22 - ah, sei tu? fossi stato a casa!!

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Il quarto anno era iniziato al liceo "Leonardo da Vinci".

Simone e Manuel avevano sostenuto l'esame informale ed erano stati ammessi entrambi al nuovo anno.

La classe era sempre la stessa, con l'aggiunta di nuovi elementi:
Nina, la bionda slava, Viola ragazza diversamente abile, dal carattere insopportabile e Ryan calciatore di colore, arrivato con la famiglia dal Camerun.
Il primo giorno c'erano tutti, Simone e Manuel erano nei loro banchi, vicini ovviamente.

Tutto era tranquillo fino a quando una mattina di metà Maggio, Dante si sentì male a scuola e gli studenti di 4 A allertarono l'ambulanza, la quale lo portò d'urgenza al pronto soccorso del policlinico Gemelli.
Simone da scuola avvertì immediatamente la nonna e Anita che corsero in ospedale.
Ovviamente pensò di avvisare anche mamma Floriana che abitava a Glasgow in Scozia.
Chiese al figlio di tenerla costantemente informata sulle condizioni di salute dell'ex marito.

I medici del pronto soccorso dalle analisi cliniche e dagli accertamenti radiologici impiegarono pochissimo tempo a capire di cosa si trattasse.
Dante aveva un tumore all'intestino e metastasi ad entrambi i polmoni.
Il malessere avuto a scuola era stato segnale che c'era qualcosa che non andava, ma i malesseri avuti anche in precedenza, erano sempre stati sottovalutati dall'interessato stesso.
I medici di pronto soccorso chiamarono in consulenza l'oncologo che accolse Dante in reparto.
Giorno dopo giorno le condizioni di salute del professore peggiorarono.
Praticamente non riprese più la piena salute che aveva prima del malore.
Al suo capezzale c'erano sempre: il figlio Simone, la compagna Anita, l'insostituibile mamma Virginia, il figlio della compagna Manuel e la ex moglie venuta da Glasgow appositamente per essere presente accanto a lui,
non rubando mai il posto ad Anita, anzi, supportandola e aiutandola in tutto.

Dante si spense serenamente il pomeriggio del 5 Giugno successivo, alla presenza di tutta la sua famiglia, la quale non aveva mai fatto mancare la sua costante presenza.
Fu un colpo durissimo per Simone, il quale passò giorni di tristezza e disperazione, sapendo che i loro rapporti erano cambiati, ritrovandosi molto uniti, dopo il suo incidente.

Alcuni giorni dopo, alla presenza della famiglia, dei professori suoi colleghi, della preside e di tutti gli allievi del liceo, fu celebrato il suo funerale, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Ancora una volta, tutti avevano rimarcato il fatto che fosse  sempre stato il professore più amato e la sua assenza sarebbe stata sentita da tutti, in quanto molto pesante.

I giorni che seguirono furono davvero tristi per tutti.
Infatti Simone e Manuel si assentarono da scuola per poter risollevarsi dal fragile stato emotivo in cui versavano.

La settimana successiva rientrarono e furono accolti calorosamente dai loro compagni, che non avevano mai mancato di fare visita alla famiglia, trascorrendo in loro compagnia, interi pomeriggi.

Simone e Manuel furono promossi al quinto anno di liceo e dopo aver saputo della promozione, iniziarono ufficialmente le vacanze estive.
Rimasero a casa, non andarono ne al mare e ne in montagna, anche perché non se la sentirono di spostarsi dopo la dipartita del papà di Simone.

Quella stessa estate, Anita, nonostante fosse stata convinta da tutta la famiglia Balestra a rimanere, decise di non restare a villa Balestra a vivere con la famiglia del suo ex compagno, sentendosi fuori posto, accettando il lavoro propostogli dal cugino che gestiva un'importante impresa di tessuti a Crotone in Calabria.
Lo raggiunse la settimana dopo il Ferragosto, iniziando a lavorare nell' ufficio amministrativo della ditta.

Manuel invece, volle rimanere a villa Balestra accanto a Simone, non raggiungendo la madre.
Nonostante avesse voluto che il figlio la seguisse, dovette adeguarsi alla sua decisione, in quanto Manuel era già maggiorenne e trovando la famiglia propensa a non separare i due ragazzi che nel frattempo si erano uniti ancora di piu.
A malincuore accettò la decisione del figlio, anche perché aveva ancora l'ultimo anno di liceo da frequentare.

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