chat tra noi e brevi racconti 2

55 - l'alba e il tramonto del nostro amore

Ps: Anche se questa storia è tristissima, vuole comunque celebrare l'amore vero tra due persone, in questo caso tra Simone e Manuel.
Un amore che non si esaurisce mai....continua sempre....
w ogni forma d'amore ....
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Alla fine Simone si era arreso, perdendo ogni speranza di poter riavere quello che per lui era sempre stato il suo unico amore,
Manuel.
Lui aveva scelto Nina, mettendosi insieme alla ragazza, all'inizio della quarta liceo.
Non aveva potuto fare altro che assistere da lontano, come spettatore inerme, a tutto quello che gli innamorati, volevano far passare per una storia bellissima, sapendo invece che era altamente tossica per Manuel.
Il ragazzo, era convinto che tutto quello che era il volere di Nina, fosse giusto, anche quando avevano deciso di rapire la piccola Lilly alla famiglia affidataria, volendo poi scappare a Parigi.
Manuel non aveva ascoltato nemmeno il consiglio di Simone quando gli disse:

S: "scappa!!"

Non aveva ascoltato nemmeno sua madre, quando aveva cercato di persuaderlo a non farlo partire.
Non aveva ascoltato nessuno e testardamente aveva continuato a frequentare la polacca bionda.

Aveva smesso, soltanto quando venne a sapere da alcuni loro amici che l'avevano vista baciarsi con un ragazzo più grande che frequentava l'università.
Non si fece più sentire ne vedere e lei non lo cercò più.
Si bloccarono a vicenda sulle chat e sui social.
Il loro amore finì in quel modo.

Simone era già lontano, nonostante fossero in classe insieme non si parlavano neanche più.
Nonostante fu doloroso e straziante per Simone, cercò di andare avanti con la sua vita.

Dopo la morte del padre Dante, cambiarono in lui tante cose, acquistando più consapevolezza e decidendo di non soffrire più come aveva fatto con Manuel, mettendo a rischio la sua stessa vita con il tentato suicidio.
Conobbe alcuni ragazzi, con i quali uscì alcune volte, ma non trovandoli interessanti, non continuò la loro conoscenza.

Manuel, da parte sua uscì con altre ragazze, ma decise di provare ad uscire anche con alcuni ragazzi.
Conobbe Filippo, cugino di Chicca, a cui si affezionò, contraccambiato in pieno.
Con lui, provò anche alcune esperienze sessuali e ne fu contentissimo, gli piacque molto.
Capì che non era soltanto attratto dalle ragazze, ma anche dai ragazzi. Prese coscienza della propria bisessualità.

Comunque, nonostante non parlassero più con Simone, Manuel non perdeva mai il contatto visivo con l'ex amico, provando sempre un fastidio allo stomaco, quando lo vedeva parlare o ancora peggio in atteggiamenti un po' troppo intimi con altri ragazzi.

Furono promossi all'ultimo anno di liceo ma i loro rapporti rimasero sempre freddi e distaccati.
Finito l'esame di maturità, si persero di vista scegliendo facoltà universitarie differenti.
Simone matematica e Manuel filosofia.

Simone abitava sempre a villa Balestra con la nonna e Floriana, mentre Manuel, con sua madre Anita, nella casa che aveva acquistato loro, Nicola.
Nonostante non riuscì a riconquistare l'antico amore di Anita, era rimasto sempre presente nelle loro vite, essendo il padre di Manuel.

Simone era circondato dall'affetto dei suoi vecchi compagni di classe, i quali avevano continuato nella loro solida amicizia anche dopo la fine del liceo, trovandosi a villa Balestra per studiare tutti insieme, finite le lezioni all'università.
Era sempre una gioia per la nonna e Floriana, averli sempre tutti a casa, sentendoli ridere e scherzare tutti insieme, come fossero ancora nella stessa classe al liceo.
Invece, erano diventati grandi, tutti avevano dato la patente e si muovevano in piena libertà.
A tutti mancava il loro professore preferito, nessuno, nemmeno il sostituto, pur essendo bravissimo, era riuscito a eguagliare Dante.
Poi, ogni tanto, parlavano anche di Manuel che per tutti era stato una gran delusione, quando pur non ammettendolo, ma sapendo di amare Simone, aveva scelto la bionda.