Capitolo 5

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Harry sorrise in basso verso Louis, ora che poteva vedere i suoi occhi cerulei, e osservó ogni dettaglio sul suo viso con meraviglia finché non venne interrotto da un falso colpo di tosse che gli fece chiudere gli occhi annoiato e lentamente si girò a guadare chi lo aveva interrotto.

Gemma si atteggiava innocentemente come se non avesse appena interrotto un momento intimo e disse, "Mamma mi ha detto di augurarvi un viaggio sicuro e di essere prudenti," e sorrise mentre li osservava entrambi.

Louis arrossì leggermente, distogliendo lo sguardo e spostando il peso da un piede all'altro, continuando ad aggiustarsi la frangetta per distrarsi.

Harry le rispose, ruotando gli occhi, "Grazie Gemma, ci vediamo quando torniamo, " il che le fece alzare le spalle con un sorriso e successivamente, dopo aver mandato i capelli indietro come un boss, se ne andò.

Senza dire una parola, entrambi uscirono dalla casa ed entrarono nella limousine mentre Harry si grattava la nuca, sperando di riuscire a calmarsi dalla agitazione suscitatagli dall'odore dello omega.

La limousine partì, ma Harry ignorava quale fosse la loro destinazione, tutto quello che sapeva era che avrebbe trascorso il weekend con Louis. Era sicuro non avrebbero lasciato la nazione, non che gli importasse, ma non riusciva a non preoccuparsi.

Per tutto il viaggio Harry osservò di nascosto l'omega, mentre quest'ultimo guardava il telefono o fuori dal finestrino. Harry pensó avesse fatto qualcosa di sbagliato, dato che l'omega non incontrava mai il suo sguardo.

In realtà Louis era troppo timido, anche solo per guardare il bellissimo alpha, sapeva che ci sarebbe voluto ancora molto tempo prima di giungere a destinazione. Avvertiva lo sguardo di Harry su di lui, ma decise di non rispondere, dato il troppo nervosismo, così si limitò a guardare in basso e a giocherellare con le dita.

Arrivati a destinazione, i camerieri aprirono le portiere per loro ed entrambi uscirono da sportelli diversi.

Harry osservò la casa sulla spiaggia prima di voltarsi e osservare Louis che stava prendendo uno dei suoi bagagli dai sedili posteriori, per cui prese la valigia dalle sue mani e disse, " Non devi trasportarli, okay? Lo faranno loro per te," e diede la valigia ad uno dei servitori che prese i restanti bagagli e li portò dentro.

Louis arrossì e annuì, abbassando lo sguardo, fissandolo sulle sue vans blu.

Desiderava trascorrere un weekend con Harry, sperando di potersi conoscere meglio e forse anche qualcosa in più. Non voleva rimanere a casa dei suoi genitori perché sapeva che sarebbero stati interrotti, come sempre.

Il fatto era che Louis non voleva essere scortese o lamentarsi per ciò, così aveva pensato di trascorrere un weekend con colui che presto sarebbe stato suo marito.

Harry avvolse le braccia intorno alla vita del piccolo omega, conducendolo attraverso le porte verso l'interno della casa; ciò colse Louis di sorpresa, facendolo arrossire, spaventandosi che Harry notasse il suo rossore.

Una volta dentro, e dopo che i servitori avevano lasciato le valigie nella camera che avrebbero condiviso, Harry voltò l'omega dalla vita, dolcemente, per poterlo guardare in viso, e disse "Perché non mi guardi?" e portò l'indice sotto il mento dell'omega, così da osservare il suo viso in modo chiaro.

Louis arrossì ancora di più, sentendo dei brividi percorrergli la schiena, osservando gli occhi verdi di Harry e balbettando, " I-io..."

L'alpha notó il rossore delle sue guance, e strofinò il pollice sulla guancia destra, sussurrandogli" Non esser timido.... Parlami," poi tornò a fissare gli occhi blu di Louis.

Il cuore di Louis fluttuò a quelle parole e annuì lentamente mentre strusciava la guancia sulla mano larga di Harry. Era naturale per l'omega cercare conforto dall'alpha e sapeva che Harry ancora non era il suo alpha, ma non poteva far a meno di sentirsi protetto attorno a lui.

Harry gli sorrise e continuò ad accarezzargli la guancia col pollice, poi lentamente si abbassò facendo saltare il cuore dell'omega fuori dal petto, gli occhi spalancati. Louis sentì le sue labbra soffici sulla fronte, chiuse così gli occhi, appoggiandosi a lui e stringendogli la mando destra.

Dopo un po' l'alpha si allontanò lentamente, l'omega già sentiva la mancanza della sua comodità, ma decise di non dir nulla. Harry disse, "Scommetto che sei affamato amore, hai mangiato prima di venire qua?"

Era decisamente strano, perché Louis non aveva mangiato a colazione, troppo eccitato d'incontrare Harry e non sapeva come l'alpha avesse capito che era affamato. Sorrise timidamente ed annuí, dirigendosi verso la cucina con Harry.

L'omega chiese pacatamente, "Umm... Cosa cuciniamo allora?" osservandolo.

Harry sorrise facendo spallucce, e disse "Qualsiasi cosa tu voglia mangiare, ovviamente, dipende se abbiamo gli ingredienti qui. Non so veramente come la tua cucina funzioni,dovrai insegnarmi tu," e gli sorrise.

Louis arrossì e annuì, poi chiese, "V-vuoi, um, dei pancakes?"

Harry si avvicinò a lui e disse, " Dato che sono pieno non mangerò, voglio solo cucinare per te, dunque a te la scelta," poi schiaffeggiò il sedere di Louis, facendolo squittire e arrossire ancor di più, Harry gli sorrise in cambio.

L'omega sbattè gli occhi un paio di volte prima di dire, "Io...okay," ed iniziò a prender tutti gli ingredienti, poggiandolo sul bancone, ma quando aprì lo stipo più alto, dovette alzarsi sulla punta dei piedi per provare a prendere l'olio, sussurrando a se stesso, "Andiamo..." provando ad afferrarlo, poi mise il broncio, provando a prenderlo di nuovo.

Harry lo stava guardando divertito, ma per lo più era concentrato sul sedere di Louis negli stretti jeans, in particolare quando stava cercando di prendere qualcosa dallo stipo più alto, non sapeva cosa stesse cercando.

Si avvicinò da lui, mettendosi dietro di lui e gli sussurrò nell'orecchio, "Shh, potevi chiedermi di prendertelo," e Harry prese facilmente l'olio, senza nemmeno provarci, e lo posò difronte a Louis, dopo avergli lasciato un bacio sul lato della sua testa.

Louis prese l'olio e lentamente si voltò vedendo Harry stagliarsi sulla sua piccola figura, e disse pacatamente, "Grazie" e gli sorrise, iniziando a mescolare gli ingredienti, Harry intanto osservava meravigliato quanto il ragazzo fosse concentrato sul suo compito, come se fosse la cosa più importante del mondo.

Quando l'omega terminò di mescolare gli ingredienti, Harry gli si avvicinò e gli sussurrò, "Finisco io amore, sei stato bravissimo, vai a sederti per me, okay?" poi gli fece l'occhiolino, e si voltò ed iniziò a cucinare.

Louis lo osservò mentre si sedeva sullo sgabello, non sapeva come facesse Harry ad essere così aperto ed amorevole nei suoi confronti. Era tanto da digerire per lui, poiché non aveva mai avuto ho compagno prima di allora, e tutto ciò era nuovo per lui, ma lo amava.

Osservò la schiena possente di Harry attraverso il suo maglione, lo faceva sembrare veramente confortevole e tutto quello che voleva era coccolarlo; Louis amava veramente le coccole.

La voce di Harry interruppe i suoi pensieri, quando si voltò e disse, "Finito!" e mise i pancakes in un piatto di fronte a Louis, poi guardò in giro per lo sciroppo, finché non lo trovò e lo mise vicino al piatto, poi aggiunse, " Cosa vorresti bere amore?" mentre apriva il frigo osservandone il contenuto.

Louis arrossì a quanto Harry fosse divenuto più sicuro, e disse, "Umm... Latte per favore," e mise lo sciroppo su i suoi pancakes, Harry intanto mise il latte in un bicchiere e lo poggiò vicino al piatto, poi si sedette vicino a Louis osservandolo.

Quando Louis finí di mangiare, mise le stoviglie nel lavandino, ma sentì l'alpha seguirlo, ma non gli importava, gli piaceva per qualche motivo.

Si voltò e sobbalzò quando Harry era proprio di fronte a lui, osservandolo e disse, "Um, ciao?" e osservò l'alpha.

Harry sorrise e disse, "Pieno?" poi portò entrambe le mani sui suoi fianchi, accarezzandolo lentamente e l'omega annuì, osservando Harry innocentemente con i suoi occhi cerulei e le ciglia scure.

Nessuno poteva biasimare Harry, era impossibile tenere le mani lontane dall'omega; era allettante, attraente, basso, con un enorme sedere, ma più importante... Il suo odore lo faceva impazzire.

Be my omega (Italian translation)Where stories live. Discover now