52 - noi due

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Dante era riuscito a superare l'operazione al cervello, dovuta alla rottura dell'aneurisma celebrale, ma le sue condizioni post intervento erano risultate gravissime, tanto da far decidere i chirurghi di spostarlo a fine intervento in terapia intensiva, per precauzione.
La decisione fu giusta, perché due giorni dopo, nonostante l'intubazione continua, peggiorarono drammaticamente.
Simone, la nonna e Floriana erano sempre in sala d'attesa, si davano il cambio e ogni due ore i medici andavano a parlare con loro.
Simone chiese ai medici, di poter vedere suo padre.
I medici, vedendolo disperato, acconsentirono.
Si mise i dispositivi di protezione individuale ed entrò.
Si trovò davanti Dante in stato vegetativo e attaccato al respiratore per sopravvivere.
Uscì a pezzi, distrutto, nel vedere il padre in quelle condizioni, così precarie di salute, ma capì quando delicata fosse la sua situazione.

Quel pomeriggio, sapendo da Anita dell'aggravarsi delle condizioni del suo professore, Manuel decise di andare in sala d'aspetto dell'ospedale.
Aveva un peso fortissimo sul cuore, sapendo Simone, preoccupato a morte.
Come aveva sempre detto, un infarto sarebbe stato meno doloroso.
Arrivato, si informò nella portineria del policlinico Gemelli dove fosse la sala d'attesa della terapia intensiva, gliela indicarono e corse da Simone.
Appena entrato, lo cercò immediatamente.
Lo trovò seduto su una sedia di ferro grigia, appoggiato con i gomiti alle ginocchia e le mani sugli occhi.

M: "Simone?"

S: "(non aspettandosi di essere chiamato, sollevando gli occhi) Manuel cosa ci fai qui?"

M: "non resistevo più a casa e sapendoti qui con tutti loro ad aspettare, era una grandissima sofferenza!!"

S: "grazie!!"

Manuel abbracciò Simone e prima di sciogliere l'abbraccio, gli diede un bacio sulla guancia"

M: "mi sei mancato tanto!!"

S: "anche tu, tanto!!"

M: "scusami se negli ultimi mesi sono stato distante!!"

S: "avevi continuamente un impegno "biondo" di cui occuparti. Non te ne faccio una colpa, va bene così!!"

M: "no, invece non va bene, non dovevo metterti da parte, tu sei sempre stato importantissimo per me!!.
Non ho capito più niente, mi sono rincoglionito stando sempre appresso a lei!!
Ma ora, invece, ho capito e non voglio più connettere lo stesso inutile sbaglio!!"

S: "(abbracciandolo) vieni qui!! Credevo di averti perso per sempre!!"

M: "no Simò, non mi hai perso, è  vero, mi sono allontanato, perdonami!! Ma ora sono qui!!"

Dopo circa una mezz'ora arrivarono i medici a parlare con i famigliari.
Simone aveva paura, Manuel vedeva che stava tremando.
Decise di fare la cosa più naturale possibile: prendere la sua mano sinistra e appoggiare, abbracciandolo, la destra dietro la schiena.

MED: "dalle ultime analisi fatte, la situazione sta peggiorando rapidamente. Considerate le condizioni, escludiamo un probabile miglioramento.
Saranno indispensabili le prossime 24 ore di prognosi riservata, poi vedremo le successive 48 ore per decidere cosa fare con il signor Balestra.
Sicuramente verrà fatto un tentativo di estubazione per poter avere la certezza che riesca a respirare autonomamente.
Vi posso già dire, che potrà essere un tentativo infruttuoso, come lo sono stati per altri pazienti che versavano nelle stesse condizioni di salute.
Metto le mani avanti, con un quadro di quel genere, ci si può aspettare un rapido peggioramento delle condizioni generali e quindi la successiva morte.
Mi auguro di sbagliare e che il signor Balestra si riprenda al meglio, ma ci sono poche, pochissime probabilità.
Attendiamo le prossime ore.
Mi raccomando qualcuno di voi rimanga questa notte!!"

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