72 - cos'hai fatto amore mio?

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Dante non sopravvisse all'intervento avuto in urgenza per la rottura dell'aneurisma celebrale e si spense all'ospedale Gemelli dov'era ricoverato dopo il malore avuto.
Lasciò la compagna Anita, mamma di Manuel, la ex moglie Floriana, il figlio Simone e l'adorata mamma Virginia.
I giorni che seguirono furono pieni di sofferenza e dolore.

S: "(parlando con la mamma e la nonna) mi aveva promesso che non mi avrebbe mai lasciato solo!! Non ha mantenuto la promessa!!! Lo so che non è dipeso da lui, ma mi manca tanto!!"

FL: "lo so tesoro mio, lo so, manca tantissimo anche a me, non sai quanto!!"

V: "tesoro mio, se fosse dipeso da lui, papà sarebbe rimasto con te fino alla tua vecchiaia, ma purtroppo non è riuscito a sopravvivere alla condizione in cui era finito, dopo la rottura dell'aneurisma.
È stata un'emorragia troppo vasta. Nessuno avrebbe potuto sopravvivere!!"

S: "lo so nonna, lo so...è soltanto che mi manca... ci eravamo ritrovati dopo tanto tempo e andavamo d'accordo.
Il nostro rapporto era tornato sereno ed era bellissimo"

Simone, subito dopo la morte del padre, sentiva tantissimo la sua mancanza. Avrebbe voluto continuare il loro rapporto diventato complice e invincibile.
Insieme avrebbero sicuramente sconfitto ogni problema e difficoltà.

Dopo l'enorme dispiacere dovuto alla morte di Dante, Simone non avrebbe mai pensato di dover affrontare un altro dispiacere,  anche se era cosciente che sarebbe potuto succedere.

Manuel, che era insieme alla bionda polacca, dall'inizio della quarta liceo, volendola assecondare in tutto, rischiando continui litigi, fu convinto da lei a ritirarsi da scuola.
Un lunedì mattina, all'inizio della quinta liceo, la preside Smeriglio, entrò in classe, salutando i ragazzi e dicendo:

P.S: "buon giorno a tutti/e.
Vi devo comunicare che i vostri compagni di classe Manuel e Nina, hanno interrotto stamattina il loro percorso di studi, ritirandosi da scuola.
Sia io che la vicepreside abbiamo tentato in tutti i modi di dissuaderli da tale decisione, ma entrambi sono risultati irremovibili sulla decisione presa.
Da questo momento in poi, nonostante la decisione incomprensibile da parte nostra, non fanno più parte del liceo "da Vinci".

Quando la preside Smeriglio diede la notizia, interruppe il professor Lombardi che con tutta calma e non essendo minimamente sorpreso dalla notizia, la commentò dicendo:

P.L: "beh preside, sinceramente non mi stupisce che due cime argute com'erano gli ex studenti, abbiano deciso di ritirarsi.
Per la scuola, perdere due elementi del genere significa poco, anche perché in questi anni hanno dimostrato la loro scarsità come studenti, sopratutto Ferro.
Ritirandosi avranno creduto di fare la loro fortuna!!!, invece non sanno che danno hanno fatto a loro stessi!!!
La cultura e l'istruzione va messa davanti a tutto, vivendo in un mondo come il nostro...."

Simone era incredulo alle parole dette dalla preside, non voleva credere che Manuel, il suo Manuel, per colpa della stronza bionda avesse deciso di ritirarsi da scuola insieme a lei, per poi fare cosa? Andare a lavorare a 18 anni, quando avrebbe potuto frequentare filosofia all'università e diventare un eccellente insegnante.

Prese forza e chiese con la preside:

S: "preside mi scusi, Manuel vi ha spiegato il motivo per cui ha deciso di ritirarsi?"

P.S: "purtroppo no Simone, abbiamo dovuto prendere atto che la loro decisione è del tutto immotivativa.
Essendo maggiorenni hanno il diritto di poterla fare, senza fornire alcuna spiegazione. Questo è quello che hanno fatto."

Simone si sentì svuotato, ringraziò la preside e cadde in un profondo stato di tristezza e malinconia.
Sapeva infatti di aver perso per sempre il suo amore, nonostante non fosse ricambiato, perché lui aveva scelto la bionda maledetta e non il ragazzo più bello di tutta Roma.

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