13.

2.1K 129 3
                                    

Justin P.O.V

Ma che mi sta succedendo?! Cosa cazzo mi sta succedendo. Questo non sono io! No che non lo sono!.
Mi sono rammollito!!! Dio dov'è finito quel Justin che potrebbe persino stuprare una ragazza se non gli dà ciò che vuole. Dove cazzo é finito quel Justin che tratta come niente le ragazze. ANDIAMO DOVE CAZZO É FINITO!!!. Non sono io questo! Cazzo se non lo sono.

-"CHE MI STA SUCCEDENDO!!!"

Urlai sbattendo i pugni sul volante. Il mio respiro era pesante e sentivo il sangue bollire dentro il mio corpo. Misi la testa sul volante cercando di non urlare e spaccare ogni singola cosa a tiro. JUSTIN SVEGLIATI!. Non ce la faccio...non riesco, la verità è che appena apro gli occhi la sua figura mi si presenta davanti. Raggiante, solare, bellissima...unica...viva al contrario di me.
Mi strinsi i capelli lasciandoli andare subito dopo. Mi buttai indietro sbattendo sul sedile. Sospirai chiudendo gli occhi.
La verità è che più provavo ad odiarla è più tutto si rigirava. C'è l'avevo tra le mani sotto il mio controllo...in quel momento credevo d'essere tornato quello di prima. Nella mia testa continuavo a dire che l'avrei scopata in quella macchina con le sue urla che pregavano di fermarmi per il troppo piangere. Ma...guardandola negli occhi notai solo la rabbia, la paura...il disgusto nel stare vicino a me. L'odio che provava era profondo...e lacerante. Ma la verità era che non stavo avendo il controllo su di lei...ma lei su di me. E mi terrorizzava.
Il mio cervello mi diceva che gli avrei dovuto strappare quel bel vestitino corto che indossava, insultarla è violentarla fino a farle capire che con me non aveva via di scampo. Non poteva sfuggirmi, avevo messo gli occhi su di lei e nessuno l'avrebbe più potuta avere. Nessuno. Ma lei scivolava...scivolava via come acqua lasciandoti comunque le mani bagnate. Lasciando il suo segno. Lasciando la sua presenza. Non sarei resistito ancora per molto. Se perdessi il mio sennò, la mia lucidità...avrei fatto di peggio. E lì non avrebbe neanche più voluto sentire la mia presenza. Mi avrebbe voluto morto. Sarebbe tutto più semplice.
Strinsi il volante perdendomi nel vuoto. L'oscurità mi avvolgeva e qualche spicchio di luce del lampione penetrava all'interno della macchina illuminando il mio viso di poco.
Sospirando presi il pacchetto di sigarette dentro il porta oggetti e ne estrassi una, la portai alle labbra e l'accesi. Ispirai il fumo facendolo entrare nei polmoni sperando che mi avrebbe ucciso al momento ma non successe. Si liberò in una nuvola di fumo bianco. Poggiai la testa al sedile e provai a calmarmi. Senza risultati. Sospirai frustrato. Strinsi i denti.
Andiamo Justin. Reagisci!. La verità era solo una. Stavo perdendo ogni mia forma con lei.
Aprii gli occhi e uscii dalla macchina sbattendo la portiera. Misi le mani nelle tasche e mi incamminai verso la villa. Piccola per i miei gusti, fin troppo. Appena arrivai all'entrata buttai il mozzicone per terra calpestandolo. Entrai, mi fermai sulla soglia scrutando l'intera massa di persone fino a scorgere più in là una chioma bionda ossigenata. Eccola. Due ragazzi si spostarono dalla visuale e quando vidi lo spettacolo storsi il naso per il disgusto. Vabbè suo solito d'altronde. Spinsi ogni individuo vicino a me è quando arrivai vicino a lei per poco non mi venne da vomitare. Ignorai quel senso di disgusto e la tirai per il vestito appiccicandola poi al mio petto. Sorrisi sul suo collo.

-"ciao bambola"

Sussurrai con voce roca e sensuale. La sentì ridere in modo squillante. Fastidioso. Spostai gli occhi sulla persona che prima era sotto le grinfie delle vipera e storsi ancora di più il naso. E ancora vivo quello schifo. Pensavo d'averlo ucciso. Le scene di quel giorno mi balenarono in testa e per poco non gli saltai addosso se non fosse stato per l'immagine di Kia che mi fermava. Sospirai. Ancora lei.

-"ma guarda un po' chi c'è qui"

Rise guardandomi e accavallando le gambe come se fosse lui a comandare in quel momento. Tsk patetico. Due ragazzi di fianco a lui si misero a ridere.

-"oh ciao verme schifoso, strano che tu abbia il coraggio di presentarti qui. Sapendo che sarei venuto, che onore mi stai dando la garanzia per picchiarti e sbatterti all'inferno"

Attaccai guardandolo dall'alto verso il basso. Lui ghignò e si alzò. In confronto a me lui era meno muscoloso e di qualche centimetro più basso.

-"oh Bieber ho una bella sorpresa per te. Sarà divertente"

Disse sedendosi nuovamente e facendo l'occhiolino alla bionda che avevo addosso. Lo guardai freddo e indifferente e con aria di sfida. Quella nullità non farà nulla semplicemente perché è un codardo. Tsk lui non sa che Justin Bieber è inscalfibile.

-"amorino mio, ti va se facciamo qualcosa insieme...sono così tanto eccitata"

La sentii ansimare sul mio collo mentre si appoggiava vogliosa. Risi maliziosamente e la presi per il braccio dirigendomi fuori dalla pista dove alla fine c'era un corridoio che portava alle varie stanze per gli ospiti. Quando mi voltai per girare vidi con la coda dell'occhio Luke sorridere maliziosamente verso una direzione. Sussurrò qualcosa ai due ragazzi che aveva vicino e si alzarono insieme. Dal viso di quei tre notai che oltre ad essere ubriachi marci erano anche fatti. Una strana sensazione angosciante e piena di pericolo invase le mie vene facendomi percorrere brividi lungo la spina dorsale. Melany mi tirò in una di quelle stanze, scacciai quella sensazione sbattendola al muro e alzandola di peso. Gli tirai i capelli all'indietro e lei sorrise.

-"si Justin si"

La guardai senza emozioni. Tutto il mio corpo non avrebbe voluto essere lì. Avrebbe voluto essere altrove. Sfogarmi con del sesso non avrebbe alleviato nulla. Almeno in modo temporaneo. Ma i miei pensieri mi avrebbero comunque tormentato.  Avrei voluto un'altra ragazza fra le braccia. Non lei.

-"ti prego Justin...fammi urlare"

Disse in modo, schifosamente, sensuale. Le sorrisi malizioso buttandola a terra in ginocchio. Slacciai la cerniera e la cintura. Mi abbassò i pantaloni velocemente e con foga tirando poi giù anche i boxer. Mi prese in mano il membro muovendolo e guardandomi. Non provavo nulla, finsi di ansimare. Sorrise e se lo mise in bocca. Iniziò a fare avanti indietro stringendo con le labbra. Notai la difficoltà che aveva nel tenerlo in bocca. Era troppo grande. Risi leggermente e immaginai l'espressione di Kia nel vederlo. Lasciai uscire un gemito immaginando Kia al posto di Melany. Iniziai a gemere. Vidi la bionda ansimare e toccarsi mentre andava più veloce.
Mi apparve il viso di Kia. Aveva gli occhi chiusi e la bocca leggermente spalancata mentre la inclinava indietro gemendo.
Oh dio. Venni gemendo il suo nome tra i denti. Quando aprii gli occhi mi trovai davanti la bionda. Non era Kia.
Mi spostai dal suo corpo.

-"Justin ti prego, scopami!"

Disse ansimando. La guardai apatico.
Non posso.
La sensazione angosciante di prima si fece sentire un'altra volta, sta volta più forte. C'era qualcosa che non andava. Vidi la bionda iniziare a toccarsi guardando il mio membro ancora fuori. Spalancò ancora di più le gambe. Alzando invisibilmente gli occhi lo infilai con forza spingendo con velocità. La sentii urlare. Spinsi velocemente e sempre con più violenza mentre quella si dimenava e si toccava urlando.
Un'altra volta l'immagine di Kia mi apparve davanti.
Ringhiai andando ancora più veloce.

-"J-Justin ahhh si!"

Urlò tremando. Dopo un po' venne urlando ancora il doppio. Cercò le mie labbra ma voltai il viso alzandomi leggermente. Mi levai da lei e la vidi contorcersi ansimando.Si appoggiò cadendo di lato chiudendo gli occhi. Mi feci per voltare.

-"Justin mio rimani qui"

Disse con la voce squillante. La guardai disgustato...NO!.

Rimani Con Me Where stories live. Discover now