44 - la festa di Natale

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Simone in accordo con Floriana, decisero di organizzare la festa di classe, con i loro compagni, prima delle festività natalizie, proprio a villa Balestra.

Viola, dal carattere impossibile, saputo che Manuel era suo fratellastro, non aveva più voluto saperne di lui, ne di suo padre ed  era tornata a vivere con la madre a New York.
Usando la carta di credito del padre, acquistò il biglietto, si fece accompagnare dall'autista all'aeroporto e partì, lasciando sul tavolo un foglio scritto per  Nicola, suo padre.

V: "visto che ormai, non sono più la tua unica figlia, come la sono stata in questi ultimi 18 anni, ma si sono aggiunti altri, alla nostra "sgangherata" famiglia, vivi con loro e divertiti!!! Io torno a New York da mamma....
Ps: non sono arrabbiata con Manuel, che in tutta questa storia, non ha colpa, lo ha saputo anche lui, dopo 18 anni!!
Ma sono arrabbiata con te!!"

Quello era stato il Buon Natale che aveva scelto per il genitore.

Manuel era dispiaciuto, perché aveva sempre avuto mille attenzioni per lei e quando seppe e lesse il biglietto che aveva lasciato Viola, prima di partire, dal dispiacere, pianse abbracciato a Simone.

S: "amore mio, non piangere, vedrai che Viola, prima o poi ritorna, lo sai che ha quegli scatti di ira feroci, poi quando le passa, torna a ragionare e tutto si sistema"

M: "(con le lacrime agli occhi) lo so, però mi dispiace tantissimo!!. Ho finalmente una sorella con cui condividere la famiglia e lei preferisce andarsene e tornare a New York, lasciandomi qui..."

S: "lo so come ti senti, amore mio, vedrai che tutto tornerà com'era prima della sua partenza"

Manuel le voleva bene, anche se non si erano conosciuti prima e non erano cresciuti insieme, ma lo stesso, era affezionato a lei e non dimenticava mai di scriverle, ottenendo risposta, a volte.

I ragazzi erano al quinto anno, ed erano felici, perché era rientrato tutto nella norma e la loro quotidianità non era stata più minacciata da intrusi/e inutili.

Manuel e Simone vivevano insieme a Floriana e alla nonna a villa Balestra.
Invece Anita, dopo la morte di Dante, si era tornata ad  innamorare di Nicola, presa dallo stesso amore forte di quando erano ragazzi.
Vivevano nella casa, che era diventata la loro dimora stabile, avendola acquistata Nicola per se e per la sua nuova famiglia.
Nei periodi in cui lui era all'estero per lavoro, lei raggiungeva il figlio a villa Balestra, avendo paura a stare in una casa così grande da sola.

Anche il rapporto tra Manuel e Nicola era molto migliorato, grazie anche all'aiuto indispensabile di Simone, che lo aveva sempre supportato, senza lasciarlo un attimo, nella conoscenza dell'uomo che anni prima, insieme ad Anita, lo aveva concepito.
Molte volte, Manuel veniva abbracciato da Nicola, ma l'ultima volta, era stato proprio il ragazzo a cercare l'abbraccio del padre, ancora scosso dalla partenza della sorella.

Simone e Manuel erano andati a casa da Anita e Nicola.
Il padre vide immediatamente il figlio preoccupato e disse:

N: "(preoccupato) tesoro cosa c'è?"

M: "niente papà, avevo soltanto voglia di abbracciarti.
Lo so che ci sono state tante incomprensioni tra noi..."

N: "non ti preoccupare Manuel, le incomprensioni sono fatte per essere superate e noi siamo stati bravissimi a superarle tutte!!"

M: "mi manca Viola, mi manca tantissimo!!"

N: "lo so tesoro, lo so bene e lo sa anche lei, ma lo sai che è testarda e finché non si convince, niente riesce a smuoverla. Devi avere tanta pazienza!!"

M: "lo so, ma non è facile!!"

N: "no, non lo è, anche perché abbiamo perso Dante, purtroppo, l'unico che riusciva a farla ragionare, trovando sempre la maniera di farle capire le cose nel modo giusto."

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