50 - la grande litigata

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Per iniziare bene il nuovo Anno 2024.....
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Dopo la partenza di Mimmo, Simone era rimasto solo, non aveva più accanto a se il ragazzo che lo amava ricambiandolo con lo stesso amore.
Era triste Simone, anche perché sapeva che Mimmo non sarebbe più tornato per tanto tempo.
Cosa molto più probabile, non sarebbe mai più tornato!!.
Giustamente le autorità e il giudice avevano deciso di proteggerlo e il costo di tale protezione era proprio l'assoluto anonimato e la rottura di qualsiasi tipo di rapporto con famigliari, amici, parenti e conoscenti.

Non aveva nemmeno Manuel con cui parlare, perché sempre troppo impegnato con la polacca bionda, altamente tossica per lui.

Le cose tra loro proseguivano, ma l'intervento di Nicola aveva fatto prendere la decisione più giusta alle assistenti sociali: cioè quella di affidare la piccola Lilly alla famiglia affidataria, essendo la polacca una madre totalmente inaffidabile.

Manuel lo sapeva.
Sia sua madre Anita che Nicola, suo padre, lo avevano avvisato, lo avevano consigliato, ma non c'era stato niente da fare.
Lui era perso dietro la ragazza e lei lo manipolava e usava a suo piacimento!!.

Nonostante fosse chiuso nel silenzio, Simone vedeva Manuel triste e provato da quella situazione, ma non intervenne, ne disse niente.

Ormai lui e Manuel non avevano più alcun tipo di rapporto, nonostante i loro genitori fossero tornati insieme.
Probabilmente Simone vedeva Anita, una volta al mese, forse.
Passavano anche più di 2 mesi, alcune volte, nei quali nemmeno si vedevano.

Il professore di educazione motoria, per un paio di mesi, a causa di un problema famigliare, quindi usufruendo della legge 104, si assentava tutti i mercoledì, giornata in cui la classe di Simone  si spostava in palestra per seguire le lezioni.
Aveva perciò unito la 4A alla 4B.
Tra loro le classi non si erano mai frequentate o avuto scambi culturali.

In quei frangenti, durante le ore di educazione motoria, Simone aveva conosciuto Stefano, un bellissimo ragazzo, molto gentile, con il quale aveva istaurato un bellissimo rapporto, tanto è vero che la loro conoscenza andava anche oltre le ore di allenamento.
Infatti Stefano tutti i giorni aspettava Simone davanti alla porta e insieme andavano alle macchinette, dispensatrici di un orribile caffè.
Purtroppo quello era e quello dovevano bere.

S: "vorrei scappare via!!"

ST: "vengo con te, Simo!!"

S: "Ste lo sai che questo caffè, prima o poi ci ucciderà??"

ST: "lo so, ma almeno moriremo insieme!!"

S: "ci troveranno accanto ai bidoni dell'indifferenziata!!"

ST: "e ci smaltiranno nell'umido!!"

S: "che bella fine!!"

ST: "degna di un film horror!!"

S: "dal titolo "Horror al da Vinci" "

Simone e Stefano risero insieme...

Manuel, li vide stando sulla porta.
Quella mattina la sua ragazza, non si era sentita bene ed era rimasta a casa!!

Suonò la campanella, si salutarono e tornarono in classe.

La mattina proseguì e quando suonò la campanella che decretava la fine delle lezioni, tutti i/le ragazzi/e raccolsero le loro cose, sparse per il banco e si avviarono verso l'uscita.

Fuori da scuola Manuel si avvicinò a Simone e gli chiese:

M: "chi è quello con cui parlavi alle macchinette?"

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