," poi sorrise avvicinandosi e dando un bacetto sulla guancia di Harry, infine uscì dalla macchina.

Chiuse lo sportello dietro di lui mentre lo salutava teneramente, poi si incamminò attraverso il cancello e verso il dormitorio dove molto probabilmente sarebbe stato attaccato da Niall con le sue domande o semplicemente dalle cose di Niall.

Quando ormai non si vedeva più, Harry guidò verso l'altra parte dell'edificio dell'università dove si trovava l'ufficio del rettore. Parcheggiò da qualche parte fuori dal campo visivo, poi si entrò nell'edificio e si sedette su una delle sedie, aspettando che il suo nome venisse chiamato dalla segretaria.

"Harry Styles, il rettore sarà lieto di incontrarla."

Be my omega (Italian translation)Where stories live. Discover now