- Veramente no, credevo che fosse normale, essendo discendente di Poseidone come lui- rispose Riley.

- Oh, no, mia cara. Il fatto è che siete più legati di quello che pensi e non mi riferisco ad un legame tra padre e figlia... un legame antico come l'oceano-

Riley continuava a fissarla sbigottita. Non capiva, aveva paura di capire dove voleva arrivare la Nereide. Vide la sua espressione intristirsi.

- Ricorda le mie parole: non permettere a nessuno dei due di morire, altrimenti... succederà anche all'altro-

- Ma...-

La creatura ondeggiò.

- Non aver paura, Riley, sei forte, puoi farcela- le disse, sorridendo- ora devo andare. Ma ti impartisco la mia benedizione! Invocami e verrò anche io in tuo aiuto-

Fece un gesto con la mano e Riley si sentì avvolgere da una fresca sensazione familiare, come quando entrava in acqua al campo. La Nereide divenne acqua e scomparve oltre il ponte. Riley si domandò chi fosse, poi ricordò di aver visto una corona di coralli sopra la sua testa.

- Oh, dei- fece- la regina Anfitrite!-

La regina dei mari, la Nereide più famosa e potente di tutte, le aveva appena detto che sarebbe accorsa in suo aiuto. Sorridendo, la ragazza tornò a voltarsi verso il parapetto, stringendolo forte con le mani. Il legame di cui Anfitrite le aveva parlato era qualcosa di spaventoso e incredibile al tempo stesso.

- Devo essere forte- si disse, decisa- altrimenti trascinerò anche papà a fondo con me e questo non deve succedere!-

Si passò una mano tra i capelli e vi trovò incastrato qualcosa. Corse nella propria cabina a specchiarsi e vide... perle. Sì, sembravano minuscole perle luccicanti o gocce d'acqua. Che fosse la benedizione di Anfitrite? Beh, erano bellissime e risaltavano in maniera incredibile sui suoi capelli corvini. Sorridendo felice, corse in sala mensa.

- Ehi, guardate!- esclamò, muovendo la chioma riccioluta.

Tutti la fissarono a bocca aperta. Billy balzò in piedi, arrossendo.

- E quelle?- fece Ariana, meravigliata.

- Ho appena ricevuto una visita- spiegò Riley, guardando suo padre- Anfitrite mi è apparsa per dirmi che mi dava la sua benedizione e che mi aiuterà, se chiederò il suo aiuto-

- La moglie di Poseidone?- fece Percy, stupito- Cavolo! Questa sì che è una novità-

Facendo una giravolta, Riley lasciò che Michaela e Ariana osservassero le sue nuove perline per capelli.

- A quanto pare, tutti voi state ricevendo dei doni dalle divinità- disse Donovan- la prossima volta che vi lamentate di essere solo dei mortali, giuro che vi prendo a calci-



Quella sera, invece di andare a dormire, Riley pensò che fosse il caso di parlare con suo padre di quanto detto da Anfitrite. Si lavò i denti e si mise il pigiama, ma non rientrò nella propria cabina, andando a bussare a quella di Percy.

- Avanti-

Riley aprì la porta ed entrò, sorridendo quando vide suo padre seduto sul letto che si asciugava i capelli con un asciugamano.

- Riley-

- Scusa. Possiamo parlare un momento? C'è una cosa che mi ha detto Anfitrite che credo dovresti sapere-

Andò a sedersi di fianco a lui, incrociando le gambe sulla coperta.

- Mi ha detto che tu e io abbiamo un legame, che riguarda i poteri del mare, un legame diverso di quello tra genitore e figlia- spiegò- lo ha definito "antico quanto l'oceano"-

Percy non sembrò per niente sorpreso. Si appoggiò l'asciugamano attorno al collo e annuì.

- Sì- fece- quando sei nata, Poseidone mi disse la stessa cosa-

- Il nonno mi ha vista da piccola?-

- Certo. Annabeth dice che persino Atena è venuta a sbirciarti nella culla! Non credo che ti siano stati lontani per cattiveria, soprattutto non Poseidone, dammi retta. Ti ha anche tenuto in braccio, sai? Era felicissimo della tua nascita, ma mi mise in guardia a proposito di questo legame-

- Se uno di noi due muore... muore anche l'altro-

- Così sembra. Ma basta non morire, giusto?-

Riley annuì. Non era così facile non morire in battaglia, ovviamente. Si chiese se ci fosse un modo per spezzare quel legame senza combinare disastri.

- Anfitrite lo sapeva e mi ha impartito una protezione- disse- spero possa bastare-

- Non lo so, ma il fatto che ti sia venuta in aiuto è positivo. Non mi ha mai... amato particolarmente, ma posso capirla. Non ce l'aveva con me, ovviamente-

- Oh, beh, è normale! Bene, dato che sai già tutto, allora nessun problema, torno a letto-

Si alzò e si avviò alla porta.

- Riley- la chiamò Percy, facendola voltare- andrà tutto bene. Donovan ha ragione, non siete soltanto dei mortali, siete molto speciali... salverete l'Olimpo e, chissà, magari come premio potrai chiedere a Zeus di togliere questo legame un po' pericoloso!-

- O magari chiederò semplicemente di diventare anche io una semidea- rispose lei, sorridendo.

Aprì la porta e uscì dalla cabina, richiudendola alle proprie spalle.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora