31.

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-"Kia preparati che tra poco andiamo via"

Disse Kate aiutandomi ad alzarmi. Sospirando mi alzai. Kate mi osservò per qualche secondo per accertarsi che fossi stabile. Si guardò attorno. Imprecò.

-"dove cazzo sarà quel cretino!? È l'unico che ha la macchina..."

Alzò gli occhi. Sorrisi.

-"non ti preoccupare vado a dare un'occhiata io"

-"Kia non ci pensare nemmeno! Non vai da nessuna parte se non c'è qualcuno con te?! E poi non ti voglio lasciare da sola con lui! Ti ricordo che il dottore ha detto che non puoi stare con nessuno che ti ricordi l'incidente!"

La guardai. Sospirando la vidi incrociare le braccia.

-"Kate il problema principale sono io. So per certo che non ti ascolterà perché ti detesta e tu detesti lui...questo lo ricordo"

La vidi annuire e con titubanza mi lasciò andare.

-"vado a firmare alcuni documenti e vado in farmacia a prenderti le medicine necessarie. Se non torni quando ho finito con il biondo allora ti verrò a cercare e lo ucciderò!"

Risi e le porsi il foglio che il dottore mi aveva dato. Lei lo prese e iniziò a leggere mentre mi fece cenno di andare. Uscì fuori dalla stanza e cominciai a cercarlo. Chiesi a vari dottori se lo avessero visto ma non ebbi risposta. Controllai vicino alle macchinette e infine al bar. Sospirando  uscì fuori dall'ospedale. L'aria si scagliò contro la mia pelle ridendomi un po' di vitalità. Respirai profondamente. Mi guardai attorno. Ma dove si era cacciato? Con lo sguardo cercai di trovarlo. Poco più lontano appoggiato ad un albero c'era un ragazzo dall'aria distrutta è triste. Eccolo! Velocemente mi avviai verso la sua direzione. La testa mi faceva ancora male e mi girava ancora. Chiusi gli occhi per poi avvicinarmi. Era seduto con i gomiti sulle ginocchia e le mani sul viso. Mi inginocchiai. Il mio respiro era leggermente irregolare. Dovevo ancora recuperare le forze. Lui alzò lo sguardo velocemente.

-"Kia!"

Disse sorpreso. Si avvicinò a me e mi aiutò ad alzarmi. Mi appoggiai a lui sentendo il mio corpo affaticato. Strinsi la sua maglietta. Il suo profumo era qualcosa di unico. Le sue braccia si avvolsero al mio corpo. Lo strinsi anche io. Una strana sensazione di tristezza e senso di colpa mi invase il cuore. Delle immagini sfocate mi apparvero nella testa. Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Le lasciai cadere incontrollate.

-"hey piccola mia...perché piangi?"

Mi prese il volto tra le mani e mi asciugò le lacrime. Lo strinsi a me. Sentivo che era sorpreso di questo gesto.

-"mi sento in colpa...come se avessi commesso un errore...o detto qualcosa di orribile"

Singhiozzai. Iniziò ad accarezzarmi la schiena. Mi rilassai. Dopo qualche secondo smisi di piangere. Chi era Justin? Perché restava con me? Perché provavo queste emozioni in sua presenza? Lui cosa era per me...

-"Justin...tu ch-"

-"VOI DUE?! NON FATE LA COPPIA GRAZIE! KIA VIENI SUBITO QUI! TU BIONDINO SENZA UMANITÀ VEDI DI MUOVERTI PERCHÉ DOBBIAMO ANDARE A CASA!"

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