36.

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Justin P.O.V

Kia era sdraiata sul letto. La febbre non voleva saperne di scendere. Avevo provato di tutto. Gli stracci bagnati. Le medicine. Ma la febbre non voleva scendere. Ero seduto sul pavimento appoggiato alla parete opposta del letto. Avevo i gomiti sulle ginocchia che erano leggermente flesse mentre le mani stringevano i miei capelli con frustrazione. Il suo petto coperto da una mia maglietta si alzava e si abbassava lentamente. Percepivo la sua debolezza da qui. Sta ricordando troppe cose...
Avevo il terrore che si potesse ricordare di me...che si accorgesse che in realtà non ero il suo fidanzando. Ma perché cazzo ho inventa- Dio quanto posso essere stupido?!
Strinsi di più i miei capelli gemendo per la frustrazione. Poi mi bloccai sentendo uno strano calore intorpidire lo stomaco. Perché gli ho detto che sono il suo fidanzato?
Il collo iniziò a bruciare bloccando la salivazione. La bocca si asciugò mentre le mie viscere si strinsero in una morsa. Chiusi gli occhi sentendo il mio cuore battere più forte. Oh Dio...non ci credo. Guardai la ragazza che giaceva sul letto. Si mosse leggermente, in quel momento la ringraziai. Non so dove i miei pensieri mi avrebbero portato. Mi alzai velocemente mettendomi al suo fianco, seduto.

-"hey...piccola"

Strinse gli occhi per poi socchiuderli.

-"Justin..."

La voce si incrinò leggermente. La osservai in tutta la sua debolezza. Perché era così perfetta anche in quello stato?
La sua mano si alzò debolmente avvicinandosi al mio viso. Era calda, troppo calda. Mi accarezzò lievemente con il pollice. Chiusi gli occhi poggiando di più il viso sulla sua mano.

-"sei così bello..."

Sussurrò. Il mio cuore ebbe un sussulto mentre la morsa allo stomaco crebbe. Uno strano desiderio si impossessò di me, desideravo altri complimenti. Non ero un narcisista. Sapevo d'essere un bel ragazzo. Con un bel viso e con un bellissimo corpo, ben allenato e tonico. Ricevevo complimenti su complimenti. Da tutti. Ma non mi facevano, gran ché, effetto. Con lei era diverso. Amavo quando me li faceva. Desideravo sentirli. Non ne ero mai sazio. Quando me li faceva...sentivo d'essere davvero così...come lei mi diceva. La sua mano scese lungo il collo provocandomi dei brividi. Con un po' di pressione cercò di portarmi verso di lei. Stupito da quel gesto seguì subito i suoi movimenti.

-"stammi vicino...Justin"

Disse debolmente mentre mi adagiò quasi addosso a lei. Mi posizionai meglio il più vicino possibile. Con la testa sul suo petto e anche, metà, del mio corpo. Mi strinse forte a sé per poi iniziare ad accarezzarmi i capelli, il collo e la schiena. Gemetti per il piacere che mi stava provocando quella situazione. La strinsi a me baciandole il collo. Ansimò. Quel gesto mi fece vacillare il cuore. Continuai a baciarla volendo che continuasse a produrre quel suono così eccitante e dolce. Il suo viso era rilassato e accaldato. Gli occhi erano chiusi mentre il suo respiro era lievemente irregolare. Le sue gambe nude e lisce si attorcigliarono alle mie. Mi alzai leggermente con le braccia osservandola. Schiuse gli occhi sorridendomi.

-"Justin...scaldami...ho freddo"

Chiese cercando di attirarmi verso di lei. Feci come mi disse abbracciando il suo esile corpo. La mia testa era sul suo prosperoso petto. Cosa che non fece molto bene a qualche parte del mio corpo. Cercai di mantenere la calma. Continuò ad accarezzarmi per poi scendere verso il lembo della mia maglietta. Le sue calde mani si introdussero all'interno accarezzandomi la schiena. Un sussulto lasciò le mie labbra. È così calda. Ansimai lievemente per i pensieri, poco casti, che stavano cercando di affogarmi. Il suo tocco era qualcosa di unico. Il suo modo così delicato e debole era così eccitante. Desideravo sempre di più che non smettesse mai. Salì sempre di più fino a togliermi la maglietta. Sorrisi, la Kia che conosco non farebbe mai così. Il mio sorriso prese una piega triste. Già...Kia non farebbe mai così. Starà delirando. Sospirai. Una strana angoscia mi strinse il cuore. Kia non mi accarezzerebbe mai così. Kia non mi farebbe mai dei complimenti. Kia non desidera la mia presenza. Kia mi odia. Kia non mi vorrà mai...come la voglio io. Gli occhi si inumidirono. Velocemente repressi quella sensazione. Ma non andava via. Mi issai guardandola. Le sue deboli braccia mi accarezzavano ancora scendendo verso gli addominali, visto la mia posizione. Ansimai iniziando a desiderare di ricambiare quelle carezze. Cosa mi sta facendo?
Kia non lo farebbe mai...
Guardai le sue labbra. Così carnose, succose, rosee, morbide...Kia non mi bacerebbe mai. Eppure lo ha fatto. Che provasse pena per me? Serrai la mascella. Le sue dita salirono sui pettorali poi lungo le spalle. Tremai chiudendo gli occhi.

-"J-J-Justin?"

Sussurrò con occhi chiusi. Sembrava ansimare. Si contorse sotto di me. Cercai di controllarmi. Il suo respiro era accelerato. Le sue braccia si staccarono dal mio corpo provocandomi freddo...e malinconia. Non volevo che smettesse. Le sue mani iniziarono a percorrere il suo corpo. Spalancai leggermente gli occhi. Cosa...? La guardai. Si morse con forza il labbro inarcando lievemente la schiena. Il mio corpo prese a bruciare. Sta sognando? Sta sognando...me?

-"J-Justin"

Ansimò il mio nome. Si agitò debolmente sotto di me. Le sue mani viaggiarono sui suoi seno stringendoli di poco. Gemetti godendomi quella visione. Il mio respiro accelerò. La sua testa si inclinò all'indietro. Dio, non...
Prima che potesse toccare altre parti del suo corpo e provocandomi reazioni non appropriate, presi le sue mani mettendole hai lati della sua testa. Incrociai le dita facendo pressione per bloccarla del tutto. Le mie labbra si scontrarono con le sue dando vita alle fiamme dentro al mio essere. Sentivo il mio corpo bollente come anche il suo. Il bacio era vorace e feroce. Ogni tanto gemeva al contatto con le nostre lingue. Adoravo quando lo faceva. Il mio cuore batteva in modo frenetico mentre le mie mani stringevano le sue per paura di potermi permettere troppo. Il mio corpo era appoggiato al suo, bollente, come il mio. Justin sta male. Non è lucida. Come uno schiaffo in pieno viso mi resi conto che era vero. Stava delirando. Con molta fatica mi staccai dalle sue labbra stringendo gli occhi. Lei non mi desidera realmente. Una lacrima rigò il mio viso finendo sulla sua guancia. Socchiuse gli occhi guardandomi

-"Juss..."

Sussurrò. Pieno di orrore mi spostai dal suo corpo. Mi alzai in piedi. NO JUSTIN. COSA CAZZO STAI FACENDO! NON PUOI LASCIARE CHE LE TUE EMOZIONI ESCANO! CONTROLLATI! Respirai con fatica. Il mio sguardo era scioccato. Il mio cuore batteva forte mentre il mio petto si alzava e si abbassava con velocità. Calmati. Calmati. Non perdere le staffe. Controllati. Mi calmai con difficoltà. Guardai Kia. Era ferma immobile. Il suo respiro era affaticato. Sta male. Delle scosse mi fecero tremare. Con le gambe pesanti mi avvicinai a lei. Le toccai la fronte. Presi il termometro e misurai la temperatura. 40.1
Strabuzzai gli occhi. MERDA. La febbre non si stava abbassando.

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