51 - un giorno insieme

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Erano 8 anni che Simone e Manuel si erano persi di vista.
Esattamente dopo la fine dell'ultimo anno del liceo, il quinto.
Avevano preso completamente strade diverse, non si erano più sentiti e nemmeno visti.
Simone non sapeva più niente di Manuel, anche perché dopo la morte di Dante, avvenuta quando i ragazzi erano al quarto anno, le loro strade si erano divise.
Anita, mamma di Manuel, aveva abitato per alcuni mesi nella casa della sua amica, mentre lei era all'estero per lavoro, ma poi aveva dovuto traslocare, in quanto la proprietaria era tornata in Italia.
Ovviamente Nicola, la aiutò, come sempre.
Per lei e Manuel comprò un un'appartamento a poca distanza da dove abitava lui, con la figlia Viola.
Poi il rapporto tra Anita e Nicola migliorò notevolmente, tornando agli antichi splendori, innamorandosi l'uno dell'altra, con buona pace dei figli Manuel e Viola.

Simone finita l'università e laureatosi in matematica, andò a trovare la preside Smeriglio, che alla morte di Dante, aveva promesso a Simone che avrebbe fatto di tutto per farlo entrare nel corpo docente del liceo "Leonardo da Vinci", in none della bellissima amicizia che c'era con il padre.
Anche perché Simone si era laureato con 110 e la menzione di lode, ed era un bravissimo insegnante.

Una mattina di tre anni prima, la preside lo chiamò dicendogli di partecipare al concorso indetto dal provveditorato per la copertura di vari posti di ruolo per insegnanti di varie materie.
Simone non se lo fece ripetere due volte e dal conconcorso risultò essere primo.
Scelse ovviamente il suo vecchio liceo e fu "arruolato" tra gli insegnanti.
Ritrovò tutti i suoi ex insegnanti:
- la prof.ssa Girolami, insegnante di matematica
- il prof Lombardi di latino, che non pensava minimamente di andare in pensione, avendo fatto il prolungamento lavorativo per altri 3 anni.
- il prof De Angelis di italiano
- il prof Battaglia di educazione motoria
- la prof.ssa Grazia Morelli di arte
- la prof.ssa Stagno di scienze
- la prof.ssa Testa di inglese.

La mattina del suo arrivo fu accolto da un grossissimo applauso da parte dei colleghi, perché lo ricordavano tutti, ma sopratutto in lui rivedevano il compianto Dante, il quale li aveva lasciati troppo presto, creando in loro un grossissimo dispiacere.

Simone era diventato ancora più bello di come lo rivordavano quando aveva 17/18 anni, era di una bellezza strabiliante, infatti ricordava un po' Dante ma sopratutto aveva preso alcuni tratti da Floriana, loro che l'avevano sempre vista.

I ragazzi e le ragazze, studenti e studentesse del liceo, quando il loro prof, passava nel corridoio, si voltavano a guardaro e ad ammirarlo.

Simone quando prese servizio di ruolo presso il liceo, tre anni prima, era in una fase di stallo con Filippo, il suo ragazzo, in quanto si erano presi una pausa di decisione di un mese, per pensare al loro rapporto, conclusosi poi alla fine del periodo, in quanto il sentimento era venuto meno o quantomeno era cambiato.
Circa un anno prima, aveva conosciuto Giuseppe, le premesse erano molto buone, ma il loro rapporto si era concluso quando quest'ultimo, credendo di non essere scoperto, lo aveva tradito con un altro ragazzo.
Invece Simone lo venne a sapere dopo poche ore e la loro storia si concluse immediatamente.

L'unica meravigliosa costante nella vita di Simone erano i suoi amici storici: Laura, Pin, Giulio, Chicca, Aureliano, Monica e Luna, con i quali, avevano sempre mantenuto lo stesso splendido rapporto, che avevano creato al liceo.
Durante il periodo universitario, 2/3 volte alla settimana si trovavano a villa Balestra per studiare e venivano coccolati dalle deliziose merende di nonna Virginia, la quale nonostante avesse raggiunto la cifra tonda 80, continuava a tenere il corso di teatro a scuola, supportata dall'infaticabile professor Lombardi, che stravedeva per lei.

Dopo la festa riservata a Simone dai colleghi, la campanella sancì l'inizio delle lezioni della mattinata. Tutti loro raggiunsero la classe in cui avevano lezione.
Come in tutte le classi in cui era entrato la mattina, si presentò, facendo la conoscenza di tutti gli allievi.
Verso metà mattina, entrò in 3B ed ebbe un tonfo al cuore, vedendo i banchi suo e di Manuel ancora allo stesso posto.
Per un attimo provò nostalgia di quel ragazzo che per lui, aveva rappresentato il primo ed indimenticabile amore.
Manuel era stato la causa e la risoluzione di tutti i suoi problemi, ma non ancora maturo a tal punto da accettare la sua bisessualità.
Infatti, l'ultima volta che lo aveva visto, pochi giorni prima dell'esame di maturità, era ancora fidanzato con Nina.
Non sapeva se lei facesse ancora parte della sua vita oppure no.
Accantonò il pensiero di Manuel e si dedicò alla conoscenza dei suoi studenti.

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