'io so di noi, mi basta.'
Rabbrividii al noi.
'questo non significa che qualcuno lo debba sapere oltre a..' respirai 'noi.'
'non devi avere una crisi respiratoria ogni volta che lo dici, sai?'
'Cosa ti aspetti che faccia?' alzai la voce.

'non scusarti. Sono io che devo farlo.'
Negò con la testa guardandosi la pancia, gli presi la testa e la fermai.
'Si, ashton, sono veramente una stronza.'  Gli accarezzai il viso.
'perché?'
'Perché avrei potuto evitare di farti fare questo' accarezzai il viso ammaccato ancora una volta.

'questo gioco non mi piace' mi coprii  il viso con le mani mentre mi riprendevo dal pugno di Liam.
'Che ti prende Cas? Sei sempre stata la prima a volerli vedere ridotti così.' Louis sorrise divertito.
Ashton finalmente si tolse le mani del labbro e tornò a sedere.
Mi odiai. Mi odiai più del solito. Se Ashton aveva preso quel pugno era solo per colpa mia.
'Possiamo smetterla di giocare?' Guardai Ashton.

'lui è un altro dei tuoi amichetti fattoni?' cantilenò mio padre.
non distolsi lo sguardo dagli occhi del biondo.
'no, lui è Ashton.' Risposi.
Non mi aspettavo che capisse, c'erano troppe cose da dire, troppi collegamenti da fare, troppi riferimenti a quel semplice nome che era probabilmente la causa di tutto. La malattia e poi la cura. Una secchiata ghiacciata dopo una doccia calda.
Non mi aspettavo che capisse, perché potevo permettermi di capirlo solo io. 

'cosa vuoi dire adesso?' disse Calum incuriosito.
'Ashton, hai qualcosa da spiegarci?' mio fratello sorrise beffardo.
'di che parla?' Michael si riferì ad Ashton.
'non ho niente da dire.' Ashton si avvicinò a Luke.

'Ma non è affatto sbagliato provare un sentimento.' Scosse la testa mentre milioni di goccioline venivano cacciate dai capelli volando via. 'perché anche se te ne pentirai, un giorno, hai comunque provato qualcosa che ti ha dimostrato di essere vivo.'
Cercai il suo sguardò che era finito a terra, ma quando lo trovai mi sciolsi per colpa di quegli occhi ancora una volta.
'ne vale la pena.' Annuì 'vale la pena mettersi in gioco.'
Il mio cuore smise di battere.
'e io devo fare una cosa.' Disse infine con uno sguardo determinato che mi pietrificò.

'Forza Ashton.' Zayn si avvicinò al suo viso.
'Adesso basta.' Gridai prendendo coscienza di tutta la forza che avevo acquistato in quei mesi e uscii dalla folla attirando l'attenzione dell'intera scuola che osservava la scena in silenzio.
La prima cosa poco sfocata che riuscii a vedere fu il sorriso di mio fratello che si aprì sul suo volto come se fossi il trofeo migliore che avesse mai potuto vincere, come se avesse aspettato questo momento per anni.
'Louis.' Deglutii tentando di alzare la voce. 'Lascia stare Michael.'
Tentai di mettere a fuoco i volti delle persone intorno a me, ma non ci riuscii.
Louis mi guardò, poi lasciò Michael e fece un passo indietro.
'Liam, Niall.' Passai a loro. 'Lasciateli stare.'
Sibilai le parole e loro si guardarono confusi prima di lasciarli stare.
Arrivai davanti ad Ashton e lo guardai negli occhi.
'te lo avevo promesso.' Sussurrai appena e lui sorrise nonostante il respiro mozzato dalla presa di Zayn.
I miei occhi misero a fuoco Harry, dietro Zayn, che annuiva convinto e mi osservava in silenzio. In un silenzio spettrale che mi fece tremare, ma mi convinse a continuare.
Afferrai la mano di Zayn, fissa sul collo di Ashton, e la scacciai con una violenza così forte da far gridare il moro di dolore.
Quando presi un respiro profondo, il secondo in quella giornata, mi guardai intorno.
Vidi tutti, comprese Helena e Charlie che mi osservavano e fui sicura di vedere un sorriso probabilmente incoraggiante tra le loro labbra.
Erano tutti dalla mia parte, era solo la mia mente a venirmi contro.
'ce la puoi fare.' Recitai tra me e me e poi aprii gli occhi ancora una volta.
Harry e Luke mi raggiunsero e mi guardarono.
'Cosa sta succedendo?' chiese Louis guardando Harry e poi me.
'succede che sono stufa di dover supportare questo.' Finalmente parlai e sollevai un boato di sorpresa.
'ma di cosa sta parlando?' chiese Zayn guardandosi intorno.
'ho cercato di cambiare.' Tirai su col naso 'ho tentato di rifiutare persino i miei sentimenti e sono anche finita all'ospedale.'
Harry strinse il mio braccio e mi diede forza.
'ma questa non è stata la parte più difficile quest anno.' Mi avvicinai al gruppo dei miei amici 'la parte più difficile è stata accettarmi e capire che quello che provo non è sbagliato.'
Ashton annuì e sorrise, così mi avvicinai a lui mentre le solite voci e occhiate mi raggiungevano correndo.
'so che l'ho detto tante volte, ma mi dispiace.' Lo guardai negli occhi.
'sei perdonata.' Rise dolcemente.
'Cassie.' Niall mi afferrò per il braccio e mi trascinò ancora una volta davanti a loro.
'qualche tempo fa una persona mi ha detto una cosa.' Mi schiarii la voce 'mi ha fatto capire che non è sbagliato provare un sentimento che ti fa sentire vivo. Per questo vale la pena mettersi in gioco.'
I quattro si guardarono confusi.
'per questo mi sto mettendo in gioco.' Ripetei più convinta e annuii a me stessa.
Quello che feci dopo fu come un uragano accompagnato dal sole.
Mi avvicinai completamente al corpo di Ashton e annuii ancora una volta mettendo fine alla distanza. Fine alla distanza dell'accettazione, fine alla distanza causata dalle bugie e fine alle distanza tra le nostre bocche.
Così lo baciai, lo baciai davanti a tutta la scuola che reagì in modo diverso.
Per una volta non mi interessarono le loro reazioni, mi dedicai solo a me stessa e a ciò che avrei dovuto fare mesi prima.
Quando mi allontanai dalle sue labbra vidi l'applauso di molte persone, compreso quello di Harry, i Ripped Jeans, Madison e Niall.
'ce l'hai fatta.' Sussurrò Ashton al mio orecchio prima di baciarmi in testa.
Forse non ero poi così cambiata.
Il mio nome era ancora Cassie Hemmings, ero ancora straordinariamente bionda e amavo terribilmente stare al centro dell'attenzione in ogni occasione. Ma se c'era qualcosa che avevo capito era che non dovevo fingere di essere qualcuno per piacere alle persone, perché Cassie Hemmings sarebbe rimasta Cassie Hemmings anche con un batterista con i jeans strappati come ragazzo e quel tipo di amore non poteva essere ignorato in nessun modo.

Angolo di Claire
Sto per piangere, aiutatemi
Eccoci qui con l'ultimo capitolo sdolcinato di Ripped Jeans.
Avete sofferto, avete riso, avete pianto, mi avete amata e poi odiata, ma alla fine tutto è bene ciò che finisce bene e i nostri Cassiton sono DECISAMENTE finiti bene!
Non posso credere che questa sia l'ultima volta che scrivo i loro nomi in un angolo di Claire, ma soprattutto non posso credere al fatto che ora dovrò andare su informazioni e modificare la storia come 'completa', perché si, è completa, è finita così.
Molti di voi si staranno chiedendo cosa succederà dopo, ma lascio lo spazio alla vostra fantasia sperando che siate convinti che almeno un finale felice Cassie ed Ashton lo avranno.
Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine tra una crisi e un blocco, soprattutto Alessandro, Vittoria e le persone del gruppo che mi hanno sempre sostenuta (è da lì che è nato tutto).
Ma un ringraziamento speciale va a tutti voi che avete commentato e messo like su ogni capitolo, sappiate che siete sempre riusciti a farmi scappare un sorriso.
Continuerei all'infinito con i ringraziamenti e le cose sdolcinate, ma penso che sia arrivato il momento di mettere un punto a tutto questo!
Vi aspetto su Brixton's Affairs dove vedremo ancora Ashton con una storia diversa questa volta e dove troverete l'angolo di Claire.
Restatemi tutti vicini, amo scrivere e sapere che qualcuno apprezza il mio lavoro!
Ci sentiamo presto, va bene?
Vi adoro sempre.
Claire ♡
Ps: per chi volesse contattarmi, sono @xcaniholdyou su twitter ♡

ripped jeans || ashton irwin♡Where stories live. Discover now