33.

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Lo guardai negli occhi. Sentivo delle emozioni strane stringere il mio cuore. Sentivo il bisogno di ricordarmi di lui. Ma non riuscivo. Avevo la mente offuscata. Immagini  troppo veloci e sfocate che non mi lasciavano il tempo per capire. Sospirai voltando lo sguardo. Justin mi accarezzò una guancia. Mi voltai osservandolo. Sentì gli occhi farsi lucidi. Il suo sguardo si allarmò.

-"hey piccola...cosa c'è?"

Mi alzai. Lui seguì le mie stesse mosse con poca voglia. Rimase comunque vicino a me. Avevo il forte presentimento che tutto fosse sbagliato. C'era un contrasto di emozioni negative e positive. Ero confusa e non capivo. I suoi occhi cercavano i miei.

-"sei il mio ragazzo?..."

Sussurrai. Lui si irrigidì. Guardò verso il basso per poi sorridermi convinto.

-"si, stiamo insieme da tanti anni. Diciamo che dal primo anno di liceo che ti sto dietro"

Sorrise. Lo guardai inarcando un sopracciglio. Forse le emozioni che provo quando sono con lui sono dovute a delle esperienze che ho passato in sua presenza. E...come mai...la maggior parte delle mie sensazioni sono negative. Come se tutto fosse sbagliato. Se mi stesse mentendo? Ma perché mai dovrebbe farlo?
Mi prese il viso fra le mani. I suoi occhi si incatenarono ai miei. Mi spostai arretrando. Il suo viso divenne pallido per qualche secondo mentre cercava di capire cosa mi stesse passando per la testa.
Hai subito un incidente. Sarai ancora scombussolata per tutto l'accaduto.
Sospirai. Distrattamente il mio sguardo cadde sulle pillole sul tavolo. Le presi e con l'acqua le buttai giù. Justin mi osservava.

-"forse è meglio andare a dormire. Sono abbastanza stanca..."

Dissi alzandomi. Lentamente mi avviai verso le scale per salire. Mi voltai sentendo dei passi veloci verso di me. Mi voltai nello stesso momento in cui Justin mi prese in braccio, stile sposa. Sorpresa urlai.

-"ma cosa fai?!"

Urlai ridendo. Iniziò a salire le scale. Alzò le spalle sorridendo.

-"porto la mia bambina a letto? "

Parlò con voce sensuale per poi scoppiare a ridere. Lo seguì a ruota. Percorse il corridoio per poi arrivare alla sua stanza. Si avvicinò al letto per poi poggiarmi su delicatamente. Sbadigliai. Mi misi su un lato. 5 anni che stiamo insieme? Siamo seri?!

-"Justin...ma è davvero da 5 anni che stiamo insieme?"

Mi voltai. Lo vidi intento a togliersi la maglietta con difficoltà. Trattenni le risate vedendolo andare a sbattere contro l'armadio.

-"Kia sto soffocando! Aiutami"

Allarmata e mezza divertita mi alzai andando verso di lui. Mi misi davanti per poi mettergli le mani sui fianchi. Si irrigidì. Sorrisi guardandolo negli occhi. Il suo sguardo era serio e persistente nel mio. Lo vidi inumidirsi le labbra. Presi i lembi della maglietta per poi tirarla su. Quando arrivai alla testa dovetti alzarmi sulle punte per toglierla. Le sue mani avvolsero la mia schiena attaccandomi al suo corpo caldo. Il mio corpo ebbe un sussulto. Quando la tolsi rimasi incantata da tanta bellezza. I suoi capelli erano tutti in disordine mentre le sue guance erano leggermente arrossate. I suoi occhi erano qualcosa di unico e meraviglioso. Mi strinse più vicino a lui. Appoggiai le mie mani sul suo petto. Il suo sguardo era desideroso. Mi osservava con voglia e lussuria. La sua traiettoria visiva cadde sulle mie labbra. Si inumidì le sue. Lentamente scesi con le mani per toccare i suoi addominali scolpiti. Chiuse gli occhi gemendo. Mi strinse ancora.

-"oh mio Dio piccola..."

Ansimò avvicinando il suo viso al mio collo. Sussultai leggermente alla sua reazione. Gli facevo questo effetto? Il suo petto si alzava e abbassava in modo, leggermente, irregolare. Il suo corpo era bollente. Presto anche il mio iniziò a scaldarsi. Con le unghie percorsi tutta la zona della pancia ben delineata per poi salire ancora sui pettorali. Lo vidi rabbrividire per il piacere. Percorsi poi le sue forti e tatuate braccia amando il suo modo di lasciarsi andare tra le mie braccia. Risalì verso il collo per poi prendergli il viso fra le dita. Schiuse gli occhi osservandomi. Il desiderio delle sue labbra iniziò a bruciare nelle mie vene. Sembrò capire il mio sguardo. Si voltò velocemente e mi mise al muro. Velocemente le nostre labbra entrarono in collisione. Danzavamo in sintonia l'uno con l'altro. La sua lingua entrò con prepotenza e voglia dentro la mia bocca e lo stesso feci io. La passione che metteva era travolgente. La lotta per la dominazione rendeva il tutto estremamente eccitante. Scese con le mani verso le mie cosce per poi alzarmi. Misi le gambe intorno al suo bacino. Le nostre intimità si scontrarono. In quel momento mi resi contro della gonfia protuberanza. Del calore si espande verso il basso ventre facendomi contrarre i muscoli. Lo sentii ansimare. Il suo respiro era irregolare come il mio. Sentivo il suo cuore battere all'impazzata mischiato al mio respiro sempre più accelerato. Sentivo l'eccitazione crescere con la consapevolezza di star sbagliando. Velocemente mi mise sul letto. Si sistemò sopra di me continuando a baciarmi con più passione e desiderio. Le mie unghie percorsero la sua schiena andando verso i suoi capelli. Lo sentì gemere. Mi morse il labbro per poi succhiarlo. Inarcai la schiena. Sentivo il corpo bruciare. Iniziai a massaggiarli i capelli. Velocemente la mia maglietta venne scaraventata via. Il mio corpo ebbe un sussulto mentre il mio cervello iniziò ad opporsi. Una scarica elettrica mi trapassò la testa facendomi gemere per il dolore. Cercai di lasciar stare continuando a concentrarmi su quelle labbra morbide e succose. Un'altra fitta si impadronì della mia testa creandomi un vortice di immagini troppo veloci per lasciarmi focalizzare.
Sussultai. Justin si staccò da me osservandomi.

-"Kia?"

Lo guardai. I ricordi andarono piano piano a sfumare. Sbattei più volte le palpebre. Cosa mi succede?

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