59 - Simone sei tu?

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Dopo la morte di Dante a seguito dell'ictus avuto durante la lezione nel parco, in un certo senso, anche la vita di Simone e quella della sua famiglia erano cambiate.

Floriana era tornata stabilmente a vivere a villa Balestra, ottenendo il trasferimento definitivo dal laboratorio di Glasgow, per stare vicina a Simone e alla nonna che abitavano insieme.
Avevano creato una "nuova" famiglia loro tre, andando d'accordissimo e volendosi tsnto bene.

La nonna aveva ancora il suo bellissimo appartamento in centro, pur continuando ad abitare con il suo adorato nipote e la nuora. Aveva da poco compiuto 95 anni ed era ancora in piena salute e sempre attiva.
Ogni giorno dedicava un paio di ore a sfogliare vecchi copioni di scena delle commedie e tragedie in cui da giovane aveva recitato.

Simone, essendo coccolato dalla mamma e dalla nonna, riuscì a superare il fortissimo dispiacere della morte del padre, serenamente, pur non dimenticando mai la promessa fatta quando era ubriaco, fuori dal pub, che non lo avrebbe mai lasciato. Purtroppo, non per sua volontà, non riuscì a tenerne fede.

Anita, non se la sentì più di vivere alla villa e decise di trasferirsi nella casa acquistata da Nicola per lei e il figlio.
Fu una decisione molto sofferta, ma per ritrovare la serenità perduta, decise ciò che sentiva fosse meglio per lei e per il figlio.

Manuel, nonostante non fosse mai stato felice accanto a Nina, decise di continuare il loro rapporto, ignorando i sentimenti che lui stesso provava per Simone, sapendo quanto lo avesse sempre amato, continuando anche dopo la fine del liceo.
Non aveva mai accettato il fatto di provare sentimenti anche per i ragazzi.
Avrebbe ammesso di essere bisessuale, cosa che lui non fece mai, anzi decise di continuare ad avere rapporti solo con le ragazze.
Per questo Simone sofferse terribilmente.
Manuel aveva sempre vissuto con la madre, nella casa acquistata da suo padre. Ogni tanto si vedeva con la sorella e il suo ragazzo Ryan.

Simone, finito il liceo, aveva mantenuto quella che era sempre stata la sua idea, studiare matematica.
Infatti si laureò con 110 e la menzione di lode all'università
"la Sapienza" di Roma.

Manuel intraprese lo studio della filosofia all'università, nonostante avesse perso un po' d'interesse per la materia, non avendo più le spiegazioni di Dante, dopo la sua morte, avvenuta a metà della quarta liceo.

Simone e Manuel non si videro più. L'esame di maturità, sostenuto in giorni diversi, li aveva definitivamente fatti allontanare e separare.
Non si videro più nemmeno al pub, dov'erano soliti trovarsi insieme agli amici del liceo:
Giulio, Chicca, Laura, Pin, Aureliano, Monica e Luna.
Con loro invece, Simone aveva mantenuto ottimi rapporti, diventando inseparabili e passando momenti felici insieme.
La loro fraterna amicizia era continuata, rinforzandosi, anche dopo il liceo.
Nessuno di loro aveva più notizie di Manuel, nemmeno Chicca.
Era completamente sparito, non era nemmeno raggiungibile.

Un giorno, mentre tornava da scuola, prima di tornare a casa, si fermò in cartoleria ad acquistare un po' di cancelleria della quale era sprovvisto, quando vide un ragazzo in difficoltà a riconoscere dove fosse, sembrava smarrito.
Guardò meglio e vide che aveva il bastone bianco.
Era ipovedente.
Un attimo dopo lo rivide a terra, era caduto.
Senza pensarci due volte, attraversò la strada velocemente e lo raggiunse.
Immediatamente, da vicino, lo riconobbe, era Manuel!!

S: "Manuel, Manuel, stai bene?"

M: "(riconoscendo la voce)
Simone sei tu?"

S: "si, sono io!! Stai bene?"

M: "si, sono inciampato, perché non è la mia zona. Io scendo sempre alla zona 6, qui dove siamo?"

S: "questa è la zona 4"

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