Capitolo ventiseiesimo

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Aiutai Ashton a scegliere un peluche, optammo tutti e due per un pinguino azzurro con un fiocco viola attorno al collo e dividemmo la spesa. Ero felice di riuscire a condividere un momento così felice per quanto mi ero riproposta di non farmi coinvolgere emotivamente da Lucas Robert Hemmings.
- Ti voglio bene! - squittì Ashton muovendo il pupazzetto davanti alla sua faccia come una marionetta. Scoppiai a ridere e lui si aggregò a me. Gli presi il pinguino dalle mani e misi a posto il fiocchetto per poi riporlo nella borsa che teneva in mano a cui era attaccato un palloncino viola come il fiocchetto con stampato sopra delle decorazioni eleganti e le parole "It's a Girl!". Ashton entrò in una tabaccheria per prendere dei biglietti per il pullman che ci avrebbe portati fino all'ospedale. Quando uscì gli diedi i soldi per i miei biglietti e lui li prese senza esitazione.
"Luke non ti ha ancora scritto il nome della bambina?" chiesi al ragazzo a fianco a me nell'attesa. Ashton scosse la testa.
- Non mi ha scritto Luke prima. - rispose con un'alzata di spalle. Lo guardai confusa e lui si affrettò a cancellare i miei dubbi. - Mi ha scritto il neopapà, Ben. Ho pensato che probabilmente non lo conoscessi, così ho detto che Luke è diventato zio. -
Annuii ancora leggermente titubante. "Com'è che conosci Ben?"
Il pullman arrivò e ci sedemmo in due posti vicini per continuare a conversare. - Casualità e socievolezza. - disse pacatamente. - Ha solo due anni in più di me, siamo diventati amici a scuola. Ci siamo ritrovati seduti l'uno accanto all'altro durante un'assemblea scolastica che non importava a nessuno e ci siamo messi a parlare. Tutto qua. -
"Davvero?" volli sapere sorpresa.
Lui sembrò stupito dalla mia sorpresa e si mise a ridacchiare. - Certo. Fino a quando lui si è diplomato abbiamo organizzato un sacco di feste e cose del genere per la scuola, ma non ci siamo mai visti fuori e non sapevo che avesse dei fratelli minori fino a che un mio amico mi ha detto che c'era un suo amico che cercava un batterista per la loro band. -
Ridacchiai sapendo già chi era colui che l'aveva cercato. "Michael?" Ashton annuì sorridendo. Le sue fossette erano assolutamente adorabili.
- Mi sono ritrovato in una caffetteria ad aspettare che tre ragazzi varcassero la soglia. Sono arrivati con mezz'ora di ritardo e dopo nemmeno un minuto avevo un ragazzo neozelandese inginocchiato davanti a me che mi chiedeva se volessi sposarlo o fare parte della loro band. - rise al ricordo di quel episodio. Non feci molta fatica ad immaginarmi quella scenetta e ridacchiai anch'io.
"Quindi ora siete segretamente sposati e per comune divisione dei beni ora puoi stare nella band?" domandai scherzosamente. Ashton fece una finta smorfia.
- Affatto. Non mi ha dato altra scelta che entrare nei 5 Seconds Of Summer e la prospettiva di sposarlo non la trovo tutt'ora allettante ora che lo conosco bene. - replicò. - Alla fine ho scoperto con piacere che Ben era il fratello di Luke quando sono andato a casa sua per vedere come se la cavavano a suonare i ragazzi. - concluse.

I nostri passi risuonavano nel corridoio deserto verso la stanza della nascitura. Non aveva più parlato molto da quando eravamo scesi dal pullman, ma il silenzio era altrettanto piacevole in sua compagnia. Ci fermammo davanti ad una porta socchiusa con un fiocchetto rosa sopra ed Ashton bussò piano. Si sentirono dei passi all'interno e dei mormorii prima che un ragazzo venisse ad aprirci.
Rimasi qualche secondo a fissare turbata la somiglianza tra quello che doveva essere il fratello maggiore di Luke e Luke stesso. Quando sentii la sua voce profonda però mi ripresi subito.
- Ashton! - esclamò sorpreso Ben sorridendogli radioso. Si abbracciarono tirandosi delle pacche sulle spalle e alla fine venni notata anch'io. Il riccio si accorse dello sguardo stranito che mi rivolgeva Ben e si affrettò a fare le presentazioni.
- Ben, lei è Sydney una mia amica e amica anche di Luke. - Guardai Ashton credendo che stesse scherzando, ma sembrava stesse parlando sul serio. Il rapporto tra me e Lucas era perlopiù di semplici conoscenti, amici era già una parolona per definirci. -  Sydney, lui è Ben, il neo-papà, non che fratello maggiore di Luke. -
- Piacere. - disse lui porgendomi la mano che strinsi rivolgendogli un sorriso gentile.
- Non parla. - lo avvertì poi Ashton visto che non rispondevo.
- Ok. - rispose solamente Ben. Finalmente Ashton gli diede il regalo per la neonata.
- È anche da parte di Sydney. - parlò Ashton, mentre Ben tirava fuori il pinguino. Sfoderò un sorriso divertito.
- Anche Luke ha regalato un pinguino. - ridacchiò. - Se volete venire a salutare Lucy un attimo. Dovrebbero portare Zoe tra qualche ora. È nata prematura e deve stare in incubatrice più degli altri bambini. - fece Ben aprendo la porta. - Luke, guarda chi è venuto a salutare Zoe. - aggiunse.

Words. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora